L'Economia Politica nei concorsi pubblici

L’Economia politica nei concorsi pubblici

L’Economia politica ha come oggetto di studio la totalità del sistema economico, definito come il complesso di soggetti impegnati in maniera organizzata a risolvere i problemi della produzione e dello scambio dei beni che soddisfano i bisogni umani.

Data la vastità di questo campo di indagine, gli studi dell’economia politica si suddividono in due principali branche:

  • la microeconomia, che si occupa dei fenomeni economici dal punto di vista del singolo operatore economico (analisi della domanda di un consumatore o scelte di prezzo di un’impresa);
  • la macroeconomia, che studia le grandezze aggregate dei fenomeni economici (domanda aggregata di tutti i soggetti economici, intervento dello Stato nell’economia, caratteristiche del sistema economico, ecc.).

Quanta Economia politica si deve conoscere per i concorsi pubblici?

L’economia politica è la materia economica più presente nei concorsi pubblici. Difatti, l’ampiezza dell’oggetto di studio e la generalità degli argomenti in essa confluenti, la rende la materia più richiesta sia nelle selezioni per le Agenzie statali (Agenzia delle Entrate) e per l’INPS, sia per i profili amministrativi e contabili degli enti statali e degli enti locali (Comuni e Regioni).

Anche nel caso in cui non sia esplicitamente richiesta nel programma di concorso, bisogna fare attenzione a diciture quali principi di economia, elementi di economia che rappresentano un implicito richiamo agli argomenti propri di questa materia.

Gli argomenti chiave

Tra gli argomenti più richiesti in sede concorsuale facenti parte dell’economia politica si possono indicare in prima analisi le scelte del consumatore, la massimizzazione del profitto del produttore e a livello macro le teorie riguardanti inflazione, disoccupazione ed equilibrio di bilancio.

In particolar modo, dal punto di vista micro si richiede spesso la risoluzione di problemi cosiddetti “di min/max” che riguardano la massimizzazione dell’utilità del consumatore o della produzione dell’imprenditore o, comunque, la minimizzazione delle perdite degli stessi.

Dal punto di vista macro si dovrà porre attenzione ad argomenti quali il trade off tra inflazione e disoccupazione, l’efficacia delle politiche espansive o restrittive dello Stato in economia aperta o chiusa, gli effetti della spesa pubblica e delle scelte impositive.

Economia politica: il nuovo Minimanuale

Per approfondire consigliamo il nuovo Minimanuale – Elementi di Economia Politica aggiornato agli ultimi provvedimenti normativi.

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La prova preselettiva e la prova scritta: quesiti a risposta chiusa o aperta

Nei concorsi pubblici la valutazione della conoscenza di una materia è normalmente effettuata tramite prove a quiz, almeno nelle prime fasi del concorso.

Nelle preselezioni la regola è quella dei quesiti a risposta multipla, con la classica domanda corredata da 3 o 4 alternative di risposta.

Indicazioni su come prepararsi e su come affrontare al meglio tali prove sono fornite in modo dettagliato in diversi articoli di questo blog a cura del professore Marco Bonora.

Per affrontare le prove a test dei concorsi pubblici leggi i consigli del prof. Marco Bonora

Nelle prove scritte la scelta ricade normalmente sui quesiti a risposta aperta. Si tratta di una domanda cui deve seguire una breve illustrazione dell’istituto compendiata in poche righe (orientativamente circa 15/20). Normalmente le domande sono estremamente generiche e in teoria potrebbero avere delle risposte anche di più pagine. Ma bisogna fare molta attenzione perché non si tratta di un tema, ma di quesiti a risposta aperta; la difficoltà è proprio quella di dimostrare di avere un quadro chiaro di tutti gli aspetti dell’istituto senza tuttavia utilizzare intere pagine per spiegarlo.

Ecco un esempio di quesito a risposta aperta tratto dal MiniManuale di Elementi di Economia politica:

Quali possono essere gli effetti di breve e medio periodo di una politica fiscale espansiva?

Considerando come situazione di partenza quella in cui il sistema si trova in corrispondenza del livello naturale di produzione, nel breve periodo una politica fiscale espansiva genera un incremento della produzione, un incremento del tasso d’interesse e un incremento del livello generale dei prezzi.

A parità di condizioni, invece, nel lungo periodo la produzione torna al suo livello di pieno impiego, il livello dei prezzi cresce e il tasso d’interesse cresce.

La prova orale

L’Economia politica ricompare spesso anche nelle fasi finali di un concorso pubblico, quando si deve sostenere la prova orale. A questo punto più che ripassare di nuovo tutti gli argomenti l’attività più utile che si può fare è quella di “fissare i concetti”, vale a dire tracciare un quadro schematico di tutti i punti fondamentali della materia.

Questa operazione si può fare mentalmente, ma risulta ancora più utile ed efficace se viene fatta su carta, tracciando e organizzando una mappa concettuale. Nel MiniManuale di Elementi di economia politica questo lavoro è stato già fatto per voi. Alla fine di ogni capitolo del volume, infatti, sono presenti mappe concettuali (Percorsi riepilogativi) di tutti i capitoli del libro.

Scarica un esempio di Percorso riepilogativo

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