Sogni di lavorare al Ministero della Giustizia? In questa guida pratica troverai la struttura organizzativa del Ministero, l’organizzazione centrale e periferica, informazioni sui concorsi in atto e contenuti gratuiti da scaricare.
Il Ministero della Giustizia è l’apparato organizzativo statale al quale fa capo l’amministrazione giudiziaria. Gli sono attribuiti, ferme restando le competenze del Consiglio Superiore della Magistratura, le funzioni e i compiti di pertinenza dello Stato in materia di politica giudiziaria e organizzazione degli uffici giudiziari ordinari (gli uffici dei giudici speciali, infatti, dipendono da altre amministrazioni e altri Ministeri), sia nel campo della giurisdizione penale che in quello della giurisdizione civile, nonché nel campo della giurisdizione penale minorile.
In particolare, il Ministero della Giustizia sovraintende all’organizzazione e al funzionamento dei servizi relativi alla giustizia e a quella dei penitenziari statali. Gli spettano, peraltro, la gestione degli archivi notarili, la vigilanza sugli ordini e sui collegi professionali, l’amministrazione del casellario giudiziale, la cooperazione internazionale e l’istruttoria delle domande di grazia da proporre al Presidente della Repubblica.
Inoltre, il Ministero della Giustizia elabora proposte normative, attraverso il proprio ufficio legislativo, cura la pubblicazione di tutti gli atti normativi sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, sovrintende alle modifiche dei codici civile, penale, di procedura civile e procedura penale.
Il Ministro della Giustizia, l’unico a essere citato direttamente nella Costituzione, ha il titolo di Guardasigilli, in quanto custode del sigillo dello Stato. In tale veste, egli controfirma le leggi e i decreti al fine della loro pubblicazione. La Costituzione gli attribuisce anche la titolarità dell’azione disciplinare nei confrontidei magistrati (art. 107).
Gli argomenti dell'articolo
L’articolazione del Ministero della Giustizia nella riorganizzazione del 2015
Con decreto n. 84 del Presidente del Consiglio dei Ministri, emanato il 15 giugno 2015, è stato approvato il Regolamento di riorganizzazione del Ministero della Giustizia, in risposta alle generali esigenze di ammodernamento e decongestionamento della struttura centrale dello Stato e di contenimento delle spese di gestione degli apparati, nel più ampio quadro delle politiche di razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica.
Al tempo stesso si è decisamente puntato all’innalzamento dei livelli di efficienza ed efficacia, non senza favorire l’integrazione operativa fra le diverse articolazioni a livello centrale e periferico. Sono state «valorizzate» le esperienze tecnico-professionali precedentemente maturate in alcuni ambiti come in quello dell’esecuzione penale esterna. Si è anche valorizzato il ruolo della Conferenza dei Capi di Dipartimento, al fine di assicurare l’assunzione di decisioni strategiche comuni.
Costituisce novità di assoluto rilievo l’ampliamento delle competenze del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità, quale struttura di controllo della cosiddetta «messa alla prova», in capo al quale si concentra l’esecuzione delle misure alternative alla detenzione in carcere, nonché delle sanzioni sostitutive, secondo i modelli europei più progrediti.
La nuova organizzazione centrale e periferica del Ministero della Giustizia
Si riporta, qui di seguito, lo schema della nuova organizzazione centrale e periferica del Ministero della Giustizia.
L’organizzazione centrale
Il livello centrale si struttura nei seguenti uffici di gestione amministrativa:
- Dipartimento per gli affari di giustizia
- Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi
- Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria
- Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità
L’organizzazione periferica
Il livello periferico si struttura in organi di livello dirigenziale generale e organi di livello dirigenziale non generale. Costituiscono organi di livello dirigenziale generale le Direzioni regionali e i Provveditorati regionali. Sono d’altro canto organi periferici di livello dirigenziale non generale i Centri per la giustizia minorile.
Per tutti i dettagli sulla struttura organizzativa del Ministero della Giustizia e sulle mansioni delle diverse figure di funzionari che operano all’interno del Ministero scarica le nostre guide gratuite (inserisci il tuo indirizzo mail in questo box ⇓)
[edisesfile formtype=”pdf” url=”https://blog.edises.it/wp-content/uploads/2019/06/Articolo-sul-Ministero-della-Giustizia.zip” title=”Lavorare al Ministero della Giustizia – Scarica le guide gratuite” description=”Inserisci un indirizzo mail valido” buttontxt=”conferma” buttonlink=”” value=”ministero giustizia” activity=”scarica guide ministero giustizia” ]Lavorare al Ministero della Giustizia: i concorsi in atto
Al momento sono in atto vari concorsi per l’assunzione di personale presso il Ministero della Giustizia.
In particolare sono in corso di svolgimento le seguenti procedure:
- Concorso 3000 Operatori Data Entry Ministero della Giustizia
- Concorso 5410 posti per diplomati e laureati
- Concorso 203 assistenti tecnici per il Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria – DAP
- Concorso 1758 agenti di Polizia Penitenziaria
Per la preparazione ai concorsi al Ministero della Giustizia consulta il catalogo EdiSES.