Il tecnico audioprotesista è l’operatore sanitario che si occupa della scelta, fornitura, adattamento e controllo degli ausili atti a prevenire e compensare un deficit uditivo, ma anche dell’educazione protesica dell’ipoacusico. Come riconosciuto nel D. Lgs. 46/97, è l’unica figura autorizzata ad applicare gli ausili per l’udito.
Suo compito è quello di individuare la soluzione audioprotesica più adatta per il paziente, adattandola alle esigenze personali di questi. Pur occupandosi principalmente dell’applicazione e monitoraggio degli ausili, partecipa anche all’opera di prevenzione e correzione dei deficit dell’udito, in collaborazione con l’équipe multidisciplinare.
Lavora direttamente sul paziente e sulle apparecchiature basandosi sulle sue diagnosi e su quelle del medico specialista, l’otorinolaringoiatra o l’audiologo, operando su prescrizione di quest’ultimo e avvalendosi della collaborazione di altre figure professionali. Difatti, nello svolgimento della sua attività è a stretto contatto con l’équipe multiprofessionale, con la quale partecipa alla redazione del piano terapeutico riabilitativo: medico specialista otorinolaringoiatra, audiologo, tecnico audiometrista, psicologo, logopedista, educatori, oltre che con la famiglia del paziente, il bambino, l’adulto o l’anziano audiolesi.
Svolge la sua attività professionale in piena autonomia e responsabilità, essendo dotato di un livello di autonomia professionale, decisionale e operativa acquisita grazie a un percorso formativo caratterizzato da un approccio olistico ai problemi di salute della persona anche in relazione all’ambiente chimico-fisico, biologico e sociale in cui questa vive.
Gli argomenti dell'articolo
Diventare tecnico audioprotesista: il percorso formativo
Per poter svolgere la professione è necessario essere in possesso del diploma di laurea di primo livello in Tecniche Audiometriche (abilitante alla professione sanitaria di Audioprotesista), classe SNT/3 delle Professioni Sanitarie Tecniche, o possedere un titolo del precedente ordinamento riconosciuto equipollente o equivalente. La formazione universitaria può proseguire con il corso di Laurea Magistrale delle Professioni Sanitarie, oppure frequentando master di primo e secondo livello.
Il corso di laurea è a numero programmato nazionale.
Le basilari conoscenze biomediche e igienico-preventive e i principi della disciplina professionale permettono già da subito allo studente di affrontare le prime esperienze di pratica diretta. Il conseguimento delle competenze professionali si ottiene, infatti, grazie a una formazione teorica e pratica per la quale parte integrante e qualificante della formazione professionale è proprio l’attività formativa di tirocinio.
Il percorso formativo va poi approfondendosi con gli insegnamenti di patologia generale, patologia clinica e, in particolare, con lo studio di tutte le patologie connesse all’apparato uditivo. Si affiancano a questi insegnamenti quelli basilari della fisica, dell’elettronica e dell’informatica che sottendono l’applicazione degli ausili uditivi così come quelli della fisiologia uditiva e dei processi cognitivi alla base dell’attività comunicativa.
Acquisite e padroneggiate le conoscenze relative alle attività che consentono di apprendere i principi e il processo tecnologico e metodologico che sottende ai dispositivi e ausili utilizzati in campo uditivo, la formazione prevede l’approfondimento di nozioni di riabilitazione sensoriale finalizzate al miglior recupero delle lesioni dell’apparato uditivo. Assimilate le metodologie relative all’esercizio professionale, lo studente darà prova di saper lavorare a contatto con altre figure professionali e in contesti operativi complessi, il che gli permetterà di sperimentare una graduale e sempre maggiore assunzione di autonomia e responsabilità sotto la supervisione di tutor professionali.
Gli ambiti di competenza. Di cosa si occupa il tecnico audioprotesista?
Questa figura che, come detto, attua il suo intervento terapeutico in presenza di patologie dell’apparato uditivo, opera esclusivamente su prescrizione del medico specialista, dopo aver considerato tutte le indagini cliniche e i test medici effettuati preventivamente allo scopo di valutare la funzionalità uditiva e il grado di disabilità del paziente. Stabilita quindi una diagnosi e a seguito della realizzazione del bilancio uditivo condotto dal medico, nel caso questi ritenga necessaria l’adozione di un apparecchio acustico per risolvere un problema di udito, il tecnico audioprotesista procede alla scelta dell’ausilio più adatto per quella particolare patologia e per quel determinato paziente.
Compito del tecnico audioprotesista, in tal senso, è quello di proporre diversi i tipi di dispositivi, illustrando le caratteristiche tecniche e il costo di ciascun apparecchio. In relazione al deficit uditivo individuato, del parere del medico, della situazione professionale e sociale del paziente, e decisa l’eventuale adozione di un ausilio uditivo, il tecnico audioprotesista, previa osservazione del condotto uditivo esterno, ne rileva l’impronta, ne appronta il calco e procede quindi alla costruzione e all’applicazione dell’apparecchio sul paziente, adattandolo e regolandolo con precisione.
Ma il suo lavoro non si ferma alla messa appunto dell’ausilio: effettua, infatti, test progressivi e successive regolazioni e adattamenti atti a verificare l’efficacia dell’ausilio, provvedendo al controllo e al monitoraggio dell’apparecchio. Spiega e insegna al paziente il funzionamento dell’apparecchio: regolazione, posizionamento, manutenzione.
Così come le altre figure sanitarie, anche il tecnico audioprotesista ha l’obbligo di aggiornare e perfezionare costantemente le proprie conoscenze e competenze professionali (Educazione Continua in Medicina) altresì sviluppando, in collaborazione con altri operatori, progetti di ricerca volti alla promozione della salute e qualità della vita.
La rapida evoluzione delle tecniche di protesizzazione e dei materiali utilizzabili richiede, infatti, l’informazione e l’aggiornamento continui, fondamentali per raggiungere il livello di aspettative richieste per questa figura professionale. Le conoscenze scientifiche del tecnico audioprotesista devono essere, dunque, solide e adattabili ai progressi della scienza e delle tecniche: sviluppo della tecnologia microelettronica, miniaturizzazioni, scoperta e impiego di materiali all’avanguardia.
Se per poter padroneggiare gli aspetti tecnici del mestiere, è fondamentale possedere una mentalità tecnica e scientifica, oltre a una buona manualità, accuratezza e perizia, la pratica quotidiana di questa professione richiede tuttavia anche il possesso di competenze trasversali, umane, per questa figura che lavora a contatto diretto con pazienti affetti da disabilità.
Non si tratta, infatti, solo di saper regolare e adattare un apparecchio: questo lavoro prevede un percorso più o meno lungo, a seconda dei casi, durante il quale il paziente dovrà familiarizzare con l’ausilio ed essere addestrato anche dal punto di vista psicologico alla sua adozione.
Per questo motivo, il tecnico audioprotesista deve possedere grandi capacità comunicative, deve saper instaurare un rapporto di fiducia col paziente, mostrandosi attento, disponibile e sensibile grazie alla sua naturale predisposizione ai rapporti interpersonali, accogliendo le richieste e le domande dell’utente e guidandolo alla scelta dell’ausilio più confacente alla sua patologia: preparare psicologicamente una persona ad accettare una protesi non è sempre facile.
In contatto diretto con il paziente, dovrà sostenerlo e garantirgli l’aiuto costante e necessario affinché questi si abitui e si adatti alle limitazioni legate all’adozione di un ausilio esterno. Non va trascurato, infatti, che un ipoacusico può essere abituato al suo deficit e può quindi essere scettico in vista dell’adozione di una protesi, temendo che il suo handicap possa diventare visibile a tutti. E spesso spetta proprio al tecnico audioprotesista rassicurarlo e convincerlo dell’utilità di un dispositivo che possa aiutarlo a ritrovare una vita sociale e relazionale soddisfacente.
Tornando agli ambiti di competenza propri del tecnico audioprotesista, questa figura si occupa di:
- previa valutazione della disabilità uditiva, individuare i bisogni protesici e riabilitativi del paziente anche attraverso i dati relativi all’ambiente in cui questi vive
- valutare la situazione audiologica del paziente e realizzare il bilancio audio-protesico
- analizzare la percezione soggettiva dell’handicap da parte del paziente, i suoi eventuali blocchi e reticenze in vista dell’applicazione di un apparecchio acustico
- valutare tramite otoscopia l’aspetto anatomico dell’orecchio esterno, del timpano e dei tessuti in vista di una preliminare ipotesi di soluzione protesica adattata ad eventuali limitazioni anatomiche
- identificare le limitazioni fisiche, comportamentali e cognitive legate all’attuazione delle diverse soluzioni uditive possibili
- individuare i fattori della perdita uditiva e procedere, quindi, alla sua correzione tramite l’applicazione di dispostivi e apparecchi grazie alle sue conoscenze delle metodologie di valutazione psicoacustica e audioprotesica
- progettare e condurre un percorso educativo protesico e di consulenza
- collaborare alla pianificazione dell’intervento riabilitativo così da individuare le corrette modalità di applicazione di uso dell’ausilio
- adattare l’apparecchiatura ai bisogni e alle caratteristiche del paziente e monitorare l’adattamento, l’efficacia e il corretto funzionamento dell’ausilio attraverso costanti controlli periodici
- accompagnare il paziente nel suo percorso di familiarizzazione con l’ausilio
- stabilire modalità comunicative e relazionali col paziente e i suoi familiari
- valutare il grado di comprensione della persona e dei suoi familiari e identificare il grado di ricettività e di adesione al percorso terapeutico
- instaurare e mantenere una comunicazione verbale e non verbale con la persona tenendo conto delle alterazioni legate alla comunicazione
- addestrare il paziente all’uso dell’ausilio uditivo
Il profilo professionale del tecnico audioprotesista
È il D.M. del 14 settembre 1994, n. 668 a stabilire ambiti e competenze professionali del tecnico audioprotesista, la sua figura e il suo relativo profilo professionale. In esso si legge:
“Il tecnico audioprotesista è l’operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante, svolge la propria attività nella fornitura, adattamento e controllo dei presidi protesici per la prevenzione
e correzione dei deficit uditivi”.
Nell’ambito delle proprie competenze:
- il tecnico audioprotesista opera su prescrizione del medico mediante atti professionali che implicano la piena responsabilità e la conseguente autonomia;
- l’attività del tecnico audioprotesista è volta all’applicazione dei presidi protesici mediante il rilievo dell’impronta del condotto uditivo esterno, la costruzione e applicazione delle chiocciole o di altri sistemi di accoppiamento acustico e la somministrazione di prove di valutazione protesica;
- – collabora con altre figure professionali ai programmi di prevenzione e di riabilitazione delle sordità mediante la fornitura di presidi protesici e l’addestramento al loro uso”.
Dove lavora un tecnico audioprotesista?
Per poter esercitare la professione, il tecnico audioprotesista deve essere iscritto all’Albo di appartenenza, come da D.M. 13 marzo 2018.
Il tecnico audioprotesista può esercitare la sua attività presso:
- strutture sanitarie pubbliche o private convenzionate e nei servizi che offrono assistenza protesica
- studi privati, come libera professionista o alle dipendenze di un altra figura professionale
- centri di applicazione audioprotesica
- industrie che producono e distribuiscono apparecchi acustici
Concorsi pubblici per tecnici audioprotesisti: requisiti di ammissione
Come per tutte le altre professioni sanitarie, l’accesso nel Servizio Sanitario Nazionale e in altri Enti pubblici è sottoposto al superamento di un concorso pubblico. Per poter partecipare al concorso, è essenziale essere in possesso dei requisiti generali per l’accesso ai concorsi pubblici e dei seguenti requisiti specifici:
- Laurea o Diploma Universitario di Tecnico Audioprotesista, conseguito ai sensi dell’art. 6, comma 3, del D. Lgs. n. 502/92 e s.m.i., ovvero diplomi o attestati conseguiti in base al precedente ordinamento, riconosciuti equipollenti, al diploma universitario
- iscrizione al relativo Albo professionale
- conoscenza della lingua inglese o franceseconoscenze informatiche di base, ovvero dell’uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse
Tali requisiti devono essere posseduti alla data di scadenza del bando di concorso.
Concorsi per tecnici audioprotesisti: le prove d’esame
Il concorso consiste in una prova scritta, una prova pratica e una prova orale.
Più nello specifico:
- prova scritta: consiste nella redazione di un elaborato su un caso assistenziale e su argomenti relativi a materie inerenti il profilo professionale o nella soluzione di quesiti a risposta sintetica o multipla sugli argomenti previsti dal D.M. n. 668 del 14/9/1994.
- prova pratica: consiste nell’esecuzione di tecniche specifiche o nella predisposizione di atti connessi alla qualificazione professionale, per esempio descrizione di tecniche elettroacustiche dei presidi audioprotesici disponibili sul mercato; identificazione del giusto presidio; impostazioni applicate al dispositivo protesico e adattabilità sull’utente; individuazione di eventuali guasti dell’ausilio; esecuzione dei test di audiometria protesica e controllo protesico, attività di collaborazione con altre figure professionali ai programmi di prevenzione e di riabilitazione delle sordità mediante la fornitura di presidi protesici e l’addestramento al loro uso.
- prova orale: verte sulle materie oggetto della prova scritta. Nel corso della prova viene, peraltro, accertato il livello di conoscenza della lingua inglese o francese oltre alla conoscenza delle applicazioni informatiche più diffuse.
Come prepararsi alle prove d’esame per l’abilitazione professionale
Per la parte ordinistica, valida per qualsiasi profilo consigliamo lo studio della Guida agli esami di Abilitazione professionale. Una nuova pubblicazione Edises che rappresenta un valido supporto per i candidati agli esami di abilitazione.
Guida all’esame di abilitazione
Guida prarica rivolta ai laureati e diplomati che devono sostenere l’esame di Stato per l’abilitazione professionale, con l’obiettivo di offrire un approfondimento della materia ordinistica valida per tutte le professioni, sia quelle regolamentate che le altre.
Il testo, aggiornato agli ultimi provvedimenti normativi è di valido supporto anche per i giovani professionisti che si iscrivono all’albo e che si affacciano al mondo professionale.
Il testo illustra inoltre le tappe della riforma delle professioni, le funzioni degli ordini, l’accesso alla professione e i titoli professionali; introduce le nozioni generali comuni agli Ordini e Collegi professionali, trattando la deontologia, il giudizio disciplinare e le tariffe.
Esempi di tracce ufficiali dei concorsi per tecnici audioprotesisti
Concludiamo fornendo qualche esempio di tracce ufficiali d’esame dei concorsi per tecnici audioprotesisti.
Esempi di quesiti per la prova scritta
1. Mantenere ritardi di processamento simmetrici in una applicazione protesica bilaterale è utile ai fini di preservare le:
a. ITD
b. SRT
c. ABR
d. ILD
2. Il candidato descriva sinteticamente quali tipologie di protesi acustiche esistono, le loro caratteristiche tecniche e finalità di utilizzo.
Esempi di quesiti per la prova pratica
1. Il candidato descriva sinteticamente le attività da porre in essere all’interno di un ambulatorio in caso di una applicazione protesica in un paziente con una ipoacusia trasmissiva.
2. Il candidato descriva sinteticamente le attività di verifica e controllo da porre in essere all’interno di un ambulatorio in caso di malfunzionamento di una protesi acustica.
Esempi di quesiti per la prova orale
1. Il candidato descriva cos’è una protesi OPEN FITTING e sistemi RITE.
2. Il candidato descriva come leggere una scheda tecnica di una protesi acustica.