intelligenza artificiale in classe

Intelligenza Artificiale in classe: educare le emozioni per potenziare la tecnologia

di Rita Di Gregorio – docente, counselor, lifestyle coach, scrittrice

Nella scuola il primo dato da considerare non è digitale: è emotivo. Ogni studente entra in classe con un corpo che sente, una mente che interpreta, un bagaglio culturale che orienta. Se questa parte non viene vista, nessuna tecnologia funziona davvero.

Lo dico da docente del CPIA, da coach, da counselor e da professionista che lavora anche in carcere: non si educa senza emozione. E se l’IA oggi entra nelle nostre classi, allora la domanda è una: come la integriamo senza perdere l’umano?

Il manuale Intelligenza Artificiale in classe (EdiSES) nasce proprio qui: da un’esigenza concreta, non teorica. Dare ai docenti strumenti chiari, aggiornati e immediatamente utilizzabili, senza snaturare la relazione educativa che resta – e resterà – il vero centro.

Homo sapiens vs Homo feeling: la competenza che fa la differenza

Negli ultimi anni ho lavorato molto sulla distinzione tra Homo sapiens (che accumula dati) e Homo feeling (che dà significato). La scuola forma persone, non archivi.
L’IA elabora informazioni; l’umano elabora senso. E quando parliamo di emozioni non stiamo parlando di “soft skills”: stiamo parlando di competenze cognitive, visto che la qualità emotiva determina attenzione, scelta, memoria e decisione.

Per questo nel libro si legge: 

“L’intelligenza artificiale non sostituisce la capacità di sentire: la amplifica, se guidata correttamente.”

IA e intercultura: un ponte tra lingue, storie e mondi

La scuola sempre più è un mosaico di lingue e biografie. Studenti che arrivano da Paesi diversi, percorsi scolastici interrotti, alfabeti lontani. In classe convivono fragilità e potenzialità enormi: l’IA può diventare un ponte, non un ostacolo.

Nel manuale questa attenzione è chiara: 

“La tecnologia non uniforma: permette di ascoltare meglio le differenze.” 

E questo vale per ogni contesto educativo.

Come l’IA può favorire l’inclusione e l’intercultura a scuola?

Grazie a traduzioni automatiche, adattamento dei testi, supporti vocali e visuali, l’IA permette a studenti di background diversi di comprendere meglio contenuti e attività.

UdA: “La forza del dialogo” – un percorso per unire parola, IA ed educazione emotiva

Il mio contributo al volume è un’UdA nata dall’esperienza viva: La Forza del Dialogo.
Non un esercizio scolastico, ma un percorso formativo che unisce:

  • IA
  • educazione alla parola
  • pensiero critico
  • gestione emotiva
  • responsabilità comunicativa. 

Gli studenti imparano a dialogare, non solo a rispondere. A sentire le proprie emozioni mentre argomentano. A usare l’IA come supporto, non come scorciatoia.

Come scrivo nell’UdA: 

“La parola è un atto di libertà. E la libertà richiede consapevolezza emotiva, non automatismi.” 

Questo è il tipo di scuola che vogliamo: una scuola che coltiva profondità umana, non solo competenza tecnica.

Corpo–mente–anima: l’integrazione che aumenta l’apprendimento

Nei percorsi di formazione che seguo, ho imparato una cosa semplice:
prima di ragionare, bisogna tornare nel corpo. Un minuto di respiro. Due movimenti lenti della colonna. Una domanda chiave: come sto adesso? Non sono dettagli. Sono pratiche che allenano attenzione, presenza, memoria. E quando l’IA entra nelle lezioni, funziona meglio se gli studenti sono centrati, non saturi. L’educazione è integrazione: corpo, mente, anima.

Perché il manuale Intelligenza Artificiale in classe è utile (davvero)

Il manuale Intelligenza Artificiale in classe è utile davvero perché è chiaro, pratico e nasce dalla scuola reale.

Parla ai docenti che hanno poco tempo e molta responsabilità, e non idealizza la tecnologia: la rende uno strumento pedagogico competente.

Cosa contiene il manuale “Intelligenza Artificiale in classe” di EdiSES?

Dentro c’è tutto ciò che raramente si trova insieme nello stesso volume:

  • una spiegazione accessibile dell’IA
  • attività operative da portare subito in classe
  • riferimenti normativi aggiornati
  • forte attenzione all’inclusione e all’intercultura
  • esimio di lavoro continuo sulle emozioni e sulla relazione educativa.

Il tutto arricchito dall’esperienza diretta di docenti che vivono ogni giorno questa complessità.

Non è un libro da leggere una volta: è un libro da usare, un manuale di accompagnamento nell’introduzione consapevole dell’IA in aula.

IA e scuola: tecnologia sì, ma guidata dall’umano

L’IA è già qui. La scuola non può fermarsi, ma può scegliere come avanzare: con consapevolezza, etica, responsabilità e umanità.

La tecnologia amplia le possibilità.
L’emozione le orienta.
La relazione le rende educative.

Se vogliamo una scuola capace di stare nel presente e preparare il futuro, allora dobbiamo formare Homo feeling, non solo utenti digitali. Questo manuale è un passo concreto in quella direzione.