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Le indicazioni didattiche per un curriculo continuo

Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali. La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione” (Indicazioni nazionali).

Il patto educativo scuola-famiglia

Nel contesto delle riforme scolastiche susseguitesi sino ad oggi, alla famiglia viene riconosciuto un ruolo fondamentale nell’educazione dell’individuo. Per ottimizzare questi contributi gli educatori devono anzitutto sviluppare una relazione costruttiva tra scuola e famiglia.
In tal modo, il focus si sposta su ciò che sia i genitori sia gli educatori possono fare per promuovere e sostenere l’apprendimento dei bambini e dei ragazzi.
Un’efficace collaborazione scuola-famiglia si basa sulla fiducia e sul rispetto reciproco e su responsabilità condivise. La famiglia è il primo motore dell’educazione e sicuramente influenza l’apprendimento e lo sviluppo del bambino non solo durante gli anni di scuola ma per tutta la vita.
Il coinvolgimento delle famiglie è dunque alla base di ogni finalità educativa.
La scuola si propone come motore dello sviluppo sociale, emotivo, morale e spirituale della persona, favorendo al contempo la crescita personale e il rinnovamento culturale dell’individuo.
Inoltre, gli insegnanti e in generale tutti gli operatori scolastici, in stretta collaborazione con le formazioni sociali e con la famiglia, sono chiamati ad impegnarsi in una fattiva integrazione tra scuola e territorio, così che ciascuno possa
svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società”, come recita l’art. 4 della Costituzione e come ripreso nelle Indicazioni nazionali.

La scuola persegue una doppia linea formativa: verticale e orizzontale. La linea verticale esprime l’esigenza di impostare una formazione che possa poi continuare lungo l’intero arco della vita; quella orizzontale indica la necessità di un’attenta collaborazione fra la scuola e gli attori extrascolastici con funzioni a vario titolo educative: la famiglia in primo luogo
(Indicazioni Nazionali)

Integrazione scuola-territorio: ricerca-azione

La ricerca-azione, secondo i principi metodologici avanzati dallo psicologo tedesco Kurt Lewin, analizzando i contesti e la realtà su cui intervenire, sottolinea il ruolo fondamentale dello scambio reciproco e del confronto paritario tra tutte le parti coinvolte nelle dinamiche sociali (“la dinamica dei processi deve essere sempre derivata dalle relazioni fra l’individuo concreto e la situazione concreta”).
La ricerca-azione si propone di eliminare la separazione, in ambito scolastico, tra ricerca e prassi educativa.
Dunque risulta fondamentale la contestualizzazione, volta a migliorare la pratica formativa. Ciò vale non solo per l’alunno ma anche per l’insegnante, considerato attore e protagonista del processo di conoscenza: a lui è richiesto, nella pratica scolastica, di analizzare la situazione in cui deve operare, scegliere i giusti mezzi didattici che possano supportarlo, determinare gli obiettivi da raggiungere e, infine, valutare i risultati conseguiti.
In linea con le Indicazioni nazionali, la ricerca-azione consente la realizzazione dell’apprendimento personalizzato la cui importanza appare oggi universalmente riconosciuta. Si tratta di un apprendimento che corrisponda alle inclinazioni personali dell’alunno per valorizzarne la singolarità, la complessità, l’identità fino a sviluppare in lui l’autonomia.

La relazione educativa: paradigma di una formazione per il benessere di ciascuno e di tutti

A tutti coloro che si stanno preparando alle prove orali del Concorso a Cattedra 2016 (e dunque ai futuri insegnanti), ai candidati al TFA e a chiunque operi in vario modo nel settore educazione/insegnamento, suggeriamo la lettura del volume Indicazioni didattiche in progress per un Curricolo continuo di Annunziata Marciano, Dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo “Vitruvio Pollione”di Formia.
Si tratta di una lettura che non perde di vista, anzi, fa proprie le istanze contenute nelle Indicazioni nazionali relativamente alla costruzione del “curriculo continuo”, alla didattica partecipata, alla valorizzazione dell’allievo anzitutto come persona.
Il volume comprende:

  • unità didattiche per la scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado
  • percorsi di formazione per la costruzione del curricolo
  • buone prassi per il conseguimento degli obiettivi di competenza
 

Scarica un esempio di Unità Didattica per la scuola primaria

Il Progetto e-duco in Logos

Il testo è il risultato della ricerca “e-duco in Logos”, portata avanti da cinque Istituti Comprensivi Statali e da un Istituto Paritario, secondo una didattica in linea con il curricolo verticale, così come espresso e auspicato nelle Indicazioni nazionali.
Attraverso la formazione di una comunità professionale, si è riusciti a realizzare un modello applicabile a ogni disciplina nella valorizzazione degli stili, delle diversità e potenzialità di ogni singolo alunno, ciascuno magari proveniente da contesti diversi ma tutti accomunati dagli stessi traguardi formativi.
L’esperienza degli istituti comprensivi mostra, a tal proposito, come vi possa essere un positivo e costante scambio di esperienze tra i docenti dei tre ordini di scuola presenti nel primo ciclo, attraverso la riflessione e la costruzione condivisa di curricoli.
Come riportato nella prefazione del volume, il Progetto e-duco in Logos “considera la costruzione del ‘curricolo verticale’ secondo i principi della valorizzazione di ciascun alunno in quanto persona e della reciprocità dei rapporti come crescita condivisa e corresponsabilizzante, appunto nella tematica trasversale delle Indicazioni Nazionali ‘Cultura Scuola Persona’ e con il supporto delle Competenze digitali”.
Il carattere interdisciplinare del Progetto trova fondamento nel fatto che gli obiettivi di apprendimento per tutte la classi rappresentate e coinvolte si articolano tra:

  • curricolo esplicito, ovvero il percorso indicato dall’azione espressa dai campi di esperienza, promuovendo le capacità che sono alla base di ogni forma di apprendimento
  • curricolo implicito, caratterizzato in primo luogo dall’organizzazione del tempo e dello spazio, dal contesto in cui gli alunni vivono le loro esperienze, ad esempio lo spazio-scuola. Il raggiungimento degli obiettivi si esplica secondo strategie applicate in percorsi orizzontali, verticali e trasversali.

Come già sottolineato nelle Indicazioni Nazionali, e ripreso costantemente nel volume, la costruzione del curricolo, necessitando di azioni di formazione e di ricerca-azione, deve tuttavia tenere in considerazione le esigenze del territorio secondo i principi dell’autonomia scolastica.
Per tale scopo, è fondamentale realizzare e interventi educativi e formativi per il pieno sviluppo dell’individuo, in linea con i vari contesti e in accordo con le finalità globali del sistema di istruzione a livello nazionale.
Il Progetto ha visto coinvolti gli studenti, le famiglie e il territorio, così come suggerito nelle Indicazioni Nazionali, anche attraverso l’utilizzo delle tecnologie che consentono l’accesso alle discipline e ai saperi su larga scala, rendendo possibili nuove forme di conoscenza e apprendimento quando praticate con guida e metodo.
Prodotto finale del Progetto è la raccolta di una documentazione relativa agli “aspetti organizzativi, metodologici, didattici, disciplinari, inter-multi-trans-disciplinari, all’orientamento formativo, alle competenze”. Elementi compresi nei contenuti formativi del manuale di Annunziata Marciano.