PCTO scuola inclusiva

PCTO e scuola inclusiva: esempi pratici e normativa per il TFA Sostegno

PCTO è l’acronimo di Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento e si tratta di percorsi formativi utili a orientare gli studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori al mondo del lavoro, al proseguimento degli studi e allo sviluppo delle competenze trasversali.

Questi percorsi rappresentano una metodologia didattica integrata alla formazione in aula, con la quale trasferire agli alunni conoscenze e abilità curriculari, creando esperienze formative utili a comprendere meglio come funziona il mondo del lavoro. Gli studenti grazie al percorso sviluppano le cosiddette competenze trasversali (soft skills), qualità applicabili a diversi contesti oggi imprescindibili in qualsiasi progetto di sviluppo lavorativo e personale.

I percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento vengono inquadrati nel contesto dell’intera progettazione didattica e costituiscono un aspetto fondamentale del piano di studio anche per gli studenti con disabilità, per i quali costituiscono una preziosa opportunità di arricchire il progetto di vita e le competenze di autonomia.

L’argomento è stato oggetto di esame nella prova scritta del TFA per la secondaria di secondo grado (Tor Vergata) nell’anno 2021/2022.

Le radici teoriche del PCTO

I suddetti percorsi, precedentemente noti come Alternanza Scuola/Lavoro, sono attualmente normati dalle Linee Guida emanate con il decreto n. 774 del 4 settembre 2019, applicabili alle scuole secondarie di secondo grado statali e paritarie a partire dall’anno scolastico 2019/2020. Dal punto di vista concettuale si fondano su due principali dimensioni: quella orientativa e quella delle competenze trasversali.
La componente orientativa assume particolare rilevanza nell’ambito dei bisogni educativi speciali per il significato che assume nella lotta alla dispersione scolastica, cui tanti investimenti ha dedicato il PNRR. Questi percorsi esaltano la valenza formativa dell’orientamento in itinere, in quanto pensati per porre gli studenti nella condizione di maturare un atteggiamento di graduale e sempre maggiore consapevolezza dei propri punti di forza, in funzione del contesto di riferimento e della realizzazione del proprio progetto personale.

Tutte le attività condotte nei PCTO devono essere finalizzate all’acquisizione sia delle competenze tipiche dell’indirizzo di studi prescelto che, soprattutto delle competenze trasversali, quali, in particolare, competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare, competenza imprenditoriale e in materia di consapevolezza ed espressione culturali, ma anche più semplicemente problem solving, autonomia e comunicazione.

I PCTO ricoprono un’importante significato nell’ambito della didattica inclusiva, oggetto di studio del TFA, in quanto risultano un’estensione naturale della didattica attivista deweyana; muovono infatti dal principio del learning by doing e puntano sui medesimi capisaldi metodologici, cioè:

  • esperienze reali: gli studenti applicano le conoscenze in contesti lavorativi, che, proprio come la didattica attivista, li spinge a imparare in situazioni pratiche;
  • competenze concrete:  nei percorsi si sviluppano non solo conoscenze teoriche, ma anche abilità trasversali (soft skills);
  • motivazione e autonomia: gli studenti sono più coinvolti e motivati perché vedono l’utilità concreta di ciò che apprendono;
  • interdisciplinarità: i PCTO spesso coinvolgono più discipline, proprio come la didattica attivista integra diverse discipline e competenze per risolvere problemi complessi

I fondamenti normativi del PCTO

La legge n. 53 del 2003 sancisce la nascita dell’Alternanza Scuola/Lavoro (ASL), come una modalità formativa per le scuole secondarie di secondo grado, con l’obiettivo di connettere istruzione e mondo del lavoro. L’ASL si ascrive nel novero delle metodologie didattiche innovative, alternativa ai percorsi tradizionali.

Il decreto legislativo n. 77 del 2005 emana il regolamento dell’ASL: stabilisce che essa può essere svolta presso aziende, enti pubblici, associazioni e professionisti.

Le scuole possono dunque attivare questi percorsi attraverso convenzioni con una grande varietà di soggetti esterni.

La cosiddetta “Buona scuola” del governo Renzi (legge 107 del 2015) trasforma l’alternanza scuola/lavoro in un percorso obbligatorio per tutti gli studenti degli ultimi tre anni delle scuole secondarie di secondo grado e ne fissa il monte ore minimo: 400 ore per gli Istituti Tecnici e Professionali, 200 ore per i Licei.

Viene costituito un registro nazionale delle imprese per facilitare la stipula delle convenzioni con le scuole e l’ASL viene inserita a pieno titolo nel curriculum dello studente e nell’esame di Stato.

Con la legge di bilancio del 2019 (Legge n. 145 del 2018) assistiamo al passaggio dall’alternanza agli attuali PCTO: il governo Conte ne riducendo il monte ore a150 per gli Istituti Professionali, 90 per gli Istituti Tecnici e 30 nei Licei e ne sposta il significato dallo svolgimento pratico di un’attività all’acquisizione di competenze trasversali e all’orientamento post-diploma. Con il DM n. 17 del 2019 si va a disciplinare la rilevanza del PCTO nell’ambito dell’esame di Stato.

Ai fini di tutelare la sicurezza di studenti e studentesse si sottolinea che sono previsti corsi di formazione sulla sicurezza e un monitoraggio molto attento delle aziende ospitanti.

Da ultimo risale al dicembre 2024 il decreto n. 258 che destina trenta milioni di euro (il 40% dei quali per le regioni del Mezzogiorno) come risorse destinate alle scuole per la realizzazione di percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento sulle discipline STEM tramite esperienze di mobilità nazionali e internazionali, finalizzate a rafforzare lo sviluppo delle competenze matematico-scientifico-tecnologiche e digitali.

I PCTO nella scuola inclusiva

L’inclusione degli studenti con disabilità nei PCTO è un aspetto fondamentale dell’offerta formativa della scuola secondaria di secondo grado, che voglia garantire pari opportunità di apprendimento e di crescita personale. La normativa italiana prevede specifiche misure per favorire un’esperienza formativa adeguata alle esigenze di ciascuno studente.

Per garantire, infatti, un’esperienza inclusiva e arricchente, è fondamentale adattare i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento alle specifiche esigenze di ciascuno studente con disabilità, attraverso l’uso di strumenti (di natura normativa e logistica) che assicurino la piena partecipazione e sicurezza.

La legge 107/2015, il Decreto Legislativo 66/2017 e la Direttiva Europea 2000/78/CE, costituiscono la base normativa che stabilisce l’obbligo di progettare percorsi personalizzati, monitorati attraverso una modulistica specifica. Questa modulistica prevede:

  • il Piano di Inclusione Formativa (PIF), lo strumento che definisce gli obiettivi formativi e le misure di supporto necessarie per lo studente;
  • la Scheda di Valutazione Iniziale e il Registro di Competenze e Progresso, che consentono di monitorare i progressi in itinere, durante tutto lo svolgimento del percorso;
  • la Scheda di Monitoraggio del Percorso e i Rapporti Intermedi e Finali: garantiscono che eventuali difficoltà vengano affrontate tempestivamente.
  • il Questionario di Riflessione, che raccoglie il feedback dello studente, rappresenta infine uno strumento prezioso per valutare l’efficacia del percorso dal punto di vista di chi l’ha intrapreso, nell’ottica di apportare miglioramenti futuri.

La corretta applicazione della normativa e l’uso responsabile della modulistica assicurano che il percorso PCTO sia sicuro, inclusivo e formativo, offrendo agli studenti con disabilità un’opportunità di crescita personale e professionale, nel rispetto delle loro capacità e potenzialità

Esempi di PCTO inclusivi

Facciamo ora qualche esempio pratico di strategie e idee progettuali per il coinvolgimento degli studenti e delle studentesse con bisogni educativi speciali nell’esperienza dei PCTO, che possano essere validi strumenti per affrontare un eventuale quesito sull’argomento nelle prossime tracce dell’imminente concorso per il TFA.

  1. Adattamenti e personalizzazioni: per gli studenti con disabilità, il PCTO deve essere progettato su misura, attraverso:
    • la personalizzazione del percorso: gli obiettivi specifici devono essere in linea con quanto sottoscritto nel Piano Educativo Individualizzato (PEI);
    • la scelta di esperienze compatibili con le capacità e le performance dello studente e della studentessa;
    • il tutoraggio e il supporto di un tutor scolastico formato per questa responsabilità e, se necessario, di un assistente educativo;
    • la formazione del tutor aziendale sulla tematica dell’inclusione;
    • l’attenzione a garantire la medesima flessibilità prevista per le attività curriculari;
    • la possibilità di svolgere il PCTO a scuola, attraverso progetti interni;
    • privilegiare attività in ambienti tutelanti, come cooperative sociali, enti pubblici o associazioni;
    • l’uso di tecnologie assistive per favorire l’apprendimento e abbattere il più possibili eventuali barriere alla partecipazione;
    • la formazione sulle normative di sicurezza per garantire ambienti di lavoro adeguati;
    • il monitoraggio costante dell’esperienza al fine di prevenire qualsiasi forma di discriminazione o eventuali difficoltà.
  2. Esempi di progetti PCTO inclusivi:
    • Progetti che coinvolgono le competenze digitali: creazione di contenuti per blog scolastici o social media, gestione di pagine web;
    • Progetti che coinvolgono le competenze di consapevolezza ed espressione culturale: laboratori artistici o di manipolazione, attività creative in scuole, musei, cooperative artigianali;
    • Progetti che coinvolgono le competenze sociali: servizi alla comunità come collaborazioni con biblioteche, centri ricreativi, associazioni di volontariato del territorio;
    • Progetti che coinvolgono le competenze civiche: esperienze in ambito locale quali progetti di promozione della sostenibilità ambientale, riarredo e riqualificazione urbana tramite l’inserimento in cooperative sociali o enti del terzo settore.

Conclusione

Questo approfondimento in materia di PCTO risponde all’esigenza di affrontare con sicurezza le prossime prove del concorso per il TFA padroneggiando tutti gli strumenti della didattica inclusiva e restando aggiornati sulla normativa vigente in merito.

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Si conclude sottolineando il fatto che un PCTO ben progettato per studenti con disabilità non si limitano ad essere un obbligo formale, ma diventano un’opportunità di crescita concreta.
La valutazione dei percorsi per le competenze trasversali per studenti con disabilità deve valorizzare i progressi individuali, senza limitarsi ai criteri standardizzati. L’obiettivo non è solo misurare le prestazioni, ma riconoscere i successi raggiunti in base alle proprie capacità e al percorso personalizzato, in particolare quelli nell’ambito dell’autostima e del senso di auto-efficacia.

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