Modello TPACK per la formazione dei docenti

Quale formazione per i docenti in vista dell’introduzione di nuove tecnologie in classe? Il modello TPACK accorre in aiuto

L’art. 42 del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) del Comparto Istruzione e Ricerca per il Periodo 2019-2021, sottoscritto il 18 gennaio 2024, abroga l’art. 27 del precedente CCNL del 29 novembre 2007 e lo sostituisce con un nuovo profilo professionale docente, in cui compaiono ulteriori competenze:

Il profilo professionale dei docenti è costituito da competenze disciplinari, informatiche, linguistiche, psicopedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali, di orientamento e di ricerca, documentazione e valutazione tra loro correlate ed interagenti, che si sviluppano col maturare dell’esperienza didattica, l’attività di studio e di sistematizzazione della pratica didattica”.

Pertanto, nel profilo professionale dei docenti, vengono introdotte le competenze informatiche, quelle linguistiche e quelle di orientamento (vedi figura).

Modello TPACK per la formazione dei docenti per l’introduzione delle nuove tecnologie

Si tratta di un quadro articolato, composto da molteplici competenze, spesso non proprio affini e contigue. Tralasciando le competenze relazionali che hanno una loro specificità, possiamo ricondurre il quadro generale delle competenze alle tre seguenti aree (vedi anche figura):

  1. Disciplinari e linguistiche;
  2. Psicopedagogiche e metodologico-didattiche;
  3. Informatiche e correlate alle tecnologie digitali per la didattica.

Si tratta delle tre aree del modello TPACK che mostra come un docente debba essere competente rispetto all’intersezione dei tre tipi di conoscenze afferenti alle tre aree indicate in precedenza. Si può possono rappresentare queste tre aree come nella figura seguente. Nel “Caso ottimale” le tre aree si sovrappongono nella zona indicata dalla freccia. Vuol dire che il docente ha una formazione sufficiente sia da un punto di vista dell’uso della tecnologia, sia da un punto di vista metodologico ed anche da un punto di vista dei contenuti disciplinari.

Nel caso 1 in figura abbiamo un docente che possiede un dominio di conoscenze pedagogiche più contenuto, che non si sovrappone agli altri due. Si tratta di un docente che è competente sulle tecnologie, sapendo utilizzare un software didattico, la Lavagna Interattiva Multimediale o uno Schermo Interattivo, ed è anche competente sui contenuti disciplinari. Tuttavia non è in grado di intersecare tali conoscenze tecnologiche e disciplinari con le sue conoscenze pedagogiche, che appaiono limitate.

Nel caso 2 in figura abbiamo, invece, un docente con un dominio tecnologico piuttosto limitato. Difatti esso non si interseca con il suo dominio disciplinare e con quello pedagogico. In pratica lo strumento tecnologico non è conosciuto in modo approfondito.

Il tipo di formazione da proporre ai docenti dovrebbe afferire a quei domini nei quali sono più carenti, al fine di realizzare quella perfetta sovrapposizione che caratterizza il caso ottimale.

In particolare, l’introduzione di una nuova tecnologia nelle pratiche didattiche non deve solo prevedere la formazione sugli aspetti tecnici e funzionali della tecnologia, ma deve essere accompagnata anche da quelli metodologici, al fine di creare la perfetta sovrapposizione dei domini di conoscenza.

Ad esempio, l’introduzione di strumenti didattici come la Realtà Virtuale e la Realtà Aumentata va accompagnata da una formazione sia tecnica, sia metodologica.

Il volume Realtà virtuale e aumentata per la didattica, oltre a presentare il modello TPACK che potrebbe essere interessante per i dirigenti e per docenti con funzioni di coordinamento (come i docenti con funzione strumentale), si occupa sia della formazione tecnica sia di quella metodologica in relazione agli ambienti di apprendimento immersivi e ai dispositivi di Realtà Virtuale e la Realtà Aumentata.

Manuale Realtà virtuale e aumentata per la didattica

Il volume traccia un percorso attraverso le tecnologie immersive di vario genere e si propone come una guida per i docenti con l’obiettivo di consentire agli studenti di vivere esperienze didattiche più incisive e di qualità.

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