Mentre voi candidati al VII ciclo del TFA di sostegno didattico siete alle prese con i 60 quesiti a risposta multipla delle prove preselettive, noi di Edises abbiamo pensato di cominciare a guardare un po’ più in là per offrirvi il nostro supporto anche nel prossimo passo.
Ecco quindi, qui di seguito, una mini guida pratica sulla prova scritta, dove potrete trovare informazioni e consigli utili per affrontarla al meglio, per approfondire gli argomenti più importanti e per orientarvi su bandi e siti ufficiali delle università.
Gli argomenti dell'articolo
Quando si svolge la prova scritta TFA in sostegno didattico
A questo punto, in cui siete ormai ben avviati nello studio, e quindi sapete già cosa approfondire, la prima informazione che può tornarvi utile riguarda il quando e, precisamente, quali sono i giorni in cui si terranno le prove scritte.
Diversamente dalle preselettive, per cui è stato lo stesso Ministero dell’Istruzione a stabilire delle date valide a livello nazionale, per la prova scritta – o “pratica” come definita da alcuni atenei – sono le stesse università a indicare i giorni di svolgimento all’interno dei propri bandi o sulle proprie pagine web dedicate al TFA. Quindi, per conoscere la data esatta di svolgimento della seconda prova dobbiamo fare riferimento a queste fonti di informazione ufficiale.
A tal proposito, siamo certi che ormai il bando e il sito di ateneo saranno diventati i vostri compagni di avventura quotidiana, ma, nel caso non li aveste a portata di mano e voleste consultarli rapidamente, approfittiamo per ricordarvi che abbiamo raccolto in un nostro articolo qui sul blog Edises tutti i Bandi TFA Sostegno Didattico VII Ciclo 2022 e i link alle pagine ufficiali perché possiate reperirli con semplicità.
Volendo comunque dare un’indicazione di massima, tendenzialmente, le prove scritte sono fissate nella maggior parte degli atenei tra la seconda e la terza settimana di giugno, dopo una ventina di giorni dalle preselettive. Giusto il tempo di correggere, pubblicare le graduatorie degli ammessi e dare a voi il tempo di focalizzarvi sul nuovo obiettivo.
In cosa consiste la prova scritta TFA 2022
Come abbiamo detto sopra, questa seconda prova di ammissione, nota come “prova scritta”, può essere chiamata anche “prova pratica”. Ciò avviene per un motivo ben preciso, che non ha nulla a che fare con quei casi di alternanza terminologica, ma è invece direttamente legato alla tipologia di prova e alla sua struttura.
Se infatti la maggior parte delle università propone una prova scritta costituita da più domande a risposta aperta, altre, come la Lumsa di Roma per esempio, predispongono invece una prova pratica in cui al candidato viene chiesta un’analisi di casi e situazioni didattiche concrete.
A variare è anche la durata della prova stessa che può essere di 120 o di 60 minuti. Elementi comuni sono invece la diversificazione in funzione dei gradi di scuola e gli obiettivi, cioè valutare le competenze del candidato sugli argomenti già oggetto della prova preselettiva e specificati nei programmi ministeriali, secondo i criteri che gli atenei dettagliano nei propri bandi o sulle proprie pagine ufficiali, dai quali quindi, ancora una volta, non possiamo prescindere.
Cosa studiare e come per la prova scritta del TFA in sostegno didattico
E lo stesso vale se vogliamo individuare meglio cosa studiare e come, perché è su quegli stessi bandi, così come nell’Allegato C al Decreto Ministeriale del 30 settembre 2011, che possiamo trovare tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno.
Ammesso quindi che non li abbiate già imparati a memoria, rileggere l’elenco degli argomenti richiesti per l’ammissione al TFA può rivelarsi ancora una volta utile come punto di partenza per individuare quelli ai quali dedicare maggiore approfondimento.
Ma, a tal fine, può servirvi anche analizzare la prova preselettiva appena svolta alla ricerca di quegli elementi centrali – potremmo definirli “parole chiave” – degli argomenti richiesti dal programma, nonché la prospettiva con cui questi vengono trattati.
Per esempio: “competenze in intelligenza emotiva” è una parola chiave, cioè un elemento centrale che nelle prove preselettive è presente in un’intera sezione dove si passa da domande più teoriche sui principali autori che se ne sono occupati e se ne occupano a quesiti in cui si richiede di riflettere su quali sono le attività pedagogiche e didattiche o l’approccio che il docente può e deve mettere in atto per favorire quell’alfabetizzazione emotiva degli studenti tanto importante ai fini dell’apprendimento e dello sviluppo integrale della persona.
In questo caso, allora, un approfondimento utile potrebbe essere quello intorno ad altre parole chiave come l’autoconsapevolezza, l’autocontrollo e l’empatia, cioè gli elementi fondamentali dell’intelligenza emotiva secondo Goleman, e pensare a delle attività che possano favorirli in classe anche attraverso metodologie come il circle time o il cooperative learning o la narrazione.
Allo stesso modo, potrà tornarvi utile studiare le prove scritte degli anni precedenti svolte nell’ateneo a cui state provando ad accedere, che spesso trovate sulle pagine ufficiali delle università e di cui, noi della redazione Edises, abbiamo fatto una breve raccolta scaricabile gratuitamente a questo link.
Dove approfondire nei libri
Dopo di che verrà il momento dell’approfondimento vero e proprio, perché per poter scrivere bisogna innanzitutto leggere tanto, e ciò vale per qualsiasi tipo di scrittura, anche quella richiesta per scrivere una prova scritta. Ci sono tanti scrivere e scrittura vero?
Non è un refuso, piuttosto un consiglio, a leggere tanto e a esercitarvi altrettanto nell’elaborare dei brevi testi in cui esporre in maniera sintetica, esaustiva e chiara tutto ciò che avete appreso e fatto vostro durante la preparazione, la vostra esperienza sul campo e nella vita e il vostro studio matto e disperatissimo.
Come supporto a questo lavoro tanto impegnativo, noi di Edises vi proponiamo, come sempre, i nostri contenuti, che trovate innanzitutto nei libri pensati per la preparazione al concorso, dai Manuali per infanzia e primaria e per la secondaria agli esercizi commentati sui temi della preselettiva anche questi divisi tra infanzia e primaria e secondaria, passando per il volume specifico per la seconda prova Tracce svolte per la prova scritta.
Tracce svolte per la prova scritta
Le tracce si basano sulle principali tematiche dell’integrazione scolastica, così come previsto dai programmi d’esame.
Gli elaborati contengono spunti e suggerimenti sulla normativa riguardante gli alunni diversamente abili, con indicazioni operative sui percorsi di integrazione/inclusione, sui vari aspetti della metodologia didattica orientata all’inclusione, sulla metacognizione, ipotizzando i possibili interventi volti a migliorare la capacità di autoregolazione degli alunni con difficoltà.
Molta attenzione viene dedicata alle buone prassi che una scuola, in una visione di collegialità, deve mettere in atto se intende favorire realmente il processo di integrazione di tutti gli alunni, all’apprendimento cooperativo, con molteplici esempi di modalità di interazione tra gli allievi, ai laboratori, con numerose tipologie di attività e di percorsi atti a conferire la flessibilità di cui necessita un ambiente educativo di apprendimento pensato per tutti.
Dove approfondire sul web
E se vi resta una certa sete di approfondimento, ecco un po’ di link ad alcuni articoli tratti dal blog Edises e dal blog Occhicielo sui temi socio-psico-pedagogici, di creatività e di intelligenza emotiva.
Dal blog Edises
Gestire uno studente che disturba le lezioni
Disturbo della condotta: il gruppo come risorsa affettiva e cognitiva
Il bullismo un fenomeno sociale
Le tic come strumenti per promuovere il successo scolastico
La multiculturalità nella scuola e nei processi educativi
Rinforzo positivo nell’apprendimento
Le nuove sfide dell’interculturalità
Motivazione in campo educativo
Metacognizione e apprendimento
Dal blog Occhicielo
Conoscenze, abilità e competenze nella scuola e nel mondo
Anatomia dell’anima… i mille nomi delle nostre emozioni
A piedi nudi sul prato per una scuola possibile
Cesare Moreno: educare per e non contro
Imparare giocando: come le emozioni positive aiutano l’apprendimento
Navigare nell’educazione emotiva con l’aiuto di un atlante
La didattica dell’ascolto nelle parole di Franco Lorenzoni
Essere insegnante oggi, tra istruzione ed emozione
Bambini e nuove tecnologie, la connessione umana è live non online
L’educazione alle emozioni nella Philosophy for Children
Essere insegnante di sostegno: un racconto dalla scuola italiana di tutti i giorni
Le parole dell’educazione emotiva: riflessione intorno all’emozione
Il ruolo delle emozioni nella motivazione all’apprendimento
Il ruolo delle emozioni nell’apprendimento scolastico
Empatia a scuola e in famiglia: una marcia in più per una “buona crescita”
Essere nativi digitali e apprendere nella società complessa
Educare alle emozioni oggi per investire sul futuro
In bocca al lupo!
Non ci resta che invitarvi a restare in contatto con noi e, naturalmente, augurarvi buono studio!