NORMA TAGLIA IDONEI

Norma taglia idonei e scorrimento delle graduatorie nei concorsi pubblici: facciamo chiarezza

In questi giorni stiamo ricevendo tantissimi commenti e richieste di chiarimento sulla “Norma Taglia idonei”, ossia il Decreto Legge 44/2023 per le assunzioni nella Pubblica Amministrazione.

Tra le novità principali introdotte dal Decreto Legge n. 44/2023, emerge un impatto significativo sulle graduatorie dei concorsi pubblici, in particolare per quanto riguarda i candidati dichiarati idonei.

Esaminiamo in dettaglio i cambiamenti più rilevanti apportati da questo decreto alle procedure dei concorsi pubblici.

Graduatorie concorsi pubblici: da chi sono formulate?

Prima di analizzare nel dettaglio le novità del decreto “taglia idonei” vediamo brevemente come vengono formulate le graduatorie dei concorsi pubblici.

Le graduatorie dei concorsi pubblici si collocano come fase conclusiva di un processo selettivo e vengono, infatti, stilate al termine di tutte le prove previste dal concorso.
Le graduatorie comprendono:

  • I candidati vincitori – coloro che si posizionano entro il limite dei posti messi a concorso e che, di conseguenza, verranno assunti al termine del processo selettivo.
  • Gli idonei – i candidati che hanno superato con successo tutte le prove del concorso. Sebbene siano considerati vincitori, non vengono assunti immediatamente a causa del numero limitato di posti disponibili.

I candidati idonei rimangono in graduatoria per un periodo stabilito e possono essere chiamati all’assunzione in seguito, mediante lo scorrimento delle graduatorie, allorché si rendano disponibili nuove posizioni.

Lo Scorrimento delle graduatorie nei concorsi pubblici

Lo scorrimento delle graduatorie è un processo che permette l’assunzione dei candidati idonei, ovvero coloro che hanno superato tutte le prove del concorso, ma non sono stati subito assunti a causa della limitata disponibilità di posti. Questo meccanismo si attiva nelle seguenti situazioni:

  1. Rinuncia dei candidati vincitori – quando un candidato vincitore decide di non accettare il posto, questo viene assegnato al primo dei candidati idonei nella graduatoria.
  2. Dimissioni entro sei mesi – se un candidato vincitore assume la posizione ma si dimette entro sei mesi dall’assunzione, il suo posto viene nuovamente offerto seguendo l’ordine della graduatoria.

In pratica, quando si verifica una di queste situazioni, si procede a una “ristrutturazione” della graduatoria: i candidati idonei salgono di posizione e, di conseguenza, aumentano le loro possibilità di essere assunti.

Le graduatorie concorsuali sono valide per un periodo di due anni, ma possono essere estese per ulteriori periodi a discrezione dell’ente che ha bandito il concorso.

Il tetto del 20% stabilito dalla Norma Taglia Idonei

La nuova normativa stabilisce che vengono considerati idonei unicamente i candidati che si collocano nella graduatoria finale entro un margine del 20% dei posti, immediatamente dopo l’ultimo posto disponibile nel bando.

Inoltre, si introduce un blocco allo scorrimento delle graduatorie nel caso in cui ci siano rinunce all’assunzione o dimissioni da parte dei dipendenti entro sei mesi dall’ingresso in servizio. Pertanto, il calcolo del 20% non si basa sul numero di posti banditi, ma sul numero totale dei candidati che si trovano in graduatoria dopo coloro che sono stati dichiarati vincitori, ovvero coloro che rientrano nei posti effettivamente disponibili.

La Norma Taglia idonei non riguarda tutti i concorsi: le eccezioni

Il Decreto Taglia Idonei non riguarda tutti i concorsi pubblici. Esistono, infatti, procedure concorsuali le cui graduatorie seguono il normale iter, ossia restano attive fino alla scadenza prevista.
Ecco le procedure escluse dal Decreto Taglia Idonei:

  1. Concorsi presso Regioni, Province ed Enti locali con meno di 20 posti;
  2. Concorsi banditi dai Piccoli Comuni (ossia con popolazione inferiore a 3.000 abitanti);
  3. Concorsi per assunzioni a tempo determinato
  4. Concorsi per il personale sanitario e socio-sanitario, educativo e scolastico
  5. Procedure rivolte a ricercatori e personale accademico
  6. Assunzioni del personale in regime di diritto pubblico

La nota di chiarimento del Dipartimento della Funzione Pubblica

Rapidità delle procedure concorsuali, qualità del personale assunto, più nuovi concorsi e digitalizzazione sono i punti cardine evidenziati dal Dipartimento della Funziona Pubblica in una nota

La disposizione è finalizzata a garantire una migliore qualità del personale assunto, e ciò in considerazione del fatto che i candidati collocati in graduatoria in una posizione rientrante nella quota introdotta corrisponde a quelli che hanno conseguito una valutazione finale più vicina al punteggio conseguito dai vincitori del concorso.

Nella nota del Dipartimento della Funzione Pubblica si legge:

Tale disposizione è finalizzata a garantire una migliore qualità del personale assunto, e ciò in considerazione del fatto che i candidati collocati in graduatoria in una posizione rientrante nella quota introdotta corrisponde a quelli che hanno conseguito una valutazione finale più vicina al punteggio conseguito dai vincitori del concorso.
Si tratta di una misura che va letta in un’ottica di sistema nel quale gli altri fattori da valutare sono la rapidità delle nuove procedure concorsuali (massimo 180 giorni), frequenti (il turn over annuale medio è di circa 150.000 unità) e digitalizzate.
Si tratta, pertanto, di un complesso di elementi il cui “combinato disposto” non è latore di criticità, bensì costituisce un elemento di crescita qualitativa – oltre che quantitativa – della pubblica amministrazione.

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