la legislazione universitaria nei concorsi pubblici

La legislazione universitaria nei concorsi pubblici

È stata segnalata, nei concorsi pubblici, la difficoltà ad approcciare la materia della legislazione universitaria, difficoltà dovuta alla eterogeneità delle fonti da cui essa stessa è disciplinata. Fonti di diverso grado che spesso si sovrappongono e ne rendono arduo, in qualche caso, l’interpretazione e l’applicazione.

Le Università, come è noto, rappresentano istituzioni pubbliche di alta cultura che perseguono, in attuazione dell’art. 33 della Costituzione, finalità di istruzione superiore e di ricerca. Sono dotate di personalità giuridica, e autonomia didattica, scientifica, organizzativa, amministrativa, patrimoniale, finanziaria e contabile. La legge n. 240 del 2010 ha inciso su molteplici aspetti del sistema universitario ridisciplinando la governance degli atenei, lo stato giuridico e il reclutamento del personale, e delegando il Governo ad adottare incentivi per la qualità. Fondamentale innanzitutto è, dunque, la conoscenza degli assi portanti di questa legge.

Per affrontare un concorso pubblico in cui nello specifico sia prevista la conoscenza della legislazione universitaria occorre avere a portata di mano un manuale affidabile e, soprattutto, aggiornato.

Il Minimanuale EdiSES – Elementi di Legislazione universitaria analizza in maniera schematica il complesso delle norme che regolano tutti gli aspetti giuridici, gestionali e contabili del sistema “Università”.

Lo studio delle diverse aree giuridiche che caratterizzano l’ordinamento degli Atenei viene affrontato in maniera mirata, in quanto finalizzato a fornire le conoscenze necessarie per sostenere i concorsi banditi per il personale da inquadrare nei ruoli amministrativi e contabili.

Il testo analizza in particolare i seguenti argomenti fra i più richiesti ad un attento esame delle banche dati ufficiali: L. 240/2010 (governance, Statuti e regolamenti di Ateneo, ordinamento didattico), contabilità economico-patrimoniale applicata alle Università, anticorruzione e trasparenza, il sistema di reclutamento del personale docente e non docente.

Il testo è altresì aggiornato alle più recenti novità normative, tra cui:

  • il D. Lgs. 31-3-2023, n. 36 recante il nuovo Codice dei contratti pubblici
  • il D. Lgs. 10-3-2023, n. 24 in materia di obblighi di whistleblowing
  • la L. 24-2-2023, n. 14, di conversione, con modifiche, del D.L. 29-12-2022, n. 198 che ha esteso a 11 anni la durata dell’abilitazione scientifica nazionale
  • la L. 29-6- 2022, n. 79, di conversione del D.L. 30-4- 2022, n. 36, che ha riordinato la disciplina dei ricercatori a tempo determinato e degli assegni di ricerca
  • la L. 12 -4–2022, n. 33 e il successivo D.M. 29 -7-2022, n. 930, in materia di lauree professionalizzanti

La legislazione universitaria nei concorsi pubblici: gli argomenti chiave

Quali sono i principali argomenti da studiare?

A seguito di un’attenta lettura dei bandi di concorso pubblicati dalle Università si evince che è costantemente richiesta la conoscenza della L. 240/2010 e dello Statuto di Ateneo.

La L. 240/2010 ha delineato, infatti, gli indirizzi per la revisione degli statuti delle Università statali riguardo a composizione, durata e funzioni degli organi, organizzazione interna. In particolare, ha previsto un limite al mandato del Rettore (6 anni, non rinnovabile), che può essere sfiduciato, e l’istituzione presso ogni università del collegio di disciplina, nonché l’adozione del codice etico.

Ha, poi, stabilito che i componenti del Nucleo di valutazione devono essere in prevalenza esterni e ha distinto le funzioni di Senato accademico (scientifiche) e Consiglio di amministrazione (gestionali); ha sostituito la figura del direttore amministrativo con quella del direttore generale; ha individuato i dipartimenti quale luogo di raccordo fra ricerca e didattica.

Fra i cambiamenti più rilevanti introdotti dalla riforma e affrontati nel Minimanuale – Elementi di Legislazione universitaria vi è, inoltre, la previsione di una valutazione periodica delle attività di ricerca e di terza missione delle Università e degli enti di ricerca (Valutazione della Qualità della Ricerca, VQR). La VQR rappresenta una novità molto rilevante poiché, in virtù delle previsioni della L. 240/2010 e di una serie di provvedimenti successivi, è divenuta la fonte di automatismi aventi effetti diretti sul finanziamento del sistema universitario. I risultati di questo esercizio di valutazione contribuiscono a determinare l’allocazione di una parte rilevante della quota premiale del FFO delle Università, vale a dire di quella parte di finanziamento che viene assegnata in relazione ai risultati della didattica e della ricerca.

Elementi di legislazione universitaria: il Minimanuale

Per approfondire consigliamo il nuovo Minimanuale – Elementi di Legislazione Universitaria aggiornato agli ultimi provvedimenti normativi.

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La prova preselettiva e la prova scritta: quesiti a risposta chiusa o aperta

Nei concorsi pubblici la valutazione della conoscenza di una materia è normalmente effettuata tramite prove a quiz, almeno nelle prime fasi del concorso.

Nelle preselezioni la regola è quella dei quesiti a risposta multipla, con la classica domanda corredata da 3 o 4 alternative di risposta. Indicazioni su come prepararsi e su come affrontare al meglio tali prove sono fornite in modo dettagliato in diversi articoli di questo blog.

Come affrontare le prove a test dei concorsi pubblici: i consigli del Prof. Bonora sul blog Edises

Le successive prove concorsuali si articoleranno in una prova scritta e in una prova orale.
La prova scritta, eventualmente a contenuto teorico-pratico (che potrà consistere o in un elaborato e/o in quesiti a risposta multipla e/o sintetica da risolvere in un tempo predeterminato) si svolge, di norma, con l’utilizzo di strumenti informatici e digitali e con l’ausilio di società esterne cui è affidato il servizio di gestione telematica della prova.

Nel Minimanuale – Elementi di Legislazione universitaria la  formulazione dei quesiti posti a fine capitolo avviene a seguito di un’accurata analisi delle banche dati ufficiali e per agevolare l’apprendimento degli argomenti più critici e ricorrenti in sede concorsuale sono disponibili degli specifici approfondimenti nella rubrica Pillole di Diritto pensata apposta nell’ottica di “trasferire“ le competenze necessarie per affrontare senza difficoltà le prove scritte dei concorsi pubblici (leggi un esempio: Nozioni generali di pubblico impiego: cosa s’intende per pubblico impiego contrattualizzato?)

La prova orale

Il D.L. 44/2023 (decreto P.A.) ha previsto che, fino al 31 dicembre 2026, i bandi di concorso per i profili non apicali (ad esempio i funzionari) potranno prevedere lo svolgimento della sola prova scritta. Non si tratta di un obbligo, ma di una facoltà rimessa alla scelta discrezionale delle singole amministrazioni. Bisogna quindi tenersi comunque pronti a sostenere al meglio l’eventualità di una prova orale!

A questo punto più che ripassare di nuovo tutti gli argomenti l’attività più utile che si può fare è quella di “fissare i concetti”, vale a dire tracciare un quadro schematico di tutti i punti fondamentali della materia.

Un’operazione che potrebbe farsi mentalmente, ma che risulta ancora più utile ed efficace se viene fatta su carta, tracciando e organizzando una mappa concettuale. Nel Minimanuale – Elementi di Legislazione universitaria questa attività è stata già fatta per voi. Nel volume sono infatti presenti mappe concettuali (Percorsi riepilogativi) di tutti i capitoli del libro. Una volta stampate si possono “personalizzare” arricchendole di altri punti o di annotazioni per voi particolarmente rilevanti.

L’inserimento di queste specifiche infografiche consentono di riassumere in tempi rapidi quanto studiato e di fissare i concetti appresi.

Scarica un esempio di Mappa concettuale

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