È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.150 del 29/06/2023 il decreto che definisce il nuovo regolamento dei concorsi pubblici che entrerà ufficialmente in vigore a partire dal 14 luglio 2023.
In questo approfondimento vediamo nel dettaglio quali sono le principali novità introdotte.
Gli argomenti dell'articolo
Nuovo regolamento concorsi pubblici 2023: le novità
Le principali novità introdotte dal nuovo regolamento per i concorsi pubblici riguardano:
- Modalità di accesso nelle pubbliche amministrazioni
- Introduzione di nuovi requisiti per l’ammissione alle selezioni
- Durata dei concorsi
- Pubblicazione dei bandi di concorso
- Tutele per i candidati
- Prove digitalizzate
- Assunzioni in servizio
Analizziamole nello specifico.
Nuove modalità di accesso
L’assunzione dei dipendenti, sia a tempo determinato che indeterminato, nelle pubbliche amministrazioni deve avvenire attraverso concorsi che possono essere per esami, per titoli ed esami o corsi-concorsi, in base alla natura dei profili professionali ricercati.
Le selezioni devono garantire imparzialità, efficienza ed efficacia nel soddisfare i fabbisogni dell’amministrazione e la celerità dell’espletamento, anche mediante sistemi automatizzati.
Nuovi requisiti generali di partecipazione
I candidati ai concorsi pubblici devono essere in possesso dei requisiti generali di partecipazione quali: cittadinanza italiana, maggiore età, godimento dei diritti civili e politici, possesso del titolo di studio richiesto dal bando, idoneità fisica (ove richiesta).
La novità riguarda l’accesso anche ai cittadini che possiedono lo status di rifugiato o di diritto d’asilo e a quelli UE titolari del diritto di soggiorno o che sono in possesso del permesso di soggiorno UE di lungo periodo.
Non sussistono più, inoltre, i limiti d’età per partecipare ai concorsi pubblici (salvo eccezioni emanate dalle singole amministrazioni dovute alla natura del servizio).
Pubblicazione dei bandi di concorso
I bandi di concorso sono pubblicati, a partire dal 14 luglio, sul Portale Unico di Reclutamento. I candidati, per partecipare alle selezioni, devono iscriversi unicamente su InPA, compilando il proprio CV.
È sancito, dunque, il passaggio definitivo al Portale di reclutamento nella Pubblica Amministrazione. I calendari delle prove, gli esiti e qualsiasi altra comunicazione avverranno tramite questa piattaforma.
Durata dai concorsi
Il nuovo regolamento dei concorsi pubblici 2023 definisce anche la durata massima delle selezioni. i concorsi, infatti, devono concludersi entro 6 mesi.
Le procedure diventano, così, più veloci. Gli esiti delle prove orali sono pubblicati al termine di ogni sessione d’esame e, successivamente, se previsto, è effettuata la valutazione dei titoli che deve concludersi entro 30 giorni dalla fine dei colloqui.
Nei 15 giorni successivi, la commissione deve elaborare la graduatoria finale dei partecipanti, che sarà resa nota sul portale InPA.
Tutele per i candidati
Ulteriori specifiche nel nuovo regolamento sono dedicate alle tutele per i candidati. È, infatti, specificato che in caso di maternità, allattamento o paternità, nella valutazione del servizio prestato, le assenza dovute a suddetti motivi sono equiparate al servizio effettivamente prestato e non possono in alcun modo comportare la decurtazione dei relativi punteggi.
Allo stesso tempo, è assicurata, da parte della amministrazioni, la partecipazione alle prove alle candidate che risultano impossibilitate al rispetto del calendario previsto a causa dello stato di gravidanza o allattamento. In tal caso possono essere indette prove asincrone o stabiliti spazi adibiti all’allattamento.
I bandi, inoltre, devono indicare la percentuale di rappresentatività dei generi nell’amministrazione che li bandisce.
Prove digitalizzate
Novità del regolamento dei concorsi pubblici riguarda la redazione digitale delle prove scritte, assicurando la non modificabilità del file salvato dal candidato.
Assunzioni in servizio
I candidati vincitori e gli idonei al termine del concorso in caso di scorrimento di graduatoria sono invitati dall’amministrazione ad assumere servizio in via provvisoria, sotto riserva di accertamento del possesso dei titoli.
Coloro che superano la selezione ma non prendono servizio senza giustificato motivo entro i termini stabiliti, decadono dell’assunzione e dalla graduatoria finale stilata.
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