ordinamento enti locali

L’Ordinamento degli enti locali per i concorsi pubblici: le nozioni di base

L’ordinamento degli enti locali in Italia è il sistema normativo che disciplina l’organizzazione e il funzionamento degli enti locali, ovvero delle amministrazioni pubbliche che operano a livello territoriale.

L’ ordinamento giuridico nazionale degli enti locali è caratterizzato dalla consacrazione a livello costituzionale del principio della sussidiarietà che incarna una logica secondo cui “chi è più vicino ai cittadini deve occuparsi di ciò che è più rilevante per loro”. In questo modo, gli enti locali hanno la possibilità di intervenire in modo più incisivo e diretto sulla vita dei cittadini, gestendo in modo autonomo le proprie competenze e rispondendo alle esigenze del territorio.

Ordinamento enti locali: la differenza tra enti locali ed enti nazionali

Ai fini di una corretta definizione di ente locale si rende necessario partire dalla nozione più generale di ente pubblico, vale adire la struttura che pone in essere una serie di attività per la cura di determinati interessi pubblici.

Nell’ambito della categoria generica degli enti pubblici è possibile operare una distinzione fra enti nazionali ed enti locali: i primi, pur potendo agire a livello locale, perseguono interessi destinati ad assumere rilevanza sull’intero territorio nazionale, mentre i secondi agiscono per gli interessi propri dell’ambito geografico in cui operano.

Nell’insieme degli enti locali è tuttavia possibile individuare quello specifico delle autonomie territoriali, per le quali il territorio non è soltanto un riferimento per definire l’ambito spaziale della loro competenza, ma è un vero e proprio elemento costitutivo, necessario per la loro esistenza.

Le autonomie locali

L’art. 5 della Costituzione stabilisce che la Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali, attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento.

Il riferimento esplicito alla nozione di “autonomie locali” esprime la volontà di creare una soluzione di continuità con la precedente concezione degli enti locali. In particolare l’art. 5 intende prendere le distanze dalla visione dell’ente locale come ente autarchico. Il collegamento con l’autarchia aveva, infatti, una funzione fortemente riduttiva del ruolo dell’ente locale atteso che l’ente autarchico – fosse Comune o Provincia – poteva perseguire fini propri solo in quanto coincidessero con quelli dello Stato.

Con l’uso del termine “autonomie locali”, invece, la Costituzione pone le basi per identificare l’essenza della nozione di autonomia con la capacità dell’ente territoriale di darsi un indirizzo politico e amministrativo (diverso da quello dello Stato), mediante l’elaborazione di un programma avente quale obiettivo la realizzazione degli interessi comunitari ritenuti meritevoli di tutela (autonomia politica e normativa).

Le autonomie locali/territoriali sono quelle che storicamente hanno un maggior rilievo nell’’ordinamento italiano, tanto da essere richiamati direttamente dal testo costituzionale dell’art. 114: la Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato.

Il Testo unico degli enti locali

Sul piano delle fonti ordinarie occorre ricordare che con la L. 8-8-1990, n. 142 fu approvata una disciplina organica e, per vari aspetti, innovativa dell’ordinamento degli enti locali. Successivamente, la L. 81/1993 introdusse il meccanismo dell’elezione diretta del Sindaco e del Presidente della Provincia. Ulteriori modifiche furono approvate con la L. 265/1999 (cosiddetta Napolitano-Vigneri), contenete la delega ad attuare un riordino complessivo della materia.

La delega fu esercitata dall’Esecutivo l’anno successivo con la pubblicazione del D.Lgs. 18-8-2000, n. 267 recante il Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (TUEL), che è ancora oggi il principale riferimento legislativo per la disciplina di tali enti.

Il testo unico contiene i principi e le disposizioni in materia di ordinamento degli enti locali.

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