Le istituzioni scolastiche e la gestione dei fondi europei

Le istituzioni scolastiche e la gestione dei fondi europei

Le istituzioni scolastiche e la gestione dei fondi europei: nel percorso di preparazione al concorso per Dirigente scolastico, per DSGA o per Dirigente tecnico, assume notevole interesse la gestione amministrativa e contabile dei finanziamenti di natura europea da parte delle istituzioni scolastiche.

A livello europeo, nella cornice rappresentata da Next Generation EU (NGEU), lo strumento dell’UE per la ripresa successiva all’emergenza pandemica che integra il Quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027, la Missione 4 “Istruzione e ricerca” del PNRR mira al miglioramento qualitativo e ampliamento quantitativo dei servizi di istruzione e formazione anche mediante il potenziamento delle competenze digitali, delle STEAM, della lotta all’abbandono e alla dispersione scolastica.

Erasmus +

Erasmus+, il programma dell’Unione per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport (2014-2020), adottato con il reg. (UE) 1288/2013 dell’11 dicembre 2013. Con il Regolamento (UE) 2021/817 del 20 maggio 2021 e stato varato il Programma Erasmus+ per il periodo 2021-2027.

Grazie all’adesione a questo programma le scuole, di ogni ordine e grado possono ottenere finanziamenti per partecipare ad attività di respiro internazionale che coinvolgono studenti e insegnanti.

Le istituzioni scolastiche e la gestione dei fondi europei: finanziamenti PNRR

Vediamo adesso una panoramica dei finanziamenti a valere sul PNRR che le istituzioni scolastiche devono gestire per l’attuazione degli obiettivi che l’Italia come Stato membro ha assunto.

“Italia Domani” è il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) italiano, un piano di trasformazione del Paese che lascerà una preziosa eredità alle generazioni future, dando vita a una crescita economica più robusta, sostenibile e inclusiva. Italia Domani fa parte di Next Generation EU, il programma di rilancio economico attivato dall’Unione Europea e dedicato agli stati membri.

La piattaforma “Futura” è la cornice che collega le diverse azioni attivate grazie a risorse nazionali ed europee per una scuola innovativa, sostenibile, sicura e inclusiva. L’obiettivo è realizzare un nuovo sistema educativo, per garantire il diritto allo studio, le competenze digitali e le capacità necessarie a cogliere le sfide del futuro, superando ogni tipo di disparità e contrastando dispersione scolastica, povertà educativa e divari territoriali.

L’investimento 2.1 Didattica digitale integrata e formazione sulla transizione digitale del

personale scolastico” mira alla realizzazione di un sistema di formazione continua degli insegnanti e del personale scolastico con un’offerta formativa di oltre 20.000 corsi per la formazione di 650.000 fra dirigenti scolastici, docenti, personale scolastico, tecnico e amministrativo.

L’investimento 3.1 Nuove competenze e nuovi linguaggi” si concentra sullo sviluppo delle competenze informatiche necessarie al sistema scolastico per svolgere un ruolo attivo nella transizione verso i lavori del futuro e di percorsi didattici e di orientamento alle discipline scientifiche (STEM – scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), anche per superare i divari di genere.

L’investimento 3.2 Scuola 4.0 – Scuole innovative, cablaggio nuovi ambienti di apprendimento e laboratori” prevede la trasformazione di 100.000 classi in ambienti di apprendimento innovativi e la creazione di laboratori per le professioni digitali del futuro, in sinergia con i fondi strutturali REACT-EU per il cablaggio degli edifici scolastici e la digitalizzazione didattica e amministrativa delle scuole.

La programmazione PON 2021-2027

Il Regolamento (UE) 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 giugno 2021 contiene disposizioni comuni relative al Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e al Fondo sociale europeo Plus (FSE+).

Il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) sostiene le attività volte a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni d’Europa e, in particolare, ad aiutare le regioni meno favorite e le aree industriali in declino, favorendone l’adeguamento strutturale e promuovendo uno sviluppo sostenibile.

Il Fondo sociale europeo Plus (FSE+) finanzia gli investimenti volti a favorire l’occupazione e la

modernizzazione del mercato del lavoro, sostenendo in particolare la parità di genere nonché i giovani,

gli inattivi e i disoccupati di lungo periodo e incentivando sistemi di istruzione inclusivi e di qualità.

Con decisione di esecuzione 9045 del 1° dicembre 2022 la Commissione europea ha approvato il nuovo Programma Nazionale (PN) Scuola e competenze FESR e FSE+  relativo al ciclo di programmazione 2021-2027.

Queste risorse finanziarie sono gestite dalle scuole, previa loro partecipazione ai c.d. Programmi operativi nazionali (PON).

Il PON per la scuola e gestito attraverso un sistema informativo che prevede l’utilizzo di due piattaforme: GPU (Gestione Unitaria del Programma) e SIF (Sistema informativo fondi), che supportano le istituzioni scolastiche nella soluzione di problemi tecnici.

Per accedere ai fondi europei le scuole devono richiedere il CUP, ossia il Codice unico di progetto, che individua uno specifico progetto d’investimento pubblico ed è lo strumento cardine per il funzionamento del Sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici (MIP), ma anche uno dei principali strumenti impiegati per garantire la trasparenza e la tracciabilità dei flussi finanziari.

Per presentare la candidatura di adesione, le scuole si candidano online mediante la piattaforma Gestione

interventi (la GPU) e compilano online i formulari dei progetti per la presentazione dei piani e la gestione

delle proprie attività. Sulla piattaforma SIF, invece, si possono gestire la rendicontazione amministrativo-finanziaria dei progetti, una volta finanziati.

Manuali utili

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Conclusioni

I dirigenti scolastici e i DSGA sono le due figure che, mediante l’esercizio di competenze comuni, gestiscono questi programmi e finanziamenti. Risulta opportuno dunque avere una preparazione di massima sulle tipologie differenti di risorse finanziarie nonché sull’inquadramento generale di tali attività.

D’altro canto, la verifica puntuale della corretta gestione dei fondi europei – in linea con la normativa di riferimento e gli obiettivi stabiliti – riguarda anche la figura dei Dirigenti tecnici: corpo ispettivo che svolge rilevanti attività di controllo e ispezione nell’attività didattica e amministrativa delle istituzioni scolastiche.

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