Il Ministero della Cultura, noto anche con l’acronimo MIC – denominazione assunta ai sensi dell’art. 6 del D.L. 1° marzo 2021, n. 22, convertito dalla L. 22 aprile 2021, n. 55, convertito dalla L. 55/2021 – è l’apparato amministrativo della Repubblica Italiana volto alla tutela della cultura e dello spettacolo e alla conservazione del patrimonio artistico, culturale e paesaggistico. Il MIC può esercitare direttamente queste funzioni o attribuirle alle singole Regioni attraverso forme di intesa e coordinamento indicate dalla legge. In ogni caso, al MIC spettano comunque poteri di indirizzo e vigilanza o sostitutivi in caso di inadempienza da parte degli enti assegnatari.
Gli argomenti dell'articolo
La riorganizzazione del dicastero: dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali al Ministero della Cultura
Con il D.L. 14 dicembre 1974, n. 657, convertito dalla L. 29 gennaio 1975, n. 5, veniva istituito il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali (MIBCA), il cui compito era quello di gestire in modo unitario il patrimonio culturale e dell’ambiente. Le sue funzioni erano ereditate, ventiquattro anni più tardi, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MIBAC), istituito dal D.Lgs. 20 ottobre 1998, n. 368 e chiamato a occuparsi anche della promozione dello sport e dell’impiantistica sportiva, nonché a promuovere le attività dello spettacolo (cinema, teatro, danza, musica, spettacoli viaggianti).
Il D.L. 18 maggio 2006, n. 181, convertito dalla L. 17 luglio 2006, n. 233, assegnava le competenze dello sport al nuovo Dipartimento per le Politiche giovanili e le Attività sportive, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Sette anni dopo, la L. 24 giugno 2013, n. 71 attribuiva le competenze del turismo al Ministero per i Beni e le Attività culturali, che assumeva così la denominazione di Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo (MIBACT), ma il D.L. 12 luglio 2018, n. 86, convertito dalla L. 9 agosto 2018, n. 97, le spostava di nuovo, affidandole al Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. In conseguenza di questo riassetto, il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo tornava a chiamarsi Ministero per i Beni e le Attività culturali.
Successivamente, il D.L. 21 settembre 2019, n. 104, convertito dalla L. 18 novembre 2019, n. 132, ritrasferiva le funzioni in materia di turismo al Ministero per i Beni e le Attività culturali, la cui denominazione tornava a essere quella di Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo.
Il governo Draghi, nel 2021, decideva la creazione di due distinti dicasteri. Così, con il D.L. 1° marzo 2021, n. 22, convertito dalla L. 22 aprile 2021, n. 55, nasceva un dicastero per il turismo, dotato di proprio portafoglio per scorporo dal precedente MIBACT, che contestualmente mutava la propria denominazione in quella di Ministero della Cultura (MIC).
L’organizzazione del MIC è attualmente disciplinata dal D.P.C.M. 15 marzo 2024, n. 57, che costituisce il punto di approdo di un cammino normativo cominciato nel 2014 con la cd. «riforma Franceschini» dell’allora MIBACT, mirata all’ammodernamento della struttura centrale e alla semplificazione della struttura periferica.
Attualmente il dicastero si articola in:
- 4 Dipartimenti
- 12 Uffici di livello dirigenziale generale centrali
- 15 Uffici di livello dirigenziale generale periferici dotati di autonomia speciale
La struttura centrale del MIC
I quattro Dipartimenti assumono le seguenti denominazioni:
- Dipartimento per l’amministrazione generale (DiAG)
- Dipartimento per la tutela del patrimonio culturale (DiT)
- Dipartimento per la valorizzazione del patrimonio culturale (DiVa)
- Dipartimento per le attività culturali (DiAC)
Per dirimere le questioni di sovrapposizioni e competenze, oltre che per il coordinamento delle attività dipartimentali, il regolamento di organizzazione ha istituito la Conferenza dei capi dei Dipartimenti con compiti di programmazione, indirizzo e controllo.
L’articolazione di ciascun Dipartimento prevede le seguenti Direzioni generali, quali Uffici di livello dirigenziale generale centrali, che svolgono compiti e funzioni afferenti a materie omogenee ovvero affini:
1) Dipartimento per l’amministrazione generale:
- Direzione generale «Risorse umane e organizzazione»
- Direzione generale «Bilancio, programmazione e monitoraggio»
- Direzione generale «Affari europei e internazionali»
- Direzione generale «Digitalizzazione e comunicazione»
2) Dipartimento per la tutela del patrimonio culturale:
- Direzione generale «Archeologia, belle arti e paesaggio»
- Direzione generale «Archivi»
- Soprintendenza speciale «Archeologia, belle arti e paesaggio» di Roma
3) Dipartimento per la valorizzazione del patrimonio culturale:
- Direzione generale «Musei»
4) Dipartimento per le attività culturali:
- Direzione generale «Spettacolo»
- Direzione generale «Cinema e audiovisivo»
- Direzione generale «Creatività contemporanea»
- Direzione generale «Biblioteche e istituti culturali»
Sino al 31 dicembre 2026 operano:
- presso il Dipartimento per l’amministrazione generale, l’Unità di missione per l’attuazione degli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza
- presso il Dipartimento per la tutela del patrimonio culturale, la Soprintendenza speciale per il Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza
A livello centrale, quali Uffici di livello non dirigenziale, operano i seguenti organi consultivi:
- Consiglio superiore per i beni culturali e paesaggistici
- Comitati tecnico-scientifici
- Consiglio superiore dello spettacolo
- Consiglio superiore del cinema e dell’audiovisivo
- Comitato consultivo permanente per il diritto di autore
- Osservatorio per la parità di genere
A questi Uffici si aggiungono i seguenti Uffici di diretta collaborazione del Ministro:
- Ufficio di Gabinetto
- Ufficio Legislativo
- Ufficio Stampa e Comunicazione
- Segreteria e Segreteria tecnica del Ministro
- Segreterie dei Sottosegretari di Stato
Presso il Ministero della Cultura, come presso gli atri dicasteri, è incardinato l’Organismo Indipendente di Valutazione della performance (OIV), che svolge in piena autonomia e in dipendenza le funzioni di legge preordinate ad assicurare adeguati livelli di produttività del lavoro pubblico, nonché a favorire il riconoscimento di meriti e demeriti, nel quadro di un generale rafforzamento della distinzione fra funzioni d’indirizzo e controllo spettanti agli organi di governo e funzioni di gestione amministrativa spettanti alla dirigenza.
La struttura periferica
A livello periferico si individuano i seguenti istituti dotati di autonomia speciale, quali Uffici di livello dirigenziale generale:
- Soprintendenza speciale «Archeologia, belle arti e paesaggio» di Roma
- Musei reali di Torino
- Pinacoteca di Brera
- Gallerie dell’Accademia di Venezia
- Gallerie degli Uffizi
- Galleria dell’Accademia di Firenze e i Musei del Bargello
- Parco archeologico del Colosseo
- Museo nazionale romano
- Galleria Borghese
- Vittoriano e Palazzo Venezia
- Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea
- Museo archeologico nazionale di Napoli
- Museo e il Real bosco di Capodimonte
- Parco archeologico di Pompei
- Reggia di Caserta
Sono inoltre Uffici periferici:
- Soprintendenze «Archeologia, belle arti e paesaggio»;
- Direzioni regionali «Musei nazionali»;
- Musei, aree e parchi archeologici e altri luoghi della cultura;
- Soprintendenze archivistiche e bibliografiche
- Archivi di Stato
- Biblioteche pubbliche statali
I Soprintendenti «Archeologia, belle arti e paesaggio» competenti per i territori dei Comuni capoluoghi di Regione presiedono le Commissioni regionali per il patrimonio culturale.
Per tutti i dettagli sulla struttura organizzativa del MIC e sulle mansioni delle diverse figure di funzionari che operano all’interno del Ministero scarica le nostre guide gratuite (inserisci il tuo indirizzo mail in questo box ⇓)
Dettagli sulla struttura organizzativa del MIC

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I concorsi al MIC
L’ultimo concorso al MIC per l’assunzione di 75 unità di personale non dirigenziale, a tempo pieno e indeterminato, da inquadrare nell’Area delle elevate professionalità, risale al 2024. Attraverso questa procedura concorsuale sono stati assunte:
A) 17 unità appartenenti alla famiglia professionale dei sistemi statistico-informativi, secondo la seguente ripartizione:
- 15 unità con competenze informatiche (Codice INF)
- 2 unità con competenze statistiche (Codice STAT)
B) 13 unità appartenenti alla famiglia professionale tecnico-scientifica per la tutela del patrimonio culturale, secondo la seguente ripartizione:
- 3 unità con competenze in biologia (Codice BIO)
- 4 unità con competenze in chimica (Codice CHI)
- 3 unità con competenze in fisica (Codice FIS)
- 3 unità con competenze in geologia (Codice GEO)
C) 35 unità appartenenti alla famiglia professionale tecnico-specialistica per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale, secondo la seguente ripartizione:
- 10 unità con competenze in architettura (Codice ARCH)
- 5 unità con competenze in restauro (Codice REST)
- 20 unità con competenze in ingegneria (Codice ING)
D) 10 unità appartenenti alla famiglia professionale amministrativa e gestionale e con competenze in ingegneria gestionale (Codic
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