Decreto reclutamento: concorso per 16.500 laureati all’Ufficio per il processo

Le nuove figure professionali dovranno affiancare il giudice, agevolandolo nelle attività preparatorie del giudizio e nella redazione di provvedimenti.

Con la pubblicazione del decreto reclutamento (D.L. 80/2021) si avviano le procedure per assumere 16.500 laureati nell’Ufficio per il Processo.

Il concorso non sarà aperto ai diplomati: fondamentalmente è richiesta la laurea in giurisprudenza, anche se nei bandi saranno previste anche delle quote per i laureati in economia, scienze politiche o titoli equipollenti.

Al personale, assunto a tempo pieno e determinato, si affiderà il compito di collaborare allo studio della controversia e della giurisprudenza pertinente, di predisporre le bozze di provvedimenti e di collaborare alla raccolta della prova dichiarativa nel processo civile.

Quale tempistica si prevede per le selezioni e per le assunzioni?

Le assunzioni avverranno nel periodo 2021-2024 e saranno fatte in due scaglioni e con contratto a tempo determinato, della durata massima di 2 anni e 9 mesi per il primo scaglione e di 2 anni per il secondo. Potrebbero, quindi, essere pubblicati due diversi bandi oppure (visti i tempi stretti a disposizione) procedere ad uno scorrimento della graduatoria stilata per il primo scaglione.

Per rispettare i tempi imposti dall’Europa con il Next Generation EU, è importante che i concorsi si svolgano con celerità, per consentire la piena operatività degli uffici del processo già all’inizio del 2022.

Quanti saranno gli addetti agli uffici del processo?

L’articolo 11 del D.L. 80/2021 autorizza l’assunzione di un contingente massimo di 16.500 unità. Nell’ambito di tale numero, alla Corte di cassazione saranno destinati 400 addetti, sulla base di uno specifico progetto organizzativo del Primo presidente, con l’obiettivo del contenimento della pendenza nel settore civile e del contenzioso tributario. Per accelerare la definizione dei processi pendenti al 31 dicembre 2019, laGiustizia amministrativa, invece, è autorizzata, sempre in deroga alle norme vigenti, ad avviare il reclutamento, in due scaglioni, di un contingente di 326 unità di addetti all’Ufficio per il processo.

Quali sono i titoli valutabili per la selezione?

I titoli valutabili, con attribuzione dei punteggi fissi indicati nel bando di concorso indetto dal Ministero della Giustizia, sono:

  • votazione relativa al solo titolo di studio richiesto per l’accesso;
  • ulteriori titoli universitari o in ambiti disciplinari attinenti al profilo messo a concorso;
  • eventuali abilitazioni professionali;
  • il positivo espletamento del tirocinio presso gli uffici giudiziari ex art 73 D.L. 69/2013;
  • il servizio prestato presso le Sezioni specializzate su immigrazione, protezione internazionale, libera circolazione nell’UE, quali research officers, nell’ambito del Piano operativo dell’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo – EASO (solo per alcuni profili).

Trattamento economico e valenza del servizio prestato

Relativamente al trattamento economico fondamentale e accessorio, gli addetti all’ufficio per il processo sono equiparati ai profili dell’area III, posizione economica F1.

Il servizio, se prestato con merito e debitamente attestato, qualora la prestazione lavorativa sia stata svolta per l’intero periodo sempre presso la sede di prima assegnazione:

  • costituisce titolo per l’accesso al concorso per magistrato ordinario;
  • equivale ad un anno di tirocinio professionale per l’accesso alla professione di avvocato e di notaio;
  • equivale ad un anno di frequenza dei corsi della scuola di specializzazione per le professioni legali, fermo il superamento delle verifiche intermedie e delle prove finali d’esame;
  • costituisce titolo di preferenza per l’accesso alla magistratura onoraria;
  • attribuisce, nelle successive procedure diselezione a tempo indeterminato, un punteggio aggiuntivo oppure, nei soli concorsi pubblici per le qualifiche della terza area professionale, una riserva non superiore al 50%.

Oltre alla valutazione dei titoli, sono previste ulteriori prove?

Per garantire la velocità nel reclutamento, la Giustizia ordinaria procederà mediante concorso pubblico per titoli e prova scritta, mentre la Giustizia amministrativa procederà mediante concorso pubblico per titoli e prova orale.

Ogni candidato potrà presentare domanda per un solo profilo e, nell’ambito di tale profilo, per non più di un distretto e, nell’ambito di tale distretto, qualora il bando lo preveda, per non più di un circondario.

Gli addetti all’ufficio del processo potranno essere assegnati ad altre amministrazioni?

Gli addetti all’ufficio del processo dovranno permanere nella sede di assegnazione per l’intera durata del contratto a tempo determinato. Eventuali forme di mobilità interna dovrà riguarderà comunque uffici situati nel medesimo distretto: il personale non potrà neppure essere comandato, distaccato o assegnato presso altre amministrazioni.

Quali attività saranno chiamati a svolgere?

Queste le attività previste per il personale da destinare agli Uffici per il processo:

  • studio e organizzazione dei fascicoli;
  • supporto al giudice nella verifica di completezza del fascicolo, o nell’accertamento della regolare costituzione delle parti (controllo notifiche, rispetto dei termini, individuazione dei difensori nominati ecc.);
  • redazionebozze di provvedimenti semplici;
  • controllo della pendenza di istanze o richieste o la loro gestione;
  • attività di approfondimento giurisprudenziale e dottrinale e raccordo con il personale addetto alle cancellerie.