L’orientamento nella scuola contemporanea si configura come un processo educativo integrato e permanente, che accompagna gli studenti nel loro percorso di crescita non solo relativamente agli apprendimenti, ma anche dal punto di vista personale ed esistenziale.
Non si limita, dunque, alla semplice trasmissione di conoscenze in merito a possibili futuri percorsi di studio o alle opportunità lavorative, ma si propone come un’azione sistematica di supporto all’auto-determinazione, allo sviluppo delle competenze trasversali e alla costruzione di progetti di vita autonomi e realistici.
Nel presente articolo tratteremo questo argomento in quanto di grande attualità per il mondo della scuola, perciò anche inserito fra le tracce per la secondaria di secondo grado nelle precedenti selezioni del TFA sostegno.
Gli argomenti dell'articolo
L’orientamento: definizione
“Esistere significa “poter scegliere”; anzi, essere possibilità.”
(Kierkegaard S., Aut-Aut, 1843)
L’orientamento si fonda su tre concetti fondamentali:
- Conoscenza di sé: nella scuola inclusiva occorre accompagnare gli apprendenti a riflettere sui propri interessi, capacità, valori e aspirazioni personali.
- Conoscenza dei contesti: in una realtà come la nostra, in costante e veloce mutamento, la funzione orientativa si rivela chiave nel guidare chi apprende al reperimento di informazioni aggiornate su sistemi formativi e opportunità lavorative che ne conseguono.
- Capacità di scelta: conoscere i propri punti di forza, le proprie preferenze e inclinazioni e le possibilità che la propria realtà offre conduce come ulteriore traguardo di sviluppo al consolidamento di competenze decisionali, di problem solving e di progettazione.
Il concetto di orientamento, così declinato, si intreccia strettamente con il tema dell’inclusione, della cittadinanza attiva e dell’apprendimento permanente (lifelong learning), poiché lavorare su questo aspetto è un processo che inizia a scuola ma che dura tutta una vita, accompagnando ogni transizione personale e professionale.
La scuola, dunque, assume sempre più coscientemente e responsabilmente un ruolo strategico: non solo informa, ma educa all’orientamento, costruendo contesti di apprendimento stimolanti, personalizzati e attenti ai bisogni individuali, in collaborazione con famiglie, realtà territoriali di vario genere e mondo del lavoro.
Orientamento come contrasto alla dispersione: aggiornamenti legislativi
L’orientamento ricopre una particolare importanza nella scuola inclusiva, in quanto svolge un ruolo chiave nella prevenzione e nel contrasto ad uno dei mali più gravi della sua storia: la dispersione.
Accompagnare gli studenti nella conoscenza di sé, nella valorizzazione delle proprie capacità e nella costruzione di un progetto di vita coerente e motivante è infatti l’unico modo per supportare e sostanziare di significato il senso di appartenenza al percorso scolastico e per ridurre il rischio di abbandono.
Le azioni che declinano in questa direzione l’orientamento scolastico sono, in particolare:
- la precocità del percorso: a partire dalla scuola secondaria di primo grado si inizia a guidare gli studenti e le studentesse a scoprire le proprie inclinazioni, allo scopo di evitare scelte casuali o futili relativamente alla prosecuzione degli studi, che spesso sono le principali responsabili di insuccesso e dunque abbandono;
- la personalizzazione del percorso: un orientamento efficace si costruisce adattando i percorsi formativi alle caratteristiche individuali, offrendo supporti mirati a chi rischia di perdere motivazione o fiducia in sé stesso e in particolare a chi ha maggiore bisogno di collaborazione nella definizione dei propri obiettivi;
- la concentrazione sulle competenze trasversali: indirizzare il lavoro su autonomia, resilienza, auto stima, senso di autoefficacia, capacità di auto determinazione e gestione delle difficoltà aumenta le percentuali di permanenza nel sistema di istruzione e formazione;
- la valorizzazione della motivazione: rendere gli studenti protagonisti attivi del loro futuro sposta il locus of control dei propri successi all’interno dell’apprendente, generando una motivazione intrinseca al successo formativo.
Andiamo a percorrere insieme la storia di questo concetto nella scuola degli ultimi decenni:
- L. 517/1977: introduce l’integrazione degli alunni con disabilità nella scuola pubblica e sottolinea l’importanza dell’educazione personalizzata. Per la prima volta si parla di percorsi individualizzati, anticipando l’idea di orientamento come supporto al successo scolastico di tutti.
- L. 845/1978: specifica per la formazione professionale, definisce l’orientamento come diritto permanente di ogni cittadino, estendendone il valore attraverso il collegamento al mondo della formazione in generale e del lavoro.
- L. 53/2003 (Riforma Moratti): introduce l’obbligo di orientamento permanente lungo tutto il percorso di istruzione e formazione. L’orientamento diventa compito strutturale della scuola, non più frutto di azioni marginali o episodiche.
- D. LGS 77/2005 (Alternanza Scuola-Lavoro): regola l’alternanza scuola-lavoro come modalità di apprendimento privilegiata per l’orientamento formativo e professionale, legandolo così direttamente all’esperienza pratica e al mondo del lavoro.
- Linee guida sull’Orientamento permanente (MIUR, 2014): definiscono l’orientamento come processo continuo che deve avere esordio fin dalla scuola primaria e accompagnare le persone per tutta la vita (lifelong guidance).
- L. 107/2015 (La Buona Scuola): rafforza l’importanza dell’alternanza scuola-lavoro, dei percorsi per le competenze trasversali e dell’orientamento come componente integrante del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), dunque parte dellaprogettazione didattica obbligatoria di ogni scuola.
- D. M. 328/2022 (“Linee guida per l’orientamento”): in attuazione della riforma per l’orientamento, adottata in coerenza con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), a partire dall’anno scolastico 2023/2024, nel quadro di una didattica orientata alla personalizzazione degli apprendimenti e volta a promuovere il successo formativo di ciascuno studente, sono state introdotte le figure del docente tutor e del docente orientatore per le classi del secondo biennio e dell’ultimo anno delle scuole secondarie di secondo grado. Obiettivo del primo è l’accompagnamento proattivo degli studenti in una riflessione in chiave valutativa, auto-valutativa e orientativa sul percorso svolto e sulle prospettive future; il docente orientatore, poi, favorisce la conoscenza più ampia possibile delle opportunità formative e lavorative, allo scopo di guidare il soggetto in formazione verso una scelta consapevole del percorso da intraprendere al termine degli studi secondari superiori. Tutte le attività necessarie per perseguire gli obiettivi di apprendimento si svolgono anche mediante gli strumenti e i servizi digitali offerti dalla Piattaforma Unica, in cui è stata attivata una specifica sezione dedicata all’Orientamento. In particolare, all’interno della sottosezione “il tuo percorso” sono disponibili per genitori e studenti i servizi “E-Portfolio” e “Docente tutor”: il primo rappresenta uno strumento digitale che accompagna nell’individuazione dei punti di forza delle studentesse e degli studenti e aiuta a compiere scelte consapevoli, mentre il secondo agevola lo svolgimento dei compiti assegnati al docente che ricopre il ruolo di docente tutor, al fine di supportare studentesse e studenti nel percorso di studi e nella compilazione dell’E-Portfolio.
Si percepisce quindi come l’orientamento nella scuola contemporanea non sia un momento isolato, ma un’azione educativa continua che sostiene ciascun alunno e alunna nel trovare il proprio posto nel mondo scolastico, formativo e professionale, riducendo i fenomeni di disaffezione, insuccesso e dispersione, con particolare cura di coloro i quali abbiano bisogni educativi speciali.
Orientamento e competenze per l’apprendimento permanente
Ma quali sono gli aspetti che legano orientamento e apprendimento?
Il passaggio dalla scuola delle conoscenze a quella delle competenze ha determinato il cambiamento di cui oggi si raccolgono i frutti: quello dal concetto di sapere a quello di saper fare ed essere, che è appunto la definizione di competenza.
Andiamo a riprendere le competenze chiave per l’apprendimento permanente, così rilevanti nel guidare le attività finalizzate all’orientamento, secondo la definizione che ne fornisce il Consiglio europeo del 22 maggio 2018.
- Competenza alfabetica funzionale: indica la capacità di individuare, comprendere, esprimere, creare e interpretare concetti, sentimenti, fatti e opinioni, in forma sia orale sia scritta, utilizzando materiali visivi, sonori e digitali attingendo a varie discipline e contesti.
- Competenza multilinguistica: definisce la capacità di utilizzare diverse lingue in modo appropriato ed efficace allo scopo di comunicare.
- Competenza matematica e competenze di base in scienze, tecnologia e ingegneria:
- matematica: capacità di sviluppare e applicare il pensiero e la comprensione matematici per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane,
- scienze: capacità di spiegare il mondo che ci circonda usando l’insieme delle conoscenze e delle metodologie, comprese l’osservazione e la sperimentazione, per identificare le problematiche e trarre conclusioni che siano basate su fatti empirici, e alla disponibilità a farlo;
- tecnologie e ingegneria: applicazioni di conoscenze e metodologie per dare risposta ai desideri o ai bisogni avvertiti dagli esseri umani.
- Competenza digitale: presuppone l’interesse per le tecnologie digitali e il loro utilizzo con dimestichezza e spirito critico e responsabile per apprendere, lavorare e partecipare alla società.
- Competenza personale, sociale e capacità di imparare ad imparare: capacità di riflettere su sé stessi, di gestire efficacemente il tempo e le informazioni, di lavorare con gli altri in maniera costruttiva, di mantenersi resilienti e di gestire il proprio apprendimento e la propria carriera.
- Competenza sociale e civica in materia di cittadinanza: capacità di agire da cittadini responsabili e di partecipare pienamente alla vita civica e sociale, in base alla comprensione delle strutture e dei concetti sociali, economici, giuridici e politici oltre che dell’evoluzione a livello globale e della sostenibilità.
- Competenza imprenditoriale: capacità di agire sulla base di idee e opportunità e di trasformarle in valori per gli altri.
- Competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali: la comprensione e il rispetto di come le idee e i significati vengono espressi creativamente e comunicati in diverse culture e tramite tutta una serie di arti e altre forme culturali.
Esempi di attività didattiche per ogni competenza
Vediamo ora di produrre degli esempi pratici di come l’orientamento si può veicolare nelle aule scolastiche per ognuna delle competenze chiave sopra esposte.
1. Competenza alfabetica funzionale:
Titolo: la parola che racconta
Destinatari: scuola secondaria di primo grado
Durata: due ore circa
Materiali: lavagna o LIM, fogli e penne, dizionari cartacei o digitali
Fasi dell’attività:
- Introduzione (10 minuti): il docente scrive alla lavagna una parola-stimolo (ad esempio “amicizia”) e chiede agli studenti di associare liberamente altre parole, emozioni o immagini legate a quella parola.
- Brainstorming (15 minuti): gli studenti, divisi in piccoli gruppi (da 3-4 persone), raccolgono su un foglio tutte le idee emerse. Ogni gruppo seleziona cinque parole chiave che secondo loro meglio “raccontano” la parola-stimolo.
- Produzione scritta (30 minuti): ogni studente, singolarmente, scrive un breve racconto (massimo 15 righe) utilizzando obbligatoriamente la parola-stimolo e le cinque parole chiave scelte dal gruppo.
- Condivisione e lettura (20 minuti): i portavoce dei gruppi leggono un racconto precedentemente scelto da tutti ad alta voce mentre gli altri ascoltano
- Riflessione finale (15 minuti) sui seguenti argomenti
- Quanto è importante scegliere le parole giuste?
- Come cambia un racconto se cambiamo anche solo una parola?
- Cosa rende un testo efficace e piacevole?
2. Competenza multilinguistica
Titolo: parole in viaggio
Destinatari: scuola secondaria di primo grado
Durata: un’ora circa
Materiali: lavagna o LIM, schede con liste di parole, dizionari cartacei o digitali, supporti visivi con mappe di lingue dal mondo
Fasi dell’attività:
- Introduzione (10 minuti): il docente presenta alcune parole di uso comune (ad esempio casa, scuola, amico, famiglia) scritte in italiano alla lavagna e chiede se qualcuno conosce queste parola anche in altre lingue.
- Ricerca guidata (15 minuti): la classe viene divisa in piccoli gruppi (3-4 studenti), che ricevono una lista di 5-6 parole, delle quali sono chiamati a cercare la traduzione di in almeno due lingue straniere che stanno studiando loro o che conoscono i compagni di diverse origini. Registrano quindi le parole in una tabella che contiene in una cella il nome della lingua (ad esempio Italiano – Arabo – Inglese- Bengali).
- Analisi e scoperta (20 minuti): ogni gruppo osserva somiglianze e differenze fra le parole, sia nella scrittura che nella pronuncia ed elabora una breve osservazione.
- Condivisione (10 minuti): i portavoce dei gruppi raccontano ciò che hanno scoperto mentre il docente aiuta a evidenziare concetti chiave come famiglie linguistiche e prestiti linguistici
3. Competenza matematica e competenze di base in scienze, tecnologia e ingegneria
Titolo: laboratorio di statistica
Destinatari: primo biennio, scuola secondaria di secondo grado
Durata: un’ora circa
Materiali: dispositivi con accesso a internet, account Padlet, calcolatrice, fogli di calcolo (opzionale)
Personalizzazione per studente con DSA (discalculia): utilizzo di software per la creazione automatica di grafici e possibilità di presentare l’analisi oralmente
Fasi dell’attività: gli studenti creano una bacheca Padlet collaborativa per raccogliere e analizzare dati statistici su un tema di attualità scientifica
- Creare una bacheca Padlet, condividere il link con gli studenti e assegnare un tema di ricerca (ad esempio il cambiamento climatico, l’energia rinnovabile-10 minuti)
- Gli studenti raccolgono dati pertinenti da fonti affidabili (10 minuti)
- Ogni studente pubblica i propri dati con una breve analisi (10 minuti)
- La classe guidata dal docente collabora per creare grafici e identificare tendenze (10 minuti)
- Discussione finale sulle conclusioni (10 minuti)
4. Competenza digitale
Titolo: diario digitale
Destinatari: scuola secondaria di primo grado, ultimo anno
Durata: 20-25 minuti per sessione, attività continua
Materiali: dispositivi con accesso a internet, account Padlet,
Personalizzazione per studente con DSA (dislessia): permettere l’uso di registrazioni audio invece del testo scritto, fornire template predefiniti per la struttura dei post
Fasi dell’attività: gli studenti creano un diario di classe utilizzando Padlet, dove condividono le loro esperienze quotidiane con la tecnologia digitale
- Creare un Padlet dedicato alla classe e mostrare agli studenti come aggiungere post, commenti e reazioni (10 minuti)
- Assegnare agli studenti il compito di pubblicare almeno due volte a settimana incoraggiando l’uso di diversi media (testo, immagini, video- 5 minuti)
- Dedicare 10 minuti alla fine di ogni settimana per discutere i post più interessanti
5. Competenza personale, sociale e capacità di imparare ad imparare
Titolo: diario delle competenze
Destinatari: scuola secondaria di primo grado
Durata: 40 minuti per sessione, ogni settimana
Materiali: dispositivi digitali con accesso a internet, account Padlet per la classe
Personalizzazione per studente con disabilità intellettiva: utilizzare emoji e immagini per esprimere emozioni e progressi, fornire una versione semplificata delle domande guida. Personalizzazione per studenti plusdotati: aggiungere sezioni per obiettivi a lungo termine e strategie dettagliate.
Fasi dell’attività: gli studenti creano un diario riflessivo digitale su Padlet dove documentano i loro progressi di apprendimento, obiettivi e strategie utilizzate.
- Creare una bacheca Padlet dedicata per ogni studente e spiegare agli studenti come utilizzare Padlet e come inserire contenuti (10 minuti)
- Fornire domande guida per la riflessione settimanale (5 minuti)
- Chiedere agli studenti di parlare di almeno un successo e una sfida della settimana (15 minuti)
- Dedicare tempo alla condivisione volontaria in classe (10 minuti)
6. Competenza sociale e civica in materia di cittadinanza:
Titolo: dibattito radiofonico sulla cittadinanza
Destinatari: scuola secondaria di secondo grado
Durata: un’ora circa
Materiali: dispositivi di registrazione audio (smartphone o computer), cuffie, traccia delle domande guida
Personalizzazione per studente cieco: lo studente può concentrarsi particolarmente sulla parte verbale e audio; si forniscono materiali preparatori in Braille o formato audio
Fasi dell’attività: gli studenti creano un podcast/programma radiofonico simulato dove discutono temi attuali di cittadinanza e responsabilità sociale.
- Dividere la classe in gruppi di 3-4 studenti ognuno e assegnare a ogni gruppo un tema di cittadinanza attuale (ad esempio sostenibilità, diritti civili, partecipazione democratica- 10 minuti)
- Far preparare agli studenti una scaletta per il loro segmento radiofonico (15 minuti)
- Ogni gruppo registra la propria discussione in formato podcast (15 minuti)
- Ascoltare insieme le registrazioni e facilitare una discussione di classe (20 minuti)
7. Competenza imprenditoriale:
Titolo: mini market di classe
Destinatari: scuola secondaria di primo grado
Durata: un’ora circa
Materiali: oggetti scolastici comuni (matite, gomme, quaderni), valuta simulata (può essere creata dagli studenti), cartellini prezzi, tavoli per l’esposizione
Personalizzazione per studente con autismo: lo studente può essere affiancato da un compagno tutor e gli si può assegnare un ruolo specifico come cassiere con operazioni matematiche semplificate.
Fasi dell’attività: gli studenti creano un piccolo mercato in classe dove vendono e comprano oggetti usando una valuta simulata, imparando i principi base del commercio e della gestione del denaro.
- Divisione della classe in venditori e compratori (10 minuti)
- Creazione materiali (15 minuti):
- venditori: creano cartellini con i prezzi per i loro prodotti
- compratori: creano la valuta simulata
- Transazioni (15 minuti): gli studenti conducono le transazioni
- Calcolo profitti e spese (10 minuti)
- Discussione finale sulle strategie di vendita utilizzate (10 minuti)
8. Competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali:
Titolo: diario culturale digitale
Destinatari: scuola secondaria di primo grado, secondo anno
Durata: 40 minuti circa
Materiali: dispositivi digitali con accesso a internet, account Padlet
Personalizzazione per studente straniero: gli studenti possono scegliere il formato preferito (testo, audio, video, immagini), lo studente straniero può utilizzare la propria lingua madre
Fasi dell’attività: gli studenti creano un diario digitale su Padlet dove condividono elementi della propria cultura attraverso immagini, video e testi brevi
- Creare una bacheca Padlet condivisa per la classe e spiegare agli studenti come utilizzarla (10 minuti)
- Assegnare a ciascuno studente uno spazio personale sulla bacheca e chiedere loro di pubblicare settimanalmente contenuti sulla propria cultura (10 minuti)
- Leggere i contenuti in classe incoraggiando commenti e domande tra pari (20 minuti)
Conclusione
Il rapporto tra orientamento scolastico e competenze per l’apprendimento permanente assume ancora maggior rilevanza quando si parla di studenti con bisogni educativi speciali, in quanto l’orientamento non si intende solamente come un supporto alla scelta di un percorso scolastico o professionale, ma costituisce un processo continuo di valorizzazione delle potenzialità individuali e di costruzione di un progetto di vita sostenibile e significativo.
Promuovere competenze per l’apprendimento permanente significa aiutarli a sviluppare autonomia, capacità di adattamento, consapevolezza delle proprie risorse e strategie di compensazione, fondamentali per affrontare le sfide future in modo attivo e resiliente.
Un orientamento scolastico inclusivo, personalizzato e flessibile diventa quindi uno strumento chiave per garantire pari opportunità di crescita e partecipazione, favorendo percorsi che non si esauriscono nella scuola, ma si proiettano in un’idea di formazione continua e permanente.
Preparati al concorso TFA Sostegno
Se stai preparando il concorso TFA Sostegno e desideri consolidare le tue conoscenze sull’orientamento scolastico e sull’inclusione educativa, ti consigliamo di consultare i nostri manuali aggiornati e di iscriverti al corso di preparazione online, pensati per guidarti passo dopo passo attraverso i contenuti richiesti dalle prove.
Manuali per la preparazione al X ciclo TFA Sostegno
Per una preparazione completa alle prove scritte e orali del TFA sostegno, scopri i manuali e il corso EdiSES con teoria, normative aggiornate, quesiti svolti e casi pratici.
simulazione online
Vuoi metterti subito alla prova? Accedi alla versione demo gratuita del software di simulazione EdiSES. La demo contiene un numero limitato di quesiti, ma è utile per valutare la propria preparazione di base sulle materie oggetto della prova preselettiva.
Aggiornamenti sul TFA X Ciclo 2025
Vuoi ricevere aggiornamenti sulla pubblicazione del Decreto ed entrare in contatto con la nostra community? Unisciti a noi sul gruppo Telegram dedicato al TFA sostegno didattico, dove potrai confrontarti direttamente con altri candidati come te e con la nostra redazione per chiarimenti e approfondimenti sui contenuti; molti dubbi e dibattiti li abbiamo raccolti in questo articolo di FAQ in continuo aggiornamento.