Prova scritta concorso scuola PNRR3: strategie e suggerimenti per superare la prova

Le prove d’esame generano un notevole stress emotivo: ci si trova a competere con altri candidati e dall’esito di tale confronto dipenderà il nostro futuro.

Per minimizzare gli effetti di tale tensione emotiva, può essere utile tenere a mente alcuni banali accorgimenti, spesso trascurati proprio a causa dell’ansia da esame nonché riepilogare alcune strategie particolarmente utili nello svolgimento di test a risposta multipla e in particolare tecniche di gestione del tempo e tecniche di eliminazione dei distrattori.

Ma andiamo per ordine.

È chiaro che il buon esito di un esame non può prescindere da una preparazione accurata. Lo studio teorico finalizzato alla conoscenza e alla padronanza degli argomenti contenuti nel programma d’esame è un prerequisito indispensabile per superare con successo qualsiasi prova. Esistono tuttavia una serie di suggerimenti e tecniche che, se applicati opportunamente, consentono di massimizzare la prestazione e possibilmente guadagnare qualche punto in più rispetto agli altri candidati.

Accorgimenti e best practice
Esistono una serie di consigli efficaci per arrivare alla prova nelle migliori condizioni fisiche e mentali. Si tratta di strategie generali, adatte a tutti.

Preparazione mentale

Il giorno prima della prova

  • E’ fondamentale arrivare riposati il giorno dell’esame. Evita di studiare fino a tardi il giorno prima della prova per non compromettere attenzione e memoria e assicurati un riposo di almeno 8 ore la notte prima dell’esame
  • Preparare la sera prima il materiale necessario (carta di identità, codice fiscale) riduce l’ansia pre-esame.
  • Evita allenamenti muscolari o attività fisica intensa il giorno prima dell’esame. Concediti invece una passeggiata di 20-25 minuti: migliora concentrazione e riduce la tensione
  • Il giorno prima dell’esame scegli pasti leggeri: carboidrati complessi (riso, pasta integrale), proteine leggere, verdure; evita cibi troppo pesanti o molto salati e le bevande alcoliche

Il giorno della prova

  • consuma una colazione moderata con frutta, cereali o pane, un po’ di proteine (yogurt, uova) e acqua (La disidratazione anche lieve riduce attenzione e lucidità). Se puoi, evita il caffè.
  • Evita di leggere chat di altri candidati: può aumentare l’agitazione
  • Arriva con anticipo: riduce stress.
  • Fai 2–3 minuti di respirazione lenta mentre sei seduto ad aspettare.
  • Ricordati che una certa dose di adrenalina è normale e può aiutarti a performare meglio.

Segui le istruzioni

Sebbene possano sembrare osservazioni scontate, normalmente un numero non trascurabile di prove viene annullato per vizi di forma. È bene dunque riepilogare le indicazioni ministeriali sullo svolgimento delle prove:

  • I candidati devono presentarsi in anticipo per l’identificazione alle 8.00 (mattina) o alle 13.30 (pomeriggio), portando documento d’identità e codice fiscale, pena l’esclusione.
  • La prova si svolge in un sistema digitale che permette di navigare e modificare le risposte. Al termine, il sistema acquisisce automaticamente l’elaborato e mostra il punteggio ottenuto tramite correzione automatizzata.
  • I partecipanti potranno lasciare l’aula solo dopo il caricamento dei dati, la stampa dei risultati e la firma sul registro d’uscita.

Tecniche di gestione del tempo

Un primo consiglio generale consiste nel leggere velocemente tutte le domande per individuare punti di forza ed eventuali criticità. Sapere in anticipo ciò che ti aspetta aumenta la concentrazione.

A questo punto ripartire dal principio. Ciascuna domanda va affrontata leggendo con attenzione prima il testo e poi le risposte alternative; non ci si deve mai precipitare a segnare la prima risposta che sembra corretta.

È necessario leggere con attenzione tutte le alternative, anche se la domanda sembra riguardare argomenti di cui non si sa praticamente nulla: è infatti possibile che una o più di esse contengano informazioni utili alla soluzione.

Una volta lette le risposte alternative, non si deve dedicare più di dieci secondi alla domanda; se non si trova immediatamente la soluzione, è bene appuntare le alternative che sono state comunque eliminate e passare subito alla domanda successiva. Tuttavia, non si deve mai abbandonare una domanda senza averla esaminata con attenzione: l’obiettivo è di rispondere rapidamente a tutte le domande facili, in modo da accumulare punti e risparmiare abbastanza tempo da poter tornare a riesaminare quelle difficili, momentaneamente abbandonate.

Una volta giunti alla fine della sezione, tornate alle domande che avete lasciato da parte, concentrandovi nel tentativo di eliminare il maggior numero possibile di distrattori.

In sintesi: è possibile ottimizzare il tempo a propria disposizione e massimizzare il risultato seguendo alcune semplici regole:

  • leggere rapidamente tutti i quiz e rispondere in prima battuta a tutti quelli di cui si è assolutamente certi. Ciò è possibile soprattutto con le domande nozionistiche per le quali, se si conosce la risposta, non c’è bisogno di ragionare ulteriormente;
  • ricominciare a leggere i quiz soffermandosi sui quesiti la cui soluzione necessita di un ragionamento, ricordando che soffermarsi troppo su una singola domanda è controproducente perché può sottrarre tempo prezioso per risolvere altri quesiti e far così aumentare il punteggio globale.

Tecniche per eliminare i distrattori e identificare la risposta corretta

Lo svolgimento della prova richiede di rispondere al maggior numero possibile di domande in maniera corretta. In genere il concorrente, dopo aver risposto con più o meno certezza a un certo numero di domande, si trova ad affrontare un gruppo di quesiti riguardo ai quali ha un’idea parziale della strategia risolutiva da adottare e quindi della risposta corretta, ed un gruppo di domande che non conosce e che classifica come “ignote”. Quando non si conosce la risposta e quando non vi è alcun ragionamento in grado di condurvi ad essa, le possibilità disponibili sono due:

  • lasciare la risposta in bianco;
  • azzardare una risposta.

Nel nostro caso, non essendoci decurtazione di punteggio in caso di risposta errata conviene assolutamente provare ad azzardare una risposta: ciò, tuttavia, non vuol dire scegliere a casaccio affidandosi alla fortuna! Esistono infatti una serie di tecniche per eliminare i distrattori in modo più o meno plausibile o comunque in modo statisticamente più vantaggioso.

Nel nostro caso provare non costa nulla poiché, appunto, la risposta errata non comporta penalizzazione. Nello stesso tempo, riuscire ad eliminare grazie a semplici strategie alcune alternative quasi certamente errate, aumenta esponenzialmente la possibilità di aumentare il proprio punteggio, anche in assenza di certezza.

Le tecniche di risoluzione si applicano alle tre componenti che costituiscono il quiz: il testo, i distrattori, cioè le alternative errate ma che potrebbero sembrare corrette e indurre a sbagliare, e la chiave che corrisponde alla risposta esatta.

L’analisi di ogni componente viene effettuata attraverso un’ulteriore suddivisione in base alle differenti tecniche da utilizzare. In maniera semplicistica si può affermare che il processo risolutivo si sviluppa prima attraverso la lettura del quesito manipolando il testo per renderlo più comprensibile, poi procede con l’eliminazione dei distrattori deboli e di quelli forti.

Ovviamente la sequenza di questi passi termina appena si trova la risposta corretta; alcune volte la chiave viene individuata in maniera immediata per cui non è necessaria l’applicazione di alcuna tecnica. Descriveremo di seguito alcune tecniche di risoluzione mediante la loro applicazione ad alcuni quesiti ufficiali tratti da prove concorsuali svolte nei più recenti concorsi a cattedre.

Eliminare i doppioni

Esistono varie tecniche per scartare le alternative errate, la più efficace e semplice consiste nell’eliminazione dei doppioni. Dalla considerazione che la risposta corretta è univoca discende che se due alternative hanno uno stesso significato sono entrambe false.

Prestare attenzione alle negazioni

Ogni volta che si incontrano parole come NON o eccetto nella radice o nelle alternative è opportuno evidenziarle immediatamente per assicurarsi di tenerne conto nella scelta della risposta. Il nostro cervello è infatti abituato a ragionare in positivo e non in negativo. Istintivamente siamo portati a cercare l’unica alternativa corretta e non l’unica errata!

Esempio
Quale delle seguenti NON è una finalità della valutazione?
A. punire l’errore
B. supportare il processo di apprendimento
C. Favorire l’autovalutazione
D. Monitorare la crescita dello studenteNormalmente i termini negativi NON o ECCETTO vengono scritti in maiuscolo proprio per focalizzare l’attenzione sul fatto che si cerca l’unica alternativa non vera, mentre tutte le altre sono corrette. Una variante di questa tipologia è rappresentata dai quesiti che contengono doppie negazioni (ovvero una negazione nella domanda ed una nella risposta). Si tratta però di quesiti molto rari, normalmente utilizzati nel contesto del ragionamento logico.

Procedere per esclusione

Talvolta un ragionamento di eliminazione delle alternative, semmai mediante una tecnica, automaticamente esclude tutte le altre risposte possibili permettendo di trovare direttamente la chiave

Individuare le alternative simili (o distrattori specchio)

A volte due o tre alternative sono molto simili e differiscono anche per una sola parola; questo è spesso un indizio che può facilitare il candidato: è logico pensare che una delle due o delle tre alternative sia quella corretta. Ovviamente, tutte le altre opzioni devono essere esaminate con attenzione e possono essere eliminate a favore di una delle due o tre simili tra loro solo quando non si ha alcuna idea di quale sia la risposta corretta.

Esempio
L’obiettivo principale della valutazione formativa è:
A. Attribuire voti in predittivi
B. Misurare il livello complessivo di conoscenza
C. Migliorare il processo di apprendimento
D. Valutale le competenze complessivamente acquisite

Ci accorgiamo subito che la B e la D indicano sostanzialmente lo stesso concetto, mentre la A è improbabile… non si “predice” nulla a scuola, al contrario, si valuta con l’obiettivo di migliorare il processo di apprendimento, appunto, la risposta esatta è la C.

Cercare la risposta tra i valori medi
Quando tutte le alternative di una domanda sono costituite da numeri (per esempio nel caso di leggi), la risposta è ovviamente facile se si ricorda; in caso contrario, la probabilità di dare la risposta esatta aumenta se si eliminano il numero più piccolo e quello più grande.

Esempio
La scuola dell’autonomia è stata introdotta con:
A. la legge 53/2003
B. il DPR 275/1999
C. la legge 107/2015
D. la legge 104/1992

Premesso che la legge sull’autonomia è una legge fondamentale che va assolutamente ricordata (così come tutte le altre citate nei distrattori), già anche solo escludendo il valore più alto e il valore più basso (ovvero la legge più recente e quella più vecchia) abbiamo ridotto notevolmente la possibilità di sbagliare. Dobbiamo scegliere tra la D e la B, ma, pur senza ricordare l’anno, la legge 104 è piuttosto nota, conosciuta anche tra i non addetti ai lavori, dunque probabilmente sarete in grado da soli di escludere anche quest’ultimo distrattore e individuare la risposta corretta.

Individuare i termini assoluti (sempre, mai, solo, esclusivamente)

Esempio
La valutazione formativa si applica:
A. Esclusivamente durante le prove in itinere
B. Sempre, in presenza di prove standardizzate
C. Mai, durante le attività laboratoriali
D. In modo costante durante il processo di apprendimento

Eliminando le alternative contenenti le espressioni “Mai”, Sempre”, “Esclusivamente”, individuiamo la risposta corretta, che è infatti la D,

Una variante di questa tipologia sono le affermazioni che contengono i termini perentori (o parole trappola) del tipo “obbligatoriamente”, “categoricamente”, “definitivamente” anche questo tipo di espressione può essere verosimilmente eliminata.

Prestate attenzione alla terminologia specifica
Alcuni termini che nella lingua comune possono apparire sinonimi e vengono utilizzati indistintamente, nel caso della terminologia psico-pedagogico-didattica indicano concetti diversi. Occorre dunque prestare grande attenzione alla terminologia ed in particolare ad alcune dicotomie che per comodità riportiamo di seguito:

obiettivi vs. traguardi
valutare vs. misurare
individualizzati/a vs. personalizzato/a
metodo vs. metodologia
inclusione vs. integrazione
speciali vs. specifici
speciale vs. personalizzato
inclusione vs. accoglienza

Ben sapendo che i suggerimenti finora illustrati sono ben poca cosa rispetto all’impegno profuso nello studio e nella esercitazione, ci auguriamo che queste tecniche possano comunque esservi utili e perché no, fornirvi un utile spunto in caso di incertezza.

Buon esame a tutti!