Tempo di esami, per i professori. Dopo oltre 12 anni gli insegnanti tornano sui banchi e si sceglierà, fra loro, andrà a sedersi dietro le cattedre. Il bando per il nuovo «concorsone»— Concorso l’ultimo risale al 1999-2000—sarà pubblicato martedì e riguarderà quasi 12 mila posti.
Aprirà nuove speranze e solleverà ulteriori polemiche: perché se c’è chi spera di sistemare la propria carriera, e dunque anche la propria vita, c’è pure chi protesta, come i precari che hanno manifestato ieri a Roma, perché ritiene di aver già superato tutte le prove che doveva affrontaree con lo slogan «Ritiro dei tagli, no al concorso», si oppone con decisione alla prova.
I partecipanti al «concorsone» (circa 160 mila) si contenderanno 11.542 posti nelle scuole di ogni ordine e grado e i primi vincitori, secondo il cronoprogramma messo a punto da Viale Trastevere, saranno immessi in ruolo per l’avvio dell’anno scolastico 2013-2014. Il costo dell’intera operazione (tra procedure e commissioni) è di circa un milione di euro.
Gli ammessi Potranno candidarsi le persone già inserite nelle vecchie graduatorie (per migliorare le loro possibilità), i diplomati delle Scuole di specializzazione all’insegnamento secondario (Ssis), i laureati entro il 2001/02 (per i corsi di laurea quadriennali, oppure 2002/03 per quelli quinquennali). Nel caso invece di posti banditi per le scuole elementari, potranno accedere al concorso sia i diplomati delle magistrali (fino al 2001) sia i laureati in Scienze della formazione.
La presentazione delle domande avverrà esclusivamente online. Preselezione Si tratta di una novità inserita in considerazione dell’elevato numero di candidati. Si svolgerà a dicembre e prevederà 50 quesiti a risposta multipla da svolgere in 50 minuti. I quesiti non terranno conto delle materie oggetto delle diverse abilitazioni dei candidati, ma serviranno ad accertare le capacità logico- deduttive degli aspiranti prof. Sono previste 7 domande per la parte informatica, 7 per quella linguistica e 36 per sondare le altre competenze (quelle logico- deduttive).
Ogni candidato avrà una batteria diversa d i domande sorteggiata da un «esercitatore» di circa 3.500 quiz. Le prove scritte consisteranno in una serie di quesiti a risposta aperta, per valutare la padronanza delle competenze professionali e delle discipline oggetto di insegnamento, anche attraverso una serie di «opportuni riferimenti interdisciplinari».
La prova scritta dei candidati ai posti di insegnamento della scuola primaria, ad esempio, comprenderà anche l’accertamento della conoscenza della lingua inglese. I candidati all’insegnamento di discipline scientifiche e tecnico- pratiche che contemplano attività in laboratorio svolgeranno anche una prova di laboratorio.
La prova orale avrà per oggetto le discipline di insegnamento comprese nella classe di concorso e valuterà la padronanza delle medesime da parte del candidato, la capacità di progettazione didattica, anche con riferimento alle Tic (le nuove Tecnologie per l’informazione e le comunicazioni).
La prova sarà costituita da una lezione simulata, della durata massima di 30 minuti, su un argomento estratto dal candidato 24 ore prima e da un colloquio immediatamente successivo alla lezione (30 minuti al massimo) in cui verranno approfonditi i contenuti, le scelte didattiche e metodologiche della lezione simulata. Vincitori Il numero dei vincitori sarà pari al numero dei posti messi in palio. Il concorso garantirà la copertura di 7.351 posti per l ’anno scolastico 2013-2014 e 4.191 per l’anno scolastico 2014-2015. Numeri che rappresentano il 50 per cento del fabbisogno delle rispettive disponibilità di assunzione per gli anni in questione, tenendo conto del turnover.