Il Ministero dell’Università e della Ricerca, noto anche con l’acronimo MUR, è l’apparato amministrativo della Repubblica Italiana al quale sono attribuiti le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di istruzione universitaria, di ricerca scientifica, tecnologica e artistica e di alta formazione artistica musicale e coreutica.
Il dicastero ha più volte cambiato configurazione: con la riforma dell’organizzazione del Governo, varata dal D.Lgs. 30 luglio 1999, n. 300, era stato istituito il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), accorpando l’ex Ministero della Pubblica Istruzione e l’ex Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica. Successivamente, il D.L. 18 maggio 2006, n. 181, convertito dalla L. 17 luglio 2006, n. 233, istituiva due distinti dicasteri: il Ministero della Pubblica Istruzione e il Ministero dell’Università e della Ricerca, che venivano però riaccorpati dal D.L. 16 maggio 2008 n. 85, convertito dalla L. 14 luglio 2008, n. 121. Entrambi i dicasteri erano di nuovo istituiti, come apparati distinti, nel quadro del riordino disposto dal D.L. 9 gennaio 2020, n. 1, convertito dalla L. 5 marzo 2020, n. 12. Il primo dei due, da allora, ha cambiato nome altre due volte, assumendo prima quello di Ministero dell’Istruzione (D.L. 1/2020) e poi quello attuale di Ministero dell’Istruzione e del Merito (D.L. 11 novembre 2022, n. 173, convertito dalla L. 16 dicembre 2022, n. 204), mentre il Ministero dell’Università e della Ricerca ha conservato la denominazione assunta nel 2006.
Il MUR svolge compiti di regolazione, indirizzo, programmazione, coordinamento, vigilanza e monitoraggio, nel rispetto dell’autonomia riconosciuta alle istituzioni universitarie dall’art. 33 della Costituzione repubblicana. Si aggiungono a questi compiti quelli di indirizzo, programmazione e coordinamento, anche in ambito internazionale, assegnati al MIUR nel settore della ricerca. Spettano al MIUR, fra l’altro, la definizione del Programma Nazionale per la Ricerca (PNR), nonché il coordinamento e il monitoraggio degli obiettivi europei in materia di ricerca.
Gli argomenti dell'articolo
L’articolazione del dicastero
La generale esigenza di alleggerimento delle strutture burocratiche dello Stato, nel più ampio quadro delle politiche di razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica, aveva già portato con il D.P.C.M. 11 febbraio 2014, n. 98, il D.P.C.M. 4 aprile 2019, n. 47 e il D.P.C.M. 21 ottobre 2019, n. 140 alla ridefinizione dell’assetto organizzativo dell’allora MIUR. Nel 2020 erano nuovamente istituiti due distinti dicasteri, l’uno per l’istruzione, l’altro per l’università e la ricerca. Ciò rendeva necessaria la loro riorganizzazione. Per il MUR si è provveduto prima con il D.P.C.M. 30 settembre 2020, n. 164, poi con il D.P.R. 4 aprile 2025, n. 62.
Attualmente il MUR è articolato nelle seguenti otto Direzioni generali, coordinate da un Segretario generale:
- Direzione generale per la sostenibilità e la programmazione del sistema della formazione superiore
- Direzione generale della didattica e del personale delle istituzioni universitarie e delle istituzioni dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica
- Direzione generale del diritto allo studio
- Direzione generale della ricerca per la programmazione dei finanziamenti e per l’innovazione tecnologica
- Direzione generale dell’internazionalizzazione
- Direzione generale per le specializzazioni sanitarie, i dottorati di ricerca e altra formazione post-universitaria
- Direzione generale per la valutazione e la sicurezza della ricerca
- Direzione generale del personale, del bilancio, dei servizi strumentali e della comunicazione
Le Direzioni generali svolgono le funzioni previste dalla normativa regolamentare, nonché ogni altra connessa funzione attribuita al Ministero. Nelle materie di rispettiva competenza, le Direzioni generali, ove non diversamente disciplinato, esercitano i poteri di accertamento e di ispezione previsti dalla normativa vigente e provvedono a curare il contenzioso, nonché a stipulare accordi e convenzioni assumendone le rispettive responsabilità.
Ogni due anni, l’organizzazione del Ministero è sottoposta a verifica per accertarne la funzionalità e l’efficienza, anche ai fini della sua eventuale revisione.
A questi Uffici si aggiungono i seguenti Uffici di diretta collaborazione del Ministro, regolamentati dal D.P.C.M. 30 settembre 2020, n. 165, come modificato dal D.P.C.M. 6 aprile 2023, n. 89 e dal D.P.R. 2 aprile 2025, n. 61:
- Ufficio di Gabinetto
- Ufficio Legislativo
- Ufficio Stampa
- Segreteria del Ministro
- Segreteria tecnica del Ministro
- Segreterie dei Sottosegretari di Stato
Presso il MUR, come presso gli altri dicasteri, è incardinato l’Organismo Indipendente di Valutazione della performance (OIV), che svolge in piena autonomia e in dipendenza le funzioni di legge preordinate ad assicurare adeguati livelli di produttività del lavoro pubblico, nonché a favorire il riconoscimento di meriti e demeriti, nel quadro di un generale rafforzamento della distinzione fra funzioni d’indirizzo e controllo spettanti agli organi di governo e funzioni di gestione amministrativa spettanti alla dirigenza.
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Dettagli sulla struttura organizzativa del MUR

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I concorsi al MUR
L’ultimo concorso al MUR, per il reclutamento di complessive 125 unità di personale non dirigenziale di qualificata professionalità da inquadrare nell’Area funzionale III, vari profili professionali, è stato bandito nel 2021.
I posti sono così ripartiti:
- 85 unità nel profilo di funzionario amministrativo – giuridico – contabile (Codice concorso 01), di cui un’unità riservata ai sensi della vigente normativa
- 10 unità nel profilo di funzionario per la comunicazione e per l’informazione (Codice concorso 02)
- 30 unità nel profilo di funzionario informatico – statistico (Codice concorso 03)
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