Nelle simulazioni collettive della prova preselettiva TFA che abbiamo preparato, abbiamo inserito una domanda proposta in uno dei precedenti cicli che fa riferimento al pensiero di Paulo Freire.
In questo articolo vi proponiamo un piccolo approfondimento che possa aiutarvi a fissare i concetti chiave sul suo contributo e a fare un riflessione più specifica sulla “pedagogia dell’autonomia”.
Gli argomenti dell'articolo
La domanda: l’educazione depositaria o bancaria
La risposta: una pedagogia dell’autonomia
Paulo Freire è stato un pedagogista brasiliano noto per il suo impegno nella difesa del diritto di autodeterminazione degli “oppressi del mondo”, attraverso un’idea di pedagogia finalizzata a conoscere la realtà di svantaggio in cui questi vivono e a promuovere in loro autoconsapevolezza sulla propria condizione di oppressione, per poter elaborare insieme – educatori ed educandi – il contenuto dell’educazione.
Secondo Freire, infatti, l’uomo che nasce dal processo di liberazione è quello che è riuscito a prendere consapevolezza della propria condizione di oppresso e ha trovato in sé il coraggio di costruire la propria visione del mondo libera da imposizioni esterne e fondata sui propri desideri e bisogni.
La sua “pedagogia degli oppressi” è dunque una pedagogia che si basa sulla capacità di narrazione delle persone, una narrazione che serve, appunto, per creare consapevolezza sui propri vissuti e che deve essere ascoltata da chi si pone l’obiettivo di offrire a queste persone l’opportunità di un’educazione in grado di sostenerli verso la costruzione della propria libertà. In questa pedagogia, il rapporto tra insegnante e discente diventa dunque centrale, poiché è insieme che i due possono lavorare per sviluppare nella persona che apprende quella autonomia necessaria a potersi autodeterminare.
Tuttavia, affinché ciò sia possibile, come spiega nel suo testo Pedagogia dell’autonomia, Freire ritiene necessario, per chi educa, comprendere profondamente che “insegnare non è trasferire conoscenza, ma creare la possibilità per produrla o costruirla” e, dunque, è altrettanto indispensabile rinunciare a un’idea di “educazione depositaria”, in cui lo studente è visto come un conto vuoto da riempire.
Come ribadisce nel suo testo del 1996 dal titolo Pedagogia dell’autonomia, pubblicato in Italia per la prima volta nel 2004, “formare è molto più che addestrare l’educando nell’uso di alcune abilità”, ma per formare è necessario essere formati. Ecco perché, in questo testo, nel susseguirsi dei capitoli, Freire sviluppa la sua idea di quali riflessioni deve fare un insegnante per poter mettere in pratica una “pedagogia dell’autonomia” che renda liberi i propri studenti.
I temi della pedagogia dell’autonomia: esempio, autonomia, rispetto, affetto
E così, innanzitutto, si sofferma sulla relazione tra insegnamento e apprendimento, sottolineando che il primo non può esserci senza l’altro e che, quindi, insegnare significa “dare corpo alle parole attraverso l’esempio”, “fare una riflessione critica sulla pratica”, “assumere l’identità culturale dell’altro”, ma anche fare “ricerca”, avere “capacità critica” e “rispetto dei saperi” degli studenti.
Successivamente, ribadisce che “insegnare non è trasferire conoscenza” e, quindi, comporta il rispetto “dell’autonomia dell’essere” dello studente ed esige “curiosità”, “convinzione che il cambiamento è possibile”, “allegria e speranza”. Infine, approfondisce il tema dell’insegnamento come “peculiarità umana”, che comporta “competenza professionale e generosità”, impegno, capacità di ascolto e disponibilità al dialogo e, aspetto non meno importante degli altri, “voler bene agli educandi”.
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Per permetterti di familiarizzare con il tipo di prova che dovrai affrontare durante la preselettiva del TFA e di ripassare alcuni dei principali argomenti richiesti dal programma ministeriale specificato nell’Allegato C al Decreto del 30 settembre 2011, abbiamo organizzato il ciclo di simulazioni gratuite di cui, qui sotto, puoi controllare il calendario.
Facendo clik su “partecipa” nel giorno in cui è prevista la simulazione, potrai svolgere gratuitamente un questionario di 60 quesiti, ciascuno con cinque opzioni di risposta, in un tempo di 2 ore, cioè proprio nelle modalità che troverai alla prova ufficiale.
DATA | GRADUATORIE | |
4 APRILE | PARTECIPA | INFANZIA/PRIMARIA – SCUOLA SECONDARIA |
11 APRILE | PARTECIPA | INFANZIA/PRIMARIA – SCUOLA SECONDARIA |
18 APRILE | PARTECIPA | INFANZIA/PRIMARIA – SCUOLA SECONDARIA |
23 APRILE | PARTECIPA | INFANZIA/PRIMARIA – SCUOLA SECONDARIA |
2 MAGGIO | PARTECIPA | INFANZIA/PRIMARIA – SCUOLA SECONDARIA |
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