Chi partecipa al concorso per Allievi Vice Ispettori nella Polizia di Stato (qui info sull’ultimo bando pubblicato per 1000 posti) spesso si pone questa domanda: per la prova preselettiva devo studiare la legislazione di pubblica sicurezza anche se non c’è scritto nel bando?
La risposta è affermativa, nonostante le indicazioni che si possono ricavare da una lettura superficiale del bando di concorso pubblicato in Gazzetta. Vediamo perchè.
Gli argomenti dell'articolo
Preselezione concorso Vice Ispettori Polizia di Stato: cosa dice il bando?
All’articolo 7 il bando afferma che “nel caso in cui il numero delle domande di partecipazione sia superiore a 5.000 verrà effettuata una prova preselettiva, volta a determinare il numero dei candidati da ammettere alla prova scritta”; in passato il numero di domande è sempre stato di gran lunga superiore alla soglia indicata, per cui è (quasi) sicuro lo svolgimento di una preselezione.
Il successivo comma 2 dell’articolo 7 del bando specifica che tale prova “consiste nel rispondere a un questionario, articolato in domande con risposta a scelta multipla, sulle seguenti materie: diritto penale, diritto processuale penale, diritto costituzionale, diritto amministrativo e diritto civile.”
Ad una prima lettura si potrebbe pensare che “per la preselettiva” si può anche non studiare la legislazione di pubblica sicurezza e concentrarsi sulle materie indicate nel bando, in modo da risparmiare un po’ di tempo e fatica. Poi si vedrà per le successive fasi del concorso. Non è così ed è meglio evitare questo tranello. Vi spieghiamo perché.
La banca dati del concorso
Quello per Allievo Vice Ispettore è uno dei pochi concorsi che ancora prevede la pubblicazione di una banca dati di quiz ufficiali prima dello svolgimento della prova. L’art. 7, co. 3, del bando chiarisce che la banca dati contenente i 5.000 quesiti, 1.000 per ciascuna materia, sarà pubblicata almeno 45 giorni prima della prova sul sito della Polizia di Stato (www.poliziadistato.it).
I successivi commi specificano che “ciascun quesito viene elaborato predisponendo un’unica domanda con 4 risposte, delle quali una sola è esatta” e che i “quesiti hanno un grado di difficoltà di 1, 2 e 3, in relazione alla natura della domanda che è rispettivamente facile, di difficoltà media e difficile.”.
Scarica la banca dati del precedente concorso
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Ed è proprio nella banca dati ufficiale che si “nasconde” la risposta alla domanda iniziale, ovvero se è necessario o meno studiare la legislazione di pubblica sicurezza. Se si dà uno sguardo a quelle pubblicate nei precedenti concorsi ci si rende conto che un blocco “consistente” di domande inserite tra quelle di diritto amministrativo (circa 200 su 1000) sono di legislazione di pubblica sicurezza e che difficilmente si può rispondere avendo studiato la “classica” trattazione di diritto amministrativo.
Provate a dare una risposta a queste domande: “Per quanto tempo è valida la licenza per l’importazione e l’esportazione della armi da fuoco diverse dalle armi comuni da sparo?” oppure “Quale requisito deve avere la guardia particolare?”
Dove studiare la legislazione di pubblica sicurezza?
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- Diritto costituzionale
- Diritto amministrativo
- Legislazione di pubblica sicurezza
- Diritto civile
- Diritto penale
- Diritto processuale penale
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