L’esame di Stato per Architetto è il primo step per conseguire l’abilitazione professionale al termine degli studi universitari.
È possibile iscriversi a due distinte sezioni dell’Albo professionale in base al diverso grado di capacità e competenza acquisita mediante il duplice percorso formativo universitario, di primo livello e secondo livello.
Vediamo insieme i requisiti necessari per l’accesso agli esami di Stato e le modalità di svolgimento per l’abilitazione professionale.
Gli argomenti dell'articolo
Come diventare Architetto: requisiti di ammissione agli esami di Stato
L’accesso agli esami di Stato è diversificato in base al livello di studi conseguito e consente l’iscrizione in due differenti Sezioni (Sezione A e Sezione B) degli Albi professionali, suddivise a loro volta in settori. Ciascuno concorre per il settore cui è iscritto, ma può iscriversi a più settori, previo superamento del relativo esame di stato.
Sezione A
Accede alla Sezione A chi è in possesso di laurea di secondo livello (magistrale o vecchio ordinamento), e concorrere in uno o più settori relativi alle specifiche attività professionali.
In particolare:
- Per l’Architetto settore “architettura”, puoi accedere se hai conseguito la LM-4 (ex classe 4/S) Architettura e Ingegneria edile
- Per il Pianificatore settore “pianificazione territoriale”, puoi accedere se hai conseguito:
- LM-48 (ex classe 54/S) Pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale
- LM-4 (ex classe 4/S) Architettura e Ingegneria edile
- Per il Paesaggista, settore “paesaggistica”, puoi accedere se hai conseguito:
- LM-3 (ex classe 3/S) Architettura del paesaggio
- LM-4 (ex classe 4/S) Architettura e Ingegneria edile
- LM-75 (ex classe 82/S) Scienze e tecnologie per l’ambiente ed il territorio
- Per il Conservatore, settore “conservazione dei beni architettonici ed ambientali”, puoi accedere se hai conseguito:
- LM-10 (ex classe 10/S) Conservazione dei beni architettonici e ambientali
- LM-4 (ex classe 4/S) Architettura e Ingegneria edile
Sezione B
Puoi accedere alla Sezione B se in possesso di laurea di primo livello (laurea triennale), e concorrere in uno o più settori relativi alle specifiche attività professionali.
- Per l’Architetto iunior settore “architettura” puoi accedere se hai conseguito:
- L-17 (ex classe 4) Scienze dell’architettura
- L-7 (ex classe 8) Ingegneria civile e ambientale
- Per il Pianificatore iunior settore “pianificazione” puoi accedere se hai conseguito:
- L-21 (ex classe 7) Urbanistica e scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale
- L-32 (ex classe 27) Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura
L’Esame di Stato 2025: scadenze e prove d’esame
È stata pubblicata l’Ordinanza Ministeriale che indice la sessione annuale degli esami abilitanti alla professione di architetto e di architetto junior. Le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro il 30 giugno 2025 per la prima sessione ed entro il 21 ottobre 2025 per la seconda sessione presso la segreteria dell’Università presso cui si vogliono sostenere gli esami.
Per il profilo di architetto gli esami di Stato inizieranno in tutte le sedi per la prima sessione il 25 luglio 2025 e per la seconda sessione il 14 novembre 2025.
Per il profilo di architetto junior, invece gli esami inizieranno per la prima sessione il 31 luglio 2025 e per la seconda sessione il 20 novembre 2025.
Domanda di ammissione
La domanda deve essere corredata dai seguenti documenti:
- documentazione relativa al conseguimento del titolo di studio
- ricevuta di avvenuto pagamento della tassa concorsuale pari a 49,58 euro (salvo eventuale successivo adeguamento)
- eventuali certificazioni attestanti la necessità di usufruire di particolari ausili o tempi più prolungati per lo svolgimento delle prove
All’importo bisogna aggiungere il contributo di iscrizione stabilito da ogni singolo ateneo da versare all’economato dell’università a seconda della sede prescelta ed è sempre dovuto, indipendentemente dall’effettiva partecipazione all’esame stesso.
Coloro che superano l’esame sono, inoltre, tenuti al pagamento della tassa regionale sulle abilitazioni a favore dell’Ente regionale cui fa capo l’Ateneo presso il quale e stata conseguita la laurea.
Prove d’esame
Sono previste le seguenti prove d’esame:
Per la Sezione A la prima prova prevede lo sviluppo di un progetto architettonico o su scala urbana su un tema assegnato, corredato da una giustificazione del dimensionamento strutturale o insediativo da svolgere in otto ore con carta lucida, disegno a mano libera, un progetto coerente da rappresentare in pianta, sezione, prospetto, meglio se corredato da qualche schizzo, anche prospettico.
Il dimensionamento strutturale è considerata una prova scritta. In molti Atenei è prevista anche una prova scritta su tematiche culturali inerenti la storia dell’architettura.
La prova orale prevede un colloquio sulle principali tematiche tecnico-professionali: normativa urbanistica ed edilizia, sicurezza, deontologia, codice degli appalti. È prevista anche qualche domanda sul progetto elaborato in aula.
Con il ripristino della modalità standard, la prova grafica o progettuale è tornata obbligatoria per la Sezione A, e anche per la Sezione B è prevista una prova tecnica, seppur più semplificata.
Tuttavia, la normativa prevede una soluzione alternativa: la sostituzione della prova pratica con un tirocinio formativo abilitante (TFA), attivabile esclusivamente in alcune sedi grazie a convenzioni tra università e Ordini professionali territoriali.
Le prove per la Sezione A
L’Esame di Stato per Architetto (Sezione A) prevede quattro prove:
1. prova pratica: progettazione di un’opera di edilizia civile o di un intervento a scala urbana;
2. prima prova scritta: giustificazione del dimensionamento strutturale o insediativo della prova pratica;
3. seconda prova scritta: tema su aspetti culturali e teorici dell’architettura;
4. prova orale: discussione del progetto e delle prove scritte e domande sugli aspetti di legislazione e deontologia professionale.
Le prove per la Sezione B
L’Esame di Stato per Architetto (Sezione B) prevede tre prove:
- prima prova scritta: elementi teorici e progettuali di base
- seconda prova pratica: produzione grafica o esercizi di rilievo/progetto
- prova orale: verifica delle conoscenze generali e deontologiche
All’importo bisogna aggiungere il contributo di iscrizione stabilito da ogni singolo ateneo da versare all’economato dell’università a seconda della sede prescelta ed è sempre dovuto, indipendentemente dall’effettiva partecipazione all’esame stesso.
Coloro che superano l’esame sono, inoltre, tenuti al pagamento della tassa regionale sulle abilitazioni a favore dell’Ente regionale cui fa capo l’Ateneo presso il quale e stata conseguita la laurea.
Come diventare agronomo: le prove dell’esame di stato
I candidati devono presentarsi alle sedi di esame nei giorni e nell’ora indicati per lo svolgimento della prova, muniti di valido documento di riconoscimento. La prova d’esame di stato per l’abilitazione all’esercizio professionale si espliciterà attraverso una:
- Prova orale che verterà sui diversi aspetti delle competenze previste dal regolamento professionale e su tutte le materie previste dalle specifiche normative di riferimento e che sia in grado di accertare l‘acquisizione delle competenze, nozioni e abilità richieste dalle normative riguardanti ogni singolo profilo professionale.
Come prepararsi alle prove d’esame per l’abilitazione professionale
Per la parte ordinistica, valida per qualsiasi profilo consigliamo lo studio della Guida agli esami di Abilitazione professionale. Una nuova pubblicazione Edises che rappresenta un valido supporto per i candidati agli esami di abilitazione.
Guida all’esame di abilitazione
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Scarica le tracce ufficiali dell'esame di stato

Esercitati con alcune prove ufficiali degli anni precedenti
Le sedi d’esame
Le informazioni pratiche per sostenere gli esami di abilitazione possono variare per ciascun Ateneo di anno in anno e sono reperibili presso i siti istituzionali di ciascuna università. Si riportano di seguito le principali sedi d’esame.
- Bari – Politecnico
- Matera – Università della Basilicata
- Cagliari
- Camerino
- Catania
- Cesena – Università di Bologna
- Ferrara
- Firenze
- Genova
- Milano – Politecnico
- Napoli – Università Federico II
- Napoli – Università della Campania – L. Vanvitelli
- Palermo
- Parma
- Perugia
- Pescara – Università G. D’annunzio
- Roma – Università La Sapienza
- Reggio Calabria
- Sassari
- Torino – Politecnico
- Trieste
- Venezia
Commissione giudicatrice
Ogni Commissione è composta del presidente e di quattro membri appartenenti alle seguenti categorie:
- Professori universitari di ruolo, fuori ruolo o a riposo
- Liberi docenti
- Funzionari tecnici con mansioni direttive in enti pubblici statali
- Professionisti iscritti all’Albo con non meno di quindici anni di lodevole esercizio professionale
Iscrizione all’Albo
Superate tutte le fasi di selezione degli esami consegui l’abilitazione professionale che si perfeziona con l’iscrizione all’Albo professionale dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori
Servizi di informazione dell’ordine
I Consigli dell’ordine degli architetti, in collaborazione con il Consiglio nazionale dell’ordine degli architetti, forniscono agli interessati le necessarie informazioni sulla legislazione e deontologia professionale. Gli ordini possono attivare corsi, con oneri a carico degli interessati, per fornire loro le conoscenze linguistiche necessarie all’esercizio dell’attività professionale.
Sbocchi professionali
Con il conseguimento dell’abilitazione e l’iscrizione all’Albo il professionista può svolgere la sua attività presso istituzioni ed enti pubblici e privati operanti nel settore (enti istituzionali, enti e aziende pubblici e privati, studi professionali e società di promozione, di progettazione e di costruzione) operanti nel settore.
Nello specifico l’Architetto dovrà predisporre e dirigere progetti di opere coordinando anche altri specialisti ed operatori di altri settori professionali (geologi, strutturisti, impiantisti, ecc.). Altra possibilità è l’iscrizione presso gli albi depositati nei Tribunali al fine della nomina quale consulente tecnico d’ufficio e/o consulente tecnico di parte (CTU o CTP).
Il Pianificatore e il Paesaggista potranno invece occuparsi di:
- Progettazione, pianificazione e politiche inerenti alla trasformazione e riqualificazione della città, del territorio e dell’ambiente (progetti, programmi, piani e politiche a varie scale territoriali, pianificazione e politiche di settore, regolazione e norme);
- Coordinamento e gestione delle attività di valutazione di progetti, programmi, piani e politiche urbane, territoriali e ambientali;
- Gestione dei processi di costruzione delle azioni di governo e delle relative forme di comunicazione.
Il Conservatore invece potrà svolgere la sua attività professionale presso istituzioni pubbliche e private operanti nella tutela, conservazione, restauro, rifunzionalizzazione, valorizzazione, gestione, comunicazione del patrimonio (Ministeri, Soprintendenze, Musei, Regioni ed altri Enti Locali, Fondazioni, Aziende di servizi culturali, Società no-profit, Imprese di restauro). In particolare potrà predisporre e dirigere progetti di opere, coordinando altre figure professionali e operatori.