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Guida ai concorsi per Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro – TPALL

Questa guida ai concorsi per Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro è pensata per dare tutte le informazioni su come diventare TPALL: titoli di studio necessari, come esercitare la professione nel settore privato e in quello pubblico, quali sono le prove d’esame da superare, quali i materiali di studio selezionati.

Negli anni, l’evoluzione del diritto del lavoro e le nuove esigenze del mercato globalizzato e delle nuove professioni hanno reso necessario un ammodernamento delle norme di sicurezza e delle tecniche di prevenzione. In riferimento non solo all’incolumità fisica, ma anche psicologica e mentale. In virtù di tutto ciò, si è resa sempre più fondamentale la figura del Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro.

Il Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – TPALL è il responsabile delle attività di prevenzione, dell’igiene e della sicurezza:

  • nei luoghi di lavoro;
  • nei luoghi pubblici;
  • degli alimenti e delle bevande di origine vegetale e di origine animale;
  • della sanità e del benessere degli animali;
  • dell’ambiente.

Nel settore privato, il TPALL può lavorare in regime di dipendenza,  di consulenza o come libero professionista. La sua funzione è quella di supportare imprese e organizzazioni di vario tipo nell’adeguamento alle normative in materia di igiene e sicurezza nel campo dell’igiene e della sicurezza nei luoghi di lavoro, nei sistemi di qualità e sicurezza della produzione alimentare, nella gestione degli scarichi, nelle emissioni ed immissioni dei processi produttivi.

Nel settore pubblico, il TPALL svolge attività di vigilanza e attività istruttoria finalizzata al rilascio di autorizzazioni o di nulla osta tecnico-sanitari per le attività soggette a controllo. Nella Pubblica amministrazione egli può operare “nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale, presso tutti i servizi di prevenzione, controllo e vigilanza previsti dalla normativa vigente” (comma 6 dell’art, 1 del DM 58/1997), che istituisce e disciplina tale figura professionale. Per lavorare all’interno di una Pubblica amministrazione, è obbligatorio sostenere un concorso o avviso pubblico. La normativa dei concorsi è contenuta nel D.P.R. 220/2001 “Regolamento recante disciplina concorsuale del personale non dirigenziale del Servizio sanitario nazionale”.

A livello giuridico e contrattuale, il tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro è inquadrato come “Collaboratore professionale sanitario – categoria D”.

Come si diventa Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro?

Per diventare TPALL bisogna conseguire la laurea triennale in Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro. Per esercitare la professione.

Per esercitare la professione è obbligatorio però iscriversi all’albo dei tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, istituito dal DM 13 marzo 2018. Questi requisiti sono necessari anche per l’accesso al settore pubblico che avviene mediante concorso.

Il bando di concorso

Ogni concorso pubblico viene emanato attraverso un bando, dove sono riportate le informazioni e le regole principali per la compilazione e l’invio della domanda, nonché le modalità ed il contenuto delle prove da sostenere.

Una prima informazione fondamentale è rappresentata dai posti messi a bando, ovvero da quanti saranno i candidati che verranno assunti al termine del concorso.

Nella maggior parte dei casi, il posto messo a bando è solo uno. Nella totalità dei casi, però, le assunzioni saranno molte di più, considerando la quasi strutturale carenza di organico presente all’interno delle Aziende pubbliche. Da considerare è anche la cosiddetta “riserva di posti”, ovvero delle precedenze che vengono applicate sulla graduatoria finale per determinate categorie di candidati: coloro che hanno prestato servizio come volontari nelle Forze Armate e coloro che sono portatori di handicap ai sensi della Legge 68/1999.

Alcuni concorsi prevedono anche una riserva di posti per il personale interno all’Azienda che ha emesso il bando, ai sensi dell’art.24 del D.Lgs 150/2009. La percentuale massima riservata a tali categorie è fissata al 30%.

I bandi di concorso sono pubblicati all’interno della Gazzetta Ufficiale – 4^ serie “Concorsi ed esami”, che viene pubblicata ogni martedì e venerdì sera. La scadenza di un bando di concorso è fissata a 30 giorni dalla pubblicazione dello stesso (se il termine cade in un giorno festivo, la scadenza è posticipata al primo giorno feriale successivo).

Per essere aggiornato su tutti i bandi di concorso adeguati a titolo di studio, area geografica, ente erogante o settore lavorativo, consigliamo l’iscrizione al portale gratuito infoConcorsi: scopri come

Presentazione della domanda

La domanda di partecipazione al concorso deve essere presentata secondo la modalità esplicitata dal bando. Con la digitalizzazione della Pubblica amministrazione, la maggior parte dei procedimenti avviene per via telematica. Per questo motivo consigliamo di munirsi di identità digitale quanto prima. Leggi la nostra guida su cos’è lo SPID e come richiede l’identità digitale.

Che sia cartacea o digitale, la domanda di ammissione al concorso contiene solitamente i seguenti elementi:

  • Nome, cognome, luogo e data di nascita del candidato;
  • Residenza, domicilio o PEC per l’invio di eventuali comunicazioni;
  • Numero di un documento di identità in corso di validità;
  • Codice fiscale;
  • Indicazione della cittadinanza;
  • Possesso della Laurea SNT/4 in “Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro” oppure del diploma universitario come Tecnico della prevenzione oppure diploma o attestato conseguito in base al precedente ordinamento, riconosciuto equipollente;
  • Iscrizione all’Albo professionale dei Tecnici della prevenzione;
  • Idoneità fisica all’impiego;
  • Dichiarazione di non essere esclusi dall’elettorato attivo o di non essere stati destituiti o dispensati dall’impiego presso una Pubblica amministrazione;
  • Assenza di condanne penali o di provvedimenti restrittivi;
  • Indicazione della lingua straniera prescelta;
  • Eventuale indicazione di benefici per la riserva dei posti.

La domanda deve essere obbligatoriamente datata e sottoscritta dal candidato, pena la non ammissione al concorso. I requisiti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine stabilito nel bando di concorso. Alla domanda di partecipazione deve essere sempre allegata fotocopia di un documento di identità in corso di validità.

Curriculum

Elemento che può essere d’aiuto nel punteggio della graduatoria finale è rappresentato dal curriculum vitae et studiorum. È consigliabile adottare il formato europeo facilmente rintracciabile nel web.

All’interno vanno inserite le esperienze di studio, di lavoro e di aggiornamento professionale. È fondamentale inserire tutte le esperienze relative all’attività in qualità di Tecnico della prevenzione: da tirocini volontari o stage, passando ai corsi ECM e arrivando a possibili premi Laurea. Leggi la nostra guida sul curriculum europeo per concorsi.

Di solito, a master e laurea magistrale in “Scienze delle professioni sanitarie della prevenzione” è attribuito 0,5-1 punto per ogni 60 CFU.

Gli altri documenti da allegare alla domanda di partecipazione

Oltre alla domanda di partecipazione con fotocopia del documento di identità e al curriculum, è necessario allegare anche la ricevuta del pagamento della tassa di concorso (10,00 euro, di solito), che ormai è diventata comune in quasi tutte le procedure concorsuali. In alcuni casi è richiesto anche l’elenco dei documenti presentati.

Qualora si facesse domanda per i posti riservati, va allegata anche la documentazione comprovante il possesso dei requisiti per la riserva di posto.
Per documentazione rilasciata dalla Pubblica amministrazione, come il certificato di Laurea o l’attestato di un corso ECM organizzato da una struttura pubblica, non è necessario l’invio, in quanto non ha valore, per effetto della Legge 183/2011 sulla decertificazione: tale norma prevede che sia sufficiente l’autocertificazione da parte del candidato, senza bisogno di produrre copia del documento.

Prove d’esame

Alcune volte, dato il crescente numero di Tecnici della prevenzione partecipanti a concorso pubblico, viene fissato un numero massimo di candidati per le prove ottenuto tramite lo svolgimento di una preselezione. Nella totalità dei casi la preselezione è costituita da test a risposta multipla per un tempo altamente contingentato (ad esempio, 30 domande in 30 minuti). Il punteggio ottenuto non concorre in alcun modo alla formazione della graduatoria finale. A discrezione della commissione, il punteggio può prevedere anche la sottrazione di decimali in caso di risposta errata.

Il diario delle prove dei concorsi per tecnico della prevenzione viene pubblicato obbligatoriamente sul sito aziendale e, nella maggior parte dei casi, sulla Gazzetta Ufficiale – 4^ serie “Concorsi ed esami”, alla sezione “Diari”. Assieme al diario delle prove vi è anche la pubblicazione dei candidati ammessi. Generalmente, le prove d’esame sono tre:

  • La prova scritta verte sulle tematiche attinenti alla figura del Tecnico della prevenzione. Per esempio: sicurezza e igiene dei luoghi di lavoro; igiene degli alimenti; igiene e sanità pubblica; igiene e sanità pubblica veterinaria
  • La prova pratica prevede invece la predisposizione di atti o di procedure. Per esempio: la formulazione di un verbale di contravvenzione; la descrizione dell’esecuzione di un prelievo di alimenti o di una matrice ambientale; l’osservazione e l’analisi di una immagine per evidenziarne le non conformità o a livello di sicurezza sul lavoro o di igiene

Come prepararsi ai concorsi per Tecnico della Prevenzione

Sei laureato in Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro? Hai deciso di partecipare ad un concorso pubblico?

Preparati con il volume EdiSES che affronta i principali ambiti di competenza relativi alla sicurezza sul lavoro, all’igiene degli alimenti e al servizio veterinario, all’igiene e alla sanità pubblica e ambientale.

Il testo è così strutturato:

  • passaggi principali di un concorso pubblico, con un focus sulla selezione del personale delle aziende sanitarie
  • legislazione e organizzazione del sistema sanitario
  • quesiti a risposta multipla suddivisi in base agli ambiti di operatività 
  • test relativi alle competenze di lingua straniera e di informatica oggetto di prove concorsuali
  • tracce a risposta aperta per potersi esercitare sulle prove pratiche
  • simulazioni delle prove scritte con quesiti estrapolati da concorsi già svolti
  • quadro sinottico riassuntivo dei riferimenti normativi
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Il punteggio

Generalmente, i concorsi per tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro sono di solito “per titoli ed esami”. Sono disponibili 100 punti così ripartiti:

  • 30 per i titoli;
  • 70 per le prove d’esame.

I punti attribuibili per le prove d’esame sono:

  • 30 per la prova scritta;
  • 20 per la prova pratica;
  • 20 per la prova orale.

I criteri di valutazione dei titoli sono disciplinati dall’art.11 del D.P.R. 220/2001:

  • Titoli di carriera (periodi di lavoro all’interno della Pubblica amministrazione nel profilo di “Tecnico della prevenzione”);
  • Titoli accademici e di studio (master, lauree magistrali, dottorati);
  • Pubblicazioni e titoli scientifici;
  • Curriculum formativo e professionale.

In ogni bando è stabilita la ripartizione dei punti tra le diverse categorie di titoli.

Bandi e aggiornamenti

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Settore lavorativo: settore sanitario
Seleziona professione: tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro

articolo a cura di Alfredo Gabriele Di Placido