orientamento scolastico

L’orientamento scolastico nella secondaria di primo grado: esempio di taccia svolta per la prova scritta del TFA

In questa seconda metà del mese di luglio, durante la quale, presso gli atenei italiani, si stanno svolgendo le prove scritte per l’ammissione al TFA sostegno didattico, noi della redazione Edises continuiamo a proporvi i nostri esempi di svolgimento di tracce ufficiali, soffermandoci oggi sul tema dell’orientamento scolastico nella secondaria di primo grado.

Esempio di traccia

Gli attori dell’orientamento nella secondaria di primo grado: quali ruoli. (Università Milano Bicocca, VII ciclo)

L’orientamento nella scuola secondaria di primo grado: punti da sviluppare nella traccia

  • Cos’è l’orientamento
  • Orientare per favorire l’autorealizzazione
  • Strumenti per orientare: l’osservazione e l’ascolto attivo
  • Gli attori dell’orientamento nella scuola secondaria di primo grado
  • Orientamento e dispersione scolastica

L’orientamento nella scuola secondaria di primo grado: svolgimento della traccia

A partire dai punti individuati sopra, vediamo qui di seguito un esempio di possibile svolgimento di questa traccia proposta per il VII ciclo, 2022, dall’Università Milano Bicocca.

Cos’è l’orientamento scolastico

Orientare a scuola significa sostenere i nostri alunni nel compimento di quelle scelte cui sono chiamati relativamente alla propria formazione, per avere l’opportunità di svolgere un percorso scolastico vicino alle proprie attitudini, potenzialità e aspirazioni, così come ai propri interessi e bisogni reali, un percorso che sia, pertanto, in grado di condurli verso un inserimento nella società adulta e nel mondo del lavoro, che dia loro soddisfazione e, allo stesso tempo, prospettive di crescita umana e professionale.

Orientamento scolastico e autorealizzazione

Orientare è, dunque, un’attività formativa indispensabile per aiutare i nostri studenti a raggiungere la propria autorealizzazione, a essere cioè ciò che possono essere, soddisfacendo, in tal modo, il più alto tra quelli che Abraham Maslow identifica come “bisogni primari” della persona e ritiene la base della motivazione, cioè dell’energia che ci sostiene nello sforzo utile al raggiungimento dei nostri obiettivi.

Come orientare: osservare, ascoltare attivamente e proporre

Orientare dunque è un processo complesso che, per poter essere svolto efficacemente, deve partire dalla conoscenza della persona e delle sue caratteristiche, la quale, a sua volta, non può prescindere da due strumenti straordinariamente efficaci al fine di conoscere i propri studenti e, cioè, l’osservazione e l’ascolto attivo.

La loro efficacia sta nella possibilità che ci offrono di cogliere tutta una serie di elementi fondamentali per costruire in noi un’idea quanto più veritiera e completa possibile della persona che abbiamo davanti e della cui formazione siamo responsabili. È proprio osservando e ascoltando i nostri studenti attivamente ed empaticamente che possiamo, infatti, comprendere quali sono le risorse che attivano e come le attivano mentre apprendono, ragionano e parlano, mentre si relazionano a noi adulti e ai loro pari, mentre costruiscono la loro identità, al fine di identificare anche le loro attitudini. Ed è ancora osservandoli e ascoltandoli attivamente che possiamo comprendere quali sono i loro interessi, le loro aspirazioni e bisogni, per poter capire a fondo quale sia la motivazione che li sostiene.

Raccogliere tutti questi elementi è fondamentale nell’orientamento scolastico, perché è proprio in base a quanto avremo raccolto e accolto che potremo fare ai nostri alunni delle proposte dotate di senso e di utilità concreta per loro.

Nella secondaria di primo grado, proporre ai nostri studenti delle possibilità tra cui scegliere, si traduce, operativamente, nella capacità di far scoprire loro le caratteristiche dei diversi indirizzi di studio previsti per la secondaria di secondo grado alla ricerca degli elementi di collegamento tra le opportunità di studio e di formazione che questi offrono e le proprie caratteristiche personali.

Come orientare dando strumenti metacognitivi ed emotivi

Per fare delle proposte efficaci, allora, è fondamentale, per noi insegnanti, non solo conoscere i nostri alunni e le opportunità formative che la scuola mette loro a disposizione affinché possano continuare il proprio percorso di istruzione e formazione, ma anche dar loro gli strumenti perché essi stessi possano conoscersi sempre più e sempre meglio nella loro dimensione sia metacognitiva che emotiva, al fine di poter riconoscere quella che potremmo definire, usando un linguaggio un po’ datato ma efficace, la loro “vocazione”.

Volendo, ancora una volta, tradurre le parole in pratica, dare ai nostri studenti degli strumenti per conoscere meglio il modo in cui ragionano e apprendono e come le emozioni e i sentimenti che provano prendono parte a questi processi e svolgono un ruolo nel loro stare insieme agli altri e nel loro stesso apprendimento significa coinvolgerli in delle attività in cui possano avere l’occasione non solo di portare a termine compiti, di acquisire conoscenze e sviluppare abilità, ma anche di comprendere “come” lo fanno, sia da soli sia insieme agli altri.

Benvenute, allora, tutte quelle attività come i compiti di realtà, il problem solving, il lavoro di gruppo, la progettazione, l’autonarrazione, la scrittura di un diario di bordo, la ricerca autonoma, tutte attività che possono generare interesse e partecipazione nei nostri studenti e consentire loro di “agire il proprio sapere” e di riflettere non solo sul cosa tale agire produce, ma anche sul come.

Quali sono gli attori dell’orientamento scolastico

A chi spetta dunque il compito di orientare? A partire dalle riflessioni fatte sopra, emerge in maniera naturale, che a essere coinvolte sono tutte quelle figure adulte le quali, sebbene con ruoli differenti, conoscono il ragazzo e sono responsabili del suo pieno sviluppo.

Protagonisti nel percorso di orientamento scolastico sono, allora, gli insegnanti della classe in cui lo studente è inserito e, allo stesso tempo, la famiglia. Tutti, pur nella diversità di ruoli e competenze, devono cooperare per fornirgli quegli strumenti metacognitivi e affettivi che abbiamo individuato come centrali affinché possa conoscere se stesso, capire ciò che desidera e può essere, individuare la strada da percorrere.

Tuttavia, poiché qui stiamo parlando di “orientamento scolastico” è importante sottolineare che la scuola svolge un ruolo fondamentale, il quale sostanzialmente si traduce nel mettere le sue competenze a disposizione sia dello studente sia della sua famiglia.

Ecco perché oltre alla partecipazione di tutti gli insegnanti della classe, è significativa anche quella di alcun figure più specializzate nell’ambito dell’orientamento scolastico. Tra queste, svolge un ruolo molto importante l’insegnante incaricato dalla scuola come Figura strumentale di continuità e orientamento che, grazie a una formazione specifica e a un aggiornamento costante, ha il compito di programmare, a partire dagli interessi espressi dagli allievi, dalle famiglie e dagli altri insegnanti, dei momenti di informazione e orientamento verso i vari settori delle scuole superiori o di enti professionali.

Accanto a tale figura strumentale, un altro specialista che può dare un grande contributo nell’ambito dell’orientamento scolastico e con cui, quindi, tutti gli altri attori possono confrontarsi fruttuosamente, è lo psicologo specializzato in orientamento, il quale potrà usare gli strumenti, le metodologie e le tecniche della psicologia proprio per rilevare, attraverso attività opportune e calibrate, attitudini e risorse degli studenti, al fine di raccogliere, da ciascun alunno, elementi mirati da tenere nella dovuta considerazione nel processo dell’orientamento scolastico.

Conclusioni: l’importanza dell’orientamento scolastico

Quando tutti gli attori coinvolti riescono a dare un contributo significativo, sia per quantità che per qualità, il processo di orientamento scolastico può rivelarsi uno strumento di grandissima efficacia, il quale ha come primo e più importante risultato quello di aiutare il ragazzo a fare la scelta formativa maggiormente vicina alla sua persona, in tutte le sue dimensioni, con ricadute positive sulla qualità del percorso che compirà. Tale qualità contribuirà a favorire la sua partecipazione e la sua motivazione, allontanando uno dei rischi maggiori con cui fare i conti nel percorso della secondaria di secondo grado, ovvero quello della dispersione scolastica.

Riuscire a ridurre quanto più possibile questo fenomeno, che rappresenta per molti studenti un ostacolo enorme nell’inserimento all’interno della vita sociale, lavorativa e civile, è un obiettivo che la scuola non può in nessun caso perdere di vista e nel cui conseguimento un processo di orientamento scolastico di successo può fare una enorme differenza.

Ecco perché, anche in questo caso, come in tutte le attività in cui è coinvolta la scuola, di cui noi insegnanti siamo un elemento essenziale, lo sguardo deve essere costantemente rivolto alla persona, al fine di comprenderne l’originalità e la potenzialità per il suo benessere e anche per quello della società intera, perché quando ciascuno di noi sente di aver trovato il proprio posto nel mondo diventa anche una risorsa per il mondo stesso.

Preparati per la prova scritta con Edises

Questo esempio di traccia svolta è stato realizzato dalla nostra redazione per offrirti una possibile idea di svolgimento di prova ufficiale proposta nei precedenti concorsi di ammissione al TFA sostegno didattico. A partire dai nuclei concettuali evidenziati nella prima parte dell’articolo, potrai tu stesso integrarli ed elaborare la tua traccia personale e così esercitarti in vista dell’imminente prova scritta.

Per altri esempi di svolgimento, ti consigliamo di consultare la sezione del blog Edises dedicata al TFA sostegno e di scoprire il nostro volume Tracce svolte per la prova scritta, di cui potrai sfogliare una anteprima gratuita dell’indice seguendo il link qui sotto.

Prova scritta TFA sostegno

Il testo Tracce svolte per la prova scritta di EdiSES è aggiornato con le prove del VII ciclo.

I contenuti contengono spunti e suggerimenti su:

  • competenze socio-psico-pedagogiche
  • competenze su empatia e intelligenza emotiva
  • competenze su creatività e pensiero divergente
  • competenze organizzative.
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