Preselettiva concorso SNA: i quesiti situazionali

È stato recentemente pubblicato il bando del concorso SNA per la selezione di 116 Allievi al X Corso – Concorso presso la Scuola Nazionale dell’Amministrazione. Si tratta di un concorso molto tecnico e complesso che, però, con i dovuti strumenti è possibile superare fin dalle primissime fasi.

In questo articolo si offrirà un focus sulla prova preselettiva e, in particolare, sui quesiti situazionali che accerteranno specifiche competenze illustrate dal bando di concorso (soft skills). Tali quesiti sono decisivi nella risoluzione della prova soprattutto perché a fronte dei 60 quiz totali ben 12 saranno dedicati a tali competenze trasversali.

Preselettiva Concorso SNA: cosa prevede?

La preselettiva, di cui abbiamo già parlato in questo articolo, consiste in un test di 60 quesiti a risposta multipla che si compone delle seguenti materie:

  • 12 quesiti situazionali: due per ciascuna delle sei competenze indicate nel bando (Soluzione dei problemi, Sviluppo dei collaboratori, Promozione del cambiamento, Decisione responsabile, Orientamento al risultato, Gestione delle relazioni interne ed esterne, Tenuta emotiva, Self development) che costituisce il centro del nostro articolo
  • 12 quesiti di ragionamento verbale e logico-astratto
  • 3 di diritto costituzionale
  • 5 di diritto amministrativo
  • 3 di diritto dell’Unione europea
  • 3 di economia politica
  • 3 di politica economica
  • 2 di economia delle amministrazioni pubbliche
  • 6 di management pubblico e innovazione digitale
  • 5 di analisi delle politiche pubbliche
  • 6 di inglese livello B2

Quesiti situazionali nel Concorso SNA

Dall’analisi delle materie e del numero di domande richiesto per ciascuna delle discipline è chiaro come i quesiti situazionali rivestano un’importanza strategica, perché si tratta di ben 12 quiz sui 60 totali. Laddove un candidato dovesse ottenere un buon punteggio in tali quesiti, già sarebbe notevolmente avvantaggiato in fase di calcolo del punteggio totale.

Cosa valutano i quesiti situazionali?

Qual è il dettaglio delle competenze richieste e cosa mirano ad accertare le voci previste dal bando nell’ambito dei quesiti situazionali? Vediamolo nell’elenco che segue:

  • Soluzione dei problemi – Individuare tempestivamente i problemi, anche complessi, analizzando in modo critico e ampio dati e informazioni, per focalizzare le questioni più rilevanti, così da identificare e proporre soluzioni efficaci, rispondenti alle esigenze della situazione e coerenti con il contesto di riferimento. 
  • Gestione dei processi – Strutturare efficacemente le attività proprie e altrui, programmando, organizzando, gestendo e monitorando efficacemente le risorse assegnate (economico-finanziarie, umane, strumentali, temporali), tenendo conto dei vincoli e in coerenza con le strategie delineate e gli obiettivi da perseguire. 
  • Sviluppo dei collaboratori – Riconoscere i bisogni e valorizzare le differenti caratteristiche, risorse e contributi dei collaboratori, favorendone la crescita, l’apprendimento e la motivazione attraverso la valutazione, il feedback, il riconoscimento e la delega, nel rispetto dei principi di trasparenza ed equità organizzativa. 
  • Promozione del cambiamento – Accogliere positivamente i cambiamenti, favorendo e stimolando l’introduzione di modalità nuove di gestione di processi, attività e servizi in una logica di miglioramento continuo e incoraggiando gli altri a vivere il cambiamento come un’opportunità. 
  • Decisione responsabile – Riconoscere gli elementi controversi di una decisione e gli aspetti potenzialmente critici anche per l’amministrazione e l’interesse pubblico, scegliere tra le differenti opzioni con consapevolezza e tempestività, anche in condizioni di incertezza, complessità, carenza di informazioni, valutando pro e contro e combinando il rispetto dei vincoli con la finalizzazione della decisione. Assumersi la responsabilità delle decisioni e delle azioni proprie e dei collaboratori (accountability). 
  • Gestione delle relazioni interne ed esterne – Gestire reti di relazioni complesse comunicando efficacemente con i diversi interlocutori interni, anche in una logica di interfunzionalità, o esterni all’organizzazione, inclusi quelli istituzionali, cogliendone le esigenze e costruendo relazioni positive, orientate alla fiducia e collaborazione.   

Quesiti situazionali concorso SNA: come prepararsi

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