La pubblicazione delle linee di indirizzo da parte del MIUR lo scorso 24 ottobre e il via libera del Consiglio di Stato lasciavano ben sperare quanti attendono da anni il concorso per Dirigenti Scolastici. I giudici di Palazzo Spada avevano infatti espresso parere favorevole circa la nuova versione di regolamento sullo svolgimento delle procedure concorsuali per la dirigenza scolastica.
Ma stando alle ultime indiscrezioni il concorso slitta ancora una volta. Il bando infatti sarà pubblicato non prima del mese di aprile.
Come si ricorderà, a giugno il MIUR aveva sottoposto al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione una bozza di regolamento per disciplinare il concorso e su tale documento il CSPI aveva espresso una serie di suggerimenti, gran parte dei quali sono stati accolti.
Il nuovo documento inviato al Consiglio di Stato differisce dunque in alcuni decisivi punti rispetto alla versione di giugno.
In attesa di eventuali aggiornamenti, ecco cosa prevede il nuovo documento.
Il nuovo corso-concorso sarà indetto su base nazionale (non più regionale come finora avvenuto) e sarà gestito interamente dal MIUR.
I posti messi a concorso dovrebbero essere 1.500 (circa 700-800 disponibili e vacanti quest’anno, altrettanti disponibili nel triennio 2017-2020).
Gli argomenti dell'articolo
I requisiti di accesso
Per quanto concerne i requisiti, i giudici di Palazzo Spada hanno confermato le scelte dell’ufficio legislativo MIUR: al corso-concorso potrà accedere il personale docente assunto con contratto a tempo indeterminato che abbia maturato un’anzianità complessiva nel ruolo di appartenenza di almeno cinque anni anche non continuativi.
Per il requisito dell’anzianità di servizio, i cinque anni possono essere maturati anche precedentemente all’entrata in ruolo, ferma restando la necessità della conferma in ruolo.
Le prove concorsuali
Per le prove concorsuali si prevede una preselezione, una prova scritta e una prova orale.
La preselezione
La preselezione sarà svolta al computer e basata su 50 (forse 100) quesiti a risposta chiusa sulle materie già note da questa estate (con alcune modifiche, però):
- normativa di riferimento per il settore dell’istruzione ed educazione scolastica;
- conduzione delle organizzazioni complesse, con particolare riferimento alla realtà delle istituzioni scolastiche ed educative statali;
- organizzazione degli ambienti di apprendimento;
- organizzazione del lavoro e gestione del personale
- valutazione ed autovalutazione (del personale, degli apprendimenti, dei sistemi scolastici);
- diritto civile e amministrativo in riferimento alle attività scolastiche e alle responsabilità tipiche del dirigente scolastico,
- contabilità di Stato e programmazione e gestione finanziaria delle istituzioni scolastiche;
- sistemi educativi dei Paesi UE.
Esercitati con il simulatore gratuito basato sulla banca dati ufficiale dell’ultimo concorso.
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La prova scritta
Alla successiva prova scritta accede un numero di candidati pari a tre volte i posti disponibili per il corso-concorso (in pratica, se i numeri saranno confermati, si tratterà di circa 5.500 candidati). Per lo scritto sono previste cinque domande a risposta aperta, di cui una in lingua (a scelta tra inglese, francese, tedesco, spagnolo).
La prova orale
L’orale verterà sulle materie dello scritto (eventualmente tramite la risoluzione di un caso), e durante il colloquio saranno verificate anche le conoscenze linguistiche e informatiche del candidato (per queste ultime, il Consiglio di Stato ha chiesto un maggior peso).
Come prepararsi al concorso
Per una preparazione efficace a tutte le prove concorsuali è disponibile il nuovo kit completo che comprende:
- Le nuove edizioni dei Manuali Vol. 1 Competenze giuridiche e Vol. 2 Competenze socio-pedagogiche ;
- I test del concorso per Dirigente Scolastico;
- Informatica nel concorso per Dirigente Scolastico;
In omaggio con il kit:
- il volume di Inglese nel concorso per Dirigente Scolastico
- il software di simulazione per esercitarsi alla prova preselettiva – prova una demo gratuita
Il corso
Al corso di formazione (della durata di 4 mesi) saranno ammessi candidati in un numero pari ai posti disponibili aumentati del 20 per cento. La formazione dei futuri presidi terminerà con un tirocinio di ulteriori 4 mesi.
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Per quanto riguarda il concorso per Dirigente dei Servizi Generali ed Amministrativi, il sottosegretario Faraone quest’estate aveva ribadito la volontà dell’amministrazione di indire “quanto prima” un concorso per i DSGA. Ora, questa volontà politica sembra trovare un primo effettivo riscontro nell’atto di indirizzo 2017 ma, come ben sanno gli aspiranti DS, il percorso potrebbe non essere così liscio come sperato.