Come si diventa giornalisti? Per diventare giornalisti è necessario collaborare con una testata giornalistica per un determinato periodo di tempo. Terminato il praticantato bisogna iscriversi all’abo dei giornalisti pubblicisti o professionisti. L’iscrizione all’albo dei giornalisti professionisti prevede il superamento di un esame scritto.
Parlare di “professioni versatili” e non immaginare l’attività di giornalista è praticamente impossibile. Alla base di questo affascinante mestiere c’è la capacità di scrivere contenuti originali, chiari, creativi, interessanti e formalmente corretti.
Un buon giornalista può vestire i panni di un medico, di un avvocato, di uno psicologo, di un docente di scuola o semplicemente di uno studente universitario. Quella del giornalista infatti non è una professione blindata e non richiede una laurea specifica ma semplicemente una vocazione, un’attitudine, una dote naturale a cui applicare tecniche di scrittura.
Il web ha ulteriormente ampliato gli orizzonti e il ventaglio di possibilità di chi scrive per passione, o di chi decide di fare della scrittura la professione di una vita.
A decretare il successo di un buon giornalista è anche l’appeal sulla platea di lettori e soltanto chi davvero è in grado di ricavare testi preziosi da penna e tastiera riesce a raggiungere questo non semplice obiettivo.
Chi vorrà fare il giornalista si ricordi di scegliere il proprio padrone: il lettore, diceva Indro Montanelli in occasione di una lezione di giornalismo all’Università di Torino nel 1997.
Ma cosa significa diventare giornalista?
Come diventare giornalista pubblicista o professionista? Come ci si iscrive all’albo e in cosa consiste l’esame per professionisti? Tutte le risposte in questa nostra guida alla professione.
Gli argomenti dell'articolo
Cosa significa essere giornalista?
Fare il giornalista significa avere la capacità di produrre contenuti creativi (verbali, scritti, audiovisivi o grafici) e di adattarli al mezzo di comunicazione da utilizzare, al fine di trasmetterli al grande pubblico.
Un buon giornalista “tocca con mano” l’argomento da trattare verificando la fonte e arricchendola con preziosi dettagli che rendono unico un servizio televisivo, radiofonico o semplicemente un testo scritto per la carta stampata o per il web.
Un operatore della comunicazione ha il compito di rispondere alle “5W” (who, what, when, where, why) e di fare informazione su avvenimenti identificabili come notizie di interesse per la collettività. Alla base dell’informazione c’è la risposta ai 5 quesiti, tutto ciò che viene dopo è approfondimento, inchiesta, speciale, reportage…
Il giornalista presente sul campo di battaglia deve essere tempestivo ma preciso, deve arrivare prima degli altri fornendo qualcosa in più e preservando la privacy dei soggetti coinvolti.
Uno dei cardini di questa professione è il diritto di cronaca che rappresenta il diritto di pubblicare notizie collegate a eventi di interesse pubblico. Il fondamento del diritto di cronaca è nell’Articolo 21 della Costituzione e riguarda la libera manifestazione del pensiero.
Per approfondire consulta il testo unico dei doveri del giornalista e i precetti deontologici.
L’ordine dei giornalisti
In base all’articolo 45 della legge 03/02/1963, n. 69 nessuno può assumere il titolo né esercitare le funzioni di giornalista se non è iscritto all’Albo professionale.
L’appartenenza all’Ordine dei Giornalisti è decretata dal Consiglio Territoriale competente che avvia la procedura di iscrizione all’albo e conferisce il titolo di status professionale a chi ne fa richiesta.
L’organizzazione territoriale dell’Ordine si basa sui Consigli regionali ciascuno dei quali tiene l’albo professionale di categoria, ripartito in due elenchi:
- Giornalisti Professionisti
- Giornalisti Pubblicisti
Annessi all’albo sono presenti due ulteriori elenchi speciali:
- Uno finalizzato alll’iscrizione dei giornalisti di nazionalità straniera che operano in Italia
- Uno riservato a coloro che assumono la qualifica di direttore responsabile di periodici o riviste a carattere tecnico, professionale o scientifico (escluse testate sportive e cinematografiche)
La domanda di iscrizione all’albo, che contiene tutti i dati anagrafici dei giornalisti, va presentata al Consiglio dell’Ordine della regione in cui l’interessato ha il domicilio. Alla domanda va allegata una specifica documentazione diversa per il giornalista pubblicista o professionista.
Come diventare giornalista professionista
Il giornalista professionista esercita esclusivamente questa professione e lo fa in modo continuativo. Per iscriversi all’albo dei giornalisti professionisti è indispensabile:
- svolgere 18 mesi di praticantato e frequentare uno dei corsi di formazione o preparazione teorica anche “a distanza”, della durata minima di 45 ore, promossi dal Consiglio Nazionale o dai Consigli Regionali dell’Ordine
- in alternativa, è sufficiente aver frequentato per un biennio una delle scuole di giornalismo riconosciute dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti
- superare l’esame di idoneità professionale (art. 32 legge n. 69/1963)
La prova di idoneità professionale per l’iscrizione all’albo dei giornalisti professionisti si svolge a Roma in due sessioni organizzate dall’Ordine.
L’esame consiste in una prova scritta della durata di 8 ore e una prova orale.
La commissione esaminatrice è composta da:
- Un magistrato (che presiede la commissione)
- Due professori universitari
- Tre giornalisti (laureati e con 10 anni di anzianità; oppure non laureati, ma con 20 anni di anzianità professionale)
- Un rappresentante della Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG)
La prova scritta
La prova scritta dell’esame di idoneità professionale prevede tre step:
- sintesi di un articolo scelto dal candidato tra due forniti dalla commissione per la lunghezza di trenta righe da sessanta battute ciascuna
- redazione di un articolo, di quarantacinque righe da sessanta battute ciascuna, a scelta su uno dei seguenti argomenti: Politica interna ed estera, Economia e lavoro, Cronaca, Sport, Cultura, Scienze, Tecnologie, Spettacolo
- questionario con sei temi con risposte libere sul diritto costituzionale, il diritto penale, l’etica e la deontologia professionale e la storia e la tecnica del giornalismo
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Nella Gazzetta Ufficiale del 29 luglio è stata resa nota la data della prova scritta dell’Esame di Stato 2022 che si è svolta il giorno 25 ottobre 2022 alle ore 8.30 presso l’Ergife Palace Hotel sito in via Aurelia 617.
La prova orale
La prova orale consiste in un colloquio finalizzata alla valutazione del livello di conoscenza:
- dei principi dell’etica professionale
- delle norme giuridiche attinenti al giornalismo
- delle tecniche e pratiche che riguardano l’esercizio della professione
Documenti da presentare per l’iscrizione all’albo
Per formalizzare l’iscrizione all’albo dei giornalisti professionisti è necessario presentare i seguenti documenti:
- domanda di iscrizione con marca da bollo da euro 16,00 con indicazione delle proprie generalità e della data di superamento dell’esame
- attestato di superamento dell’esame rilasciato dall’Ordine nazionale
- versamento di 70 euro all’Ordine regionale per l’iscrizione all’Elenco professionisti
- due fotografie
Il registro dei praticanti: modalità di iscrizione
Coloro che intendano avviarsi alla professione giornalistica hanno la possibilità di iscriversi al registro dei praticanti che consente, dopo 18 mesi dall’inizio del contratto, di accedere all’esame di idoneità professionale da giornalista professionista.
Per iscriversi al registro dei praticanti è necessario il possesso dei seguenti requisiti e documenti:
- requisiti di legge (cittadinanza, assenza di precedenti penali, attestazione di versamento della tassa di concessione governativa)
- dichiarazione del direttore comprovante l’effettivo inizio della pratica di cui all’art. 34 l. 69/1963
- titolo di studio non inferiore alla licenza di scuola media superiore oppure, in mancanza del titolo suddetto, il superamento di un esame di cultura generale, diretto ad accertare l’attitudine all’esercizio della professione (cfr. artt. 37 e seguenti del dpr115/1965)
Possono iscriversi al registro dei praticanti anche i freelance in possesso dei seguenti requisiti e documenti:
- iscrizione all’albo come pubblicista
- lo svolgimento dell’attività da almeno 3 anni con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa con una o più testate
- copia dei contratti di collaborazione o delle ricevute di pagamento
- copia della dichiarazione dei redditi da cui risulti che il compenso annuale dell’attività giornalistica corrisponde al trattamento minimo del praticante
- documentazione della produzione giornalistica
- attestato di frequenza di seminari organizzati dal Consiglio nazionale dell’OdG e/o di corsi di formazione organizzati dai Consigli regionali
Come diventare giornalista pubblicista
Il giornalista pubblicista, a differenza del giornalista professionista, svolge questa attività pur esercitando altre professioni (di qualsiasi genere). Per l’iscrizione all’albo dei giornalisti pubblicisti non è previsto il superamento alcun esame.
Il giornalista pubblicista, oltre possedere i requisiti richiesti dalla legge (cittadinanza, assenza di precedenti penali, attestazione di versamento della tassa di concessione governativa), per l’iscrizione all’elenco dei pubblicisti deve presentare la seguente documentazione:
- Domanda di iscrizione (con marca da bollo da 16,00 euro) al Consiglio dell’Ordine dei giornalisti della regione di residenza in cui sono contenute le generalità complete, la testata giornalistica e il biennio (ultimi due anni di collaborazioni giornalistiche)
- Dichiarazione del direttore responsabile della testata giornalistica
- Elenco firmato dal direttore su carta intestata con almeno 70 articoli firmati o siglati (non oltre il 20 per cento del totale) pubblicati nell’ultimo biennio
- Articoli in originale (o in fotocopia), videocassette, cd o dvd
- Copia delle ricevute (ritenute d’acconto) di tutti i compensi giornalistici percepiti nel biennio
- Autocertificazione: nascita, residenza, cittadinanza, titolo di studio
- Certificati: carichi pendenti, casellario giudiziario
- Versamento di 50 euro al momento della presentazione dell’istanza
Dopo l’approvazione dell’istanza occorre:
- Il versamento di 168 euro sul conto corrente postale 8003
- Il pagamento all’Ordine una tantum di 70 euro
- Il pagamento all’Ordine di 90 euro (quota annuale)
- Due fotografie
Le scuole di giornalismo in Italia
Frequentare una scuola o un master di giornalismo riconosciuti dall’Ordine consente l’ammissione all’esame per l’idoneità professionale e il conseguente accesso all’albo dei giornalisti professionisti. Alle scuole accede un numero limitato di candidati che supera un test di ammissione variabile in base alla scuola.
Per accedere alle scuole di giornalismo esistono dei titoli preferenziali quali:
- Laurea in facoltà umanistiche, sociali ed economiche
- Frequenza di corsi di specializzazione in giornalismo
- Il corso ha una durata di due anni e prevede una parte teorica e una pratica volte ad una formazione culturale, tecnica e professionale.
Consulta l’elenco delle scuole di giornalismo in Italia riconosciute dall’Ordine
La formazione continua dei giornalisti
Secondo l’art.7 del Dpr 137/2012
Al fine di garantire la qualità ed efficienza della prestazione professionale, nel migliore interesse dell’utente e della collettività, e per conseguire l’obiettivo dello sviluppo professionale, ogni professionista ha l’obbligo di curare il continuo e costante aggiornamento della propria competenza professionale secondo quanto previsto dal presente articolo. La violazione dell’obbligo di cui al periodo precedente costituisce illecito disciplinare.
Dal primo gennaio 2014 dunque i giornalisti devono assolvere l’obbligo della Formazione Professionale Continua (FPC) per adeguarsi alla normativa che richiede l’aggiornamento per tutti gli iscritti a un Ordine professionale.
La Formazione Continua è una delle condizioni necessarie al fine di mantenere la propria iscrizione all’Ordine professionale. Ogni iscritto all’Ordine ha l’obbligo di maturare 60 crediti formativi in un triennio (con un minimo di 15 crediti annuali) attraverso corsi di formazione. Per accedere alle giornate di formazione è necessario collegarsi al sito dell’ODG della regione di residenza e iscriversi ai corsi disponibili.
A seguito della pubblicazione nel Bollettino Ufficiale del Ministero della Giustizia n. 10 del 31 maggio 2016 è entrato in vigore il nuovo regolamento per la formazione permanente continua (FPC).
Ecco le novità più importanti presenti nel nuovo regolamento:
- per l’assolvimento dell’obbligo formativo è necessario acquisire nel triennio almeno 20 (e non più 15) crediti derivanti da eventi deontologici
- i crediti formativi possono essere acquisiti anche solo con eventi formativi on line
- gli iscritti all’Albo da più di 30 anni che svolgono attività giornalistica sono tenuti alla formazione limitatamente all’acquisizione dei 20 crediti deontologici triennali
- è possibile richiedere il riconoscimento anche di eventi formativi individuali per un massimo di sei crediti nel triennio
Per ulteriori informazioni scarica il Bollettino Ufficiale
Professione giornalista: i link utili
I principali siti che ogni giornalista o aspirante tale deve consultare costantemente sono:
- Il sito dell’Ordine dei Giornalisti riporta tutte le informazioni utili ai giornalisti o a chi ha deciso di intraprendere questa professione. Il portale infatti contiene i link agli ordini regionali, le leggi, l’ordinamento, notizie sulla formazione continua e sui corsi attivi, i riferimenti delle scuole di giornalismo Italiano, l’elenco degli iscritti all’albo
- Il sito di formazione dell’Ordine dei giornalisti fornisce gli strumenti ufficiali per la preparazione agli esami e ai colloqui previsti per l’iscrizione negli elenchi dell’albo. I contenuti del portale, dettagliati e aggiornati, affrontano tutti i temi relativi al mondo dell’informazione
- Il sito dell’INPGI (Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani) contiene tutte le informazioni utili su pensione, disoccupazione, cassa integrazione, assicurazione ecc
Storia del giornalismo
Il volume propone in maniera dettagliata ed esaustiva la storia del giornalismo tracciandone il percorso dalla metà del Quattrocento, quando l’invenzione dei caratteri mobili ad opera di Gutenberg rivoluzionò il modo di comunicare, fino ai giorni nostri, in cui il fenomeno sempre più diffuso dei quotidiani online e dei portali di informazione ha aperto a un nuovo mondo di notizie a portata di mano e in continuo aggiornamento.
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