il diritto amministrativo nei concorsi pubblici

Il diritto amministrativo nei concorsi pubblici

Mentre il diritto civile disciplina i rapporti inter cives, riconoscendo o negando la tutela dei diritti soggettivi (ad esempio: una lite fra due proprietari confinanti), il diritto amministrativo ha contorni quanto mai ampi, interessandosi alla organizzazione e funzionalità delle amministrazioni pubbliche, regolando, di conseguenza i rapporti fra cittadino-amministrato e Potere Pubblico (ad es. dall’espropriazione per pubblica utilità, all’iscrizione all’anagrafe di un neonato, dalla frequentazione di un corso scolastico, alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale, alla realizzazione delle opere pubbliche).

Le peculiarità dell’azione pubblica sono tali che si è sentita (e mantenuta nel tempo) l’esigenza di un giudice specializzato per le controversie che oppongono i pubblici poteri al cittadino-amministrato e che hanno il loro punto di collegamento, “contatto qualificato”, nella possibilità via via ampliatasi (fino alla dignità risarcitoria) della posizione giuridica pubblicistica, per eccellenza: l’interesse legittimo.

In effetti, a ben riflettere, siamo immersi nel diritto amministrativo: basta premere un qualsivoglia interruttore elettrico, per usufruire del relativo servizio pubblico energetico, o partecipando ad un concorso pubblico riflettere sulla complessità della procedura a cui si sta prendendo parte: una organizzazione di mezzi, logistica e personale variamente qualificato, che si compone di procedimenti e sub procedimenti amministrativi tra cui la formazione e pubblicazione del bando, la nomina della commissione, la definizione delle prove, il loro espletamento, la correzione e valutazione degli elaborati, la formazione della graduatoria e così via.

Nell’ambito dei concorsi più recenti, in cui tra le materie richieste per le prove vi è anche il diritto amministrativo, in evidenza vale citare quello per addetti Ufficio per il Processo 2023, il concorso ASMEL 2023 (Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione degli Enti Locali) o i 352 Allievi Dirigenti SNA (Scuola Nazionale dell’Amministrazione)

Il rilievo e la centralità del diritto amministrativo non si risolve, nell’ambito nazionale: l’Europa, con le sue istituzioni deliberanti, costituisce un potente strumento di espansione di tale diritto che finisce per assumere sempre più una connotazione, appunto, europea, in cui è sempre più incisiva la presenza del diritto dell’Unione europea (consulta in tema il Minimanuale di diritto dell’Unione europea).

Ne consegue che l’ampiezza e complessità della disciplina coperta dal diritto amministrativo è certamente tale da rientrare tra le materie concorsuali più richieste e trasversali, molto spesso anche collegato a materie come quella del diritto costituzionale (consulta in tema il Minimanuale di diritto Costituzionale).

Gli argomenti scelti nelle prove concorsuali del resto riflettono pienamente, e non potrebbe essere altrimenti, l’ampia serie di questioni che il diritto amministrativo copre.

Così, ad esempio, è per una prova che possono essere richieste nozioni di edilizia, sanità, istruzione, contrattualistica pubblica, accesso ad atti e documenti.

Sono tutti spunti che rimandano al difendersi dalle pretese dei Pubblici Poteri valga il riferimento all’ordine di abbattimento di una opera edilizia, all’espropriazione per pubblica utilità, ad una richiesta tributaria, ovvero ad un provvedimento di espulsione, o, ancora ad una interdittiva antimafia o alla cancellazione da un Albo; ovvero, per contro, alla richiesta ampliativa tesa all’ottenimento delle cure mediche, ai diversi livelli di istruzione, alla sicurezza cittadina e delle frontiere, alle prestazioni assistenziali, all’elettorato attivo e passivo, alla partecipazione ad una procedura di gara. I pochi esempi sono già bastevoli per rendere immediata la percezione della complessa architettura che caratterizza il diritto amministrativo.

Saperne di diritto amministrativo è dunque essenziale e strategico: non c’è ambito nella vita sociale che non lo ricomprenda, non c’è possibilità d’esame universitario, colloquio aziendale o concorso pubblico che non lo sottenda.

Lo studio del diritto amministrativo nei concorsi pubblici

La preparazione concorsuale nella materia del diritto amministrativo può essere a più livelli essendoci:

  • concorsi nei quali è richiesta una conoscenza limitata ai soli “elementi” o “nozioni
  • concorsi nei quali si richiedono specifici argomenti (es. la materia della contrattualistica pubblica)
  • concorsi nei quali si richiede, invece, un elevato livello di conoscenza e di approfondimento della materia.

Diritto amministrativo: il nuovo Minimanuale

Per approfondire consigliamo il nuovo Minimanuale – Elementi di Diritto Amministrativo aggiornato agli ultimi provvedimenti normativi.

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Diritto amministrativo: le novità del Minimanuale

Il Minimanuale è strutturato con un’ampia e chiara trattazione nozionistica degli argomenti con un costante rimando alle fonti normative nazionali ed europee, arricchito dagli orientamenti prevalenti della dottrina e da numerose pronunce giurisprudenziali, anche extranazionali.

Al fine di favorire l’approccio alla materia, il volume prevede, inoltre, dei box di approfondimento su questioni specifiche di maggiore interesse, delle mappe esplicative di singole norme selezionate, continui esempi relativi all’applicazione pratica delle norme giuridiche e delle mappe concettuali, denominate Percorsi riepilogativi, che a conclusione di ogni capitolo permettono un riepilogo veloce e schematico argomenti trattati.

Ogni capitolo si compone infine di un test di autovalutazione con 10 domande a risposta multipla sulla materia trattata, al fine di offrire la possibilità di una verifica completa ed immediata degli argomenti studiati.

Nell’ultima edizione il manuale risulta aggiornato al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), nato dall’intento dell’Unione Europea di offrire un’opportunità di rilancio per gli Stati membri, dopo la pandemia, per una crescita economica più inclusiva, sostenibile e digitale attraverso l’attuazione di investimenti e riforme, in Italia tra le riforme previste vi è quella relativa al codice degli appalti pubblici e in materia di giustizia civile e penale; alla legge finanziaria del 2022; al D.L. 17 luglio 2020 n.76 in materia di semplificazione ed innovazione digitale che ha previsto l’introduzione di nuove regole e strumenti per la digitalizzazione dei servizi pubblici; al D.L. 9 giugno 2021 n.80 cosiddetto “decreto reclutamento” che ha previsto, all’art.6, l’introduzione del Piano integrato di attività ed organizzazione (PIAO); le Linee guida AgID 2022; la L. n. 77/2020 di conversione del Decreto Rilancio.

Ed ancora il Minimanuale è aggiornato al nuovissimo Codice degli Appalti Pubblici (D.Lgs. 31 marzo 2023 n. 36), la cui entrata in vigore è fissata al 1° aprile 2023 diventando poi efficace dal 1° luglio 2023, gli obiettivi dell’intervento normativo sono volti al pieno allineamento e compatibilità per procedure e tempistiche al diritto dell’Unione Europea in materia di contratti pubblici. La struttura del nuovo corpo normativo riorganizza e in alcune parti riforma completamente la disciplina, ad esempio prevedendo la regolazione della digitalizzazione dell’intero ciclo di vita dell’appalto.

Molti sono i riferimenti alle pronunce giurisprudenziali, anche extranazionali, vale qui citare ad esempio la sentenza del Consiglio di Stato 9 gennaio 2023 n. 224 sui principi di pubblicità e trasparenza; l’ordinanza delle Sezioni Unite 24 agosto 2022 n.25294 in tema di espropriazione in particolare sull’individuazione dei soggetti obbligati al pagamento delle indennità dovute ai proprietari espropriati.

Gli argomenti chiave

In un’ottica concorsuale le tre macroaree di studio maggiormente da attenzionare per conseguire obiettivi rapidi e concisi di conoscenza della materia sono: la struttura organizzativa delle amministrazioni pubbliche, l’attività amministrativa e l’attività procedimentale ed infine l’attività contrattuale e i servizi pubblici.

  • La prima, afferisce al piano logistico-organizzatorio, riguardando, in senso lato, tutte le strutture pubbliche, come sorgono, si costituiscono, evolvono e le rispettive competenze: innanzitutto i Ministeri e le amministrazioni pubbliche di ogni ordine a grado (D.lgs 30 marzo 2001 n.165), comprese le comunità territoriali locali (Regioni, Province e Comuni) (in argomento consulta anche il Minimanuale di diritto costituzionale).
  • La seconda riguarda le metodiche dell’azione amministrativa che, nel primato della legge (principio di legalità) trova nella stessa le norme fondative, operative e soprattutto, limitanti delle prerogative pubblicistiche. Centrale in quest’ottica, è la legge sul procedimento amministrativo (L. 7 agosto 1990 n.241) che detta le regole fra le pubbliche amministrazioni e gli amministrati: regole fortemente mutate che, da una posizione chiaramente egemone della Pubblica Amministrazione, si è nel tempo, orientata verso una più evoluta, tendenziale, equa ordinazione.
  • Infine una così cospicua massa di servizi, richieste, opzioni repressive o, al contrario, ampliative, necessita, all’evidenza, di una ingente mole di personale, mezzi, beni, opere, servizi, in genere.

La provvista del personale avviene con la filiera del pubblico concorso: almeno come modalità generale.

Beni, servizi, attività sono autoprodotti o richiesti al mercato: si apre qui la voluminosa pagina dei contratti pubblici, con la quale le pubbliche amministrazioni, previa gara (pubblicistica), selezionano il contraente con cui instaurare un rapporto contrattuale (privatistico).

Il richiamo in argomento, è il “nuovo” Codice degli Appalti (D.Lgs. 31 marzo 2023 n.36), innovativamente orientato, nel momento stesso in cui la realizzazione del PNRR velocizza, digitalizza, lascia una sfida tecnologica e imprenditoriale, senza pari. In argomento per approfondire è possibile consultare il percorso riepilogativo relativo al Codice appalti

Le prove concorsuali: prova preselettiva, la prova scritta e la prova orale

Le prove concorsuali sono nella maggior parte dei casi strutturate con una prova preselettiva, una prova scritta con quesiti a risposta aperta e successivamente una prova orale.

Per quanto riguarda la prova preselettiva solitamente è composta da quiz a risposta multipla con 3 o 4 alternative di risposta.

Indicazioni su come prepararsi e su come affrontare al meglio tali prove sono fornite in modo dettagliato in diversi articoli di questo blog a cura del professore Marco Bonora.

La prova scritta, invece, solitamente è strutturata con quesiti a risposta aperta. Nei quesiti a risposta aperta il candidato deve rispondere, in orientativamente poche righe che vanno da 15 a 20, a differenza che nei temi.

La difficoltà di tale prova è quella di riuscire in modo sintetico ad inquadrare l’istituto e a dettagliarne gli aspetti richiesti dalla traccia in poche righe.

Maggiori informazioni su come prepararsi alle prove scritte nei concorsi pubblici.

Per la prova orale, invece, sarà necessario avere una preparazione organica tale da permettere di essere in grado di rispondere ed argomentare le domande poste.

Il Minimanuale di diritto amministrativo offre uno strumento molto utile per la preparazione alla prova orale in un concorso in quanto, a conclusione di ogni capitolo, inserisce delle mappe concettuali che permettono di fissare al meglio gli argomenti ed i contenuti ma prevede anche dei quiz di autovalutazione.

Scarica un esempio di Mappa concettuale

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