rinforzo positivo

Il rinforzo positivo nell’apprendimento: esempio di traccia per il TFA Sostegno Didattico

Finalizzato all’esercitazione alla prova scritta del TFA Sostegno Didattico, questo contributo parte da un’esempio di traccia d’esame per offrire una riflessione sulla dinamica motivazionale, evidenziando la funzione di rinforzo positivo del successo nell’apprendere. Il tema della motivazione in ambito educativo rappresenta una conoscenza di interesse per tutti i candidati in quanto, la capacità di motivare gli alunni è uno degli obiettivi principali dei docenti di qualsiasi disciplina.

Ci limitiamo, in questa sede, ad offrire una’ulteriore versione di una tematica già trattata attraverso lo svolgimento della traccia: “Il problema della motivazione, alla luce delle più diffuse teorie psicologiche. Ne discuta il candidato, illustrandone adeguatamente il ruolo e la funzione nei processi di apprendimento e le modalità di stimolazione in contesti scolarizzati, in vista del successo formativo”. 

La traccia

Autoapprovazione, autoriconoscimento, autoefficacia sono alla base della dinamica motivazionale primaria nell’apprendimento, che deve però essere associato a successo. Commenti il candidato la funzione di rinforzo positivo del successo nell’apprendere.

Svolgimento

Nell’apprendere, come in ogni altra attività umana, il fattore motivazionale è costituito dalla componente emozionale che lo accompagna. L’apprendere risponde alla spinta naturale prodotta dalla funzione esploratoria accompagnata dall’emozione della meraviglia, ma, accanto a questa, la via più profonda dell’investimento emotivo è certamente quella che si genera nella conferma di sé.

Autoapprovazione, autoriconoscimento – autoefficacia (Bandura) – e conseguente autostima: questa, evidentemente, la dinamica motivazionale primaria nell’apprendimento, che deve però essere associato a successo, benché non rigidamente sempre garantito, ma conquistato anche patendo qualche incertezza e insuccesso.

Il rinforzo positivo del successo nell’apprendere

La funzione di rinforzo positivo del successo nell’apprendere è molto forte: il punto di vista behavioristico può rivelarsi di sorprendente attualità a questo proposito.

Tra le sei emozioni di base (gioia, tristezza, rabbia, paura, disgusto, stupore) questo stato emotivo va compreso all’interno della emozione gioia, la quale, oltretutto, per sua stessa natura, ha bisogno di essere manifestata ad altri e condivisa.

Anche per questa via si rivela di grande portata motivazionale la cooperatività nell’apprendere a scuola, tanto più che un’intera linea della psicologia contemporanea ravvisa nella cooperazione amicale uno dei cinque dispositivi motivazionali fondamentali della nostra specie (il SMI – Sistema Motivazionale Interpersonale cooperativo-paritetico, accanto a quelli dell’attaccamento, dell’accudimento, agonistico e sessuale).

Alla luce di questo quadro, la tradizionale distinzione tra motivazione intrinseca ed estrinseca acquista una forza ancor maggiore dando luogo a quella che si potrebbe definire una specie di scala della motivazione:

  • Motivazione intrinseca: il piacere di apprendere
  • Motivazione generata dal successo;
  • Motivazione derivante dalla conferma dell’adulto significativo;
  • Motivazione estrinseca o premiale (si consideri, ad es. la cosiddetta token economy;)
  • Motivazione derivante dalla connotazione della scuola intera come ambiente motivante (forte personalizzazione degli ambienti, ecc.)

Naturalmente, la regola d’oro sarà ricordare che le diverse forme di motivazione saranno tanto più efficaci se il docente saprà intenzionalmente costruire situazioni di apprendimento in cui siano attivi e concorrenti simultaneamente più fattori di motivazione (anche quelle qui non menzionate, quali il ricorso all’immagine, alle nuove tecnologie, al gioco, ecc.).

Esse si sostengono a vicenda potendo anche, in certa misura, vicariarsi. Ad esempio, l’aspettativa del riconoscimento da parte del docente potrebbe costituire occasionalmente una buona motivazione in assenza di forte interesse o di minori probabilità di successo, purché la si sappia far valere adeguatamente e correttamente.

Cosa studiare per la prova scritta del TFA Sostegno Didattico

Tracce svolte per la prova scritta

Le tracce si basano sulle principali tematiche dell’integrazione scolastica, così come previsto dai programmi d’esame.
Gli elaborati contengono spunti e suggerimenti sulla normativa riguardante gli alunni diversamente abili, con indicazioni operative sui percorsi di integrazione/inclusione, sui vari aspetti della metodologia didattica orientata all’inclusione, sulla metacognizione, ipotizzando i possibili interventi volti a migliorare la capacità di autoregolazione degli alunni con difficoltà.

Molta attenzione viene dedicata alle buone prassi che una scuola, in una visione di collegialità, deve mettere in atto se intende favorire realmente il processo di integrazione di tutti gli alunni, all’apprendimento cooperativo, con molteplici esempi di modalità di interazione tra gli allievi, ai laboratori, con numerose tipologie di attività e di percorsi atti a conferire la flessibilità di cui necessita un ambiente educativo di apprendimento pensato per tutti.

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