Come diventare agrotecnico: guida pratica all’esame di stato

Come si diventa agrotecnico? Quali sono i requisiti di accesso all’esame di stato? E come si svolgono le prove di esame? In questa guida tutte le informazioni necessarie per diventare agrotecnico: titoli di accesso, modalità di presentazione delle domande, prove d’esame e tracce ufficiali degli anni precedenti che ti aiuteranno a capire come prepararti al meglio.

L’esame di stato di agrotecnico

Per diventare agrotecnico o agrotecnico laureato e conseguire l’abilitazione professionale è necessario superare l’esame  di stato per l’abilitazione. Ogni anno il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca indice una sessione degli Esami di Stato per l’abilitazione alla professione. Alla sessione possono presentarsi i candidati che hanno conseguito il titolo accademico richiesto entro il termine stabilito per ciascuna sessione dai bandi emanati dalle singole università in relazione alle date fissate per le sedute di laurea.

Titoli di accesso richiesti per l’esame di stato per agrotecnico

Candidato agrotecnico

Alla sessione d’esami sono ammessi i candidati agrotecnici che alla data di presentazione della domanda siano in possesso di diploma di istruzione secondaria superiore (di istituto professionale o tecnico) ad indirizzo agrario. I diplomi validi sono i seguenti:

  • Agrotecnico
  • Perito Agrario
  • Tecnico in “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale
  • Tecnico in “Agraria, agroalimentare e agroindustria

e abbiano uno dei seguenti requisiti:

  • svolto diciotto mesi di pratica professionale certificata;
  • prestato per almeno 18 mesi attività tecnica subordinata con mansioni tipiche della professione;
  • frequentato un corso IFTS di almeno tre semestri, purché riconosciuto dall’Albo;
  • frequentato un corso presso un ITS – Istituto Tecnico Superiore con indirizzo coerente con la professione;
  • avere conseguito una coerente laurea o diploma universitario o frequentato una scuola diretta a fini speciali.

Candidato agrotecnico laureato

Alla sessione d’esami sono ammessi i candidati laureati che alla data di presentazione della domanda siano in possesso di uno dei seguenti titoli:

  • diploma universitario triennale in: – Biotecnologie agro-industriali – Economia ed amministrazione delle imprese agricole – Economia del sistema agroalimentare e dell’ambiente – Gestione tecnica ed amministrativa in agricoltura – Produzioni animali – Produzioni vegetali – Tecniche forestali e tecnologie del legno – Viticoltura ed enologia
  • laurea triennale in: – L-2 Biotecnologie – L-21 Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica paesaggistica e ambientale – L-7 Ingegneria civile ed ambientale – L-18 Scienze dell’economia e della gestione aziendale – L- 25 Scienze e tecnologie agrarie e forestali – L-26 Scienze e tecnologie agro-alimentari – L-32 Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura – L-38 Scienze zootecniche e tecnologie delle produzioni animali e abbiano svolto per un semestre pratica professionale, salvo i casi di esenzione.

Domanda di ammissione all’esame di stato per agrotecnico

I candidati possono presentare domanda di ammissione agli esami soltanto all’Istituto professionale di Stato per l’agricoltura sede regionale o interregionale di esame, di cui all’elenco allegato all’ordinanza annuale.

Le domande di ammissione agli esami devono essere redatte in carta legale e inviate, insieme ai documenti di rito, tramite raccomandata con avviso di ricevimento al Collegio Nazionale degli Agrotecnici, entro il termine stabilito dall’ordinanza ministeriale. Le domande di ammissione possono essere presentate anche direttamente al Collegio Nazionale degli Agrotecnici, ottenendone apposita ricevuta.

Non sono ammessi agli esami i candidati che abbiano spedito la domanda con i documenti oltre il termine di scadenza stabilito, quale ne sia la causa, e coloro i quali risultino sprovvisti dei requisiti prescritti. Alla domanda di ammissione agli esami devono essere allegati i seguenti documenti rilasciati con l’osservanza delle vigenti disposizioni sul bollo:

  • diploma di maturità professionale di Agrotecnico in originale o copia autentica; un breve curriculum in carta semplice, sottoscritta dal candidato, relativo all’attività professionale ed agli eventuali ulteriori studi compiuti dopo il conseguimento del diploma di maturità;
  • eventuali pubblicazioni di carattere professionale;
  • ricevute da cui risulti l’avvenuto versamento della tassa di ammissione agli esami nella misura di euro 49,58 dovuta all’erario e del contributo nella misura di euro 16,00 dovuto all’istituto professionale di Stato per l’agricoltura sede di esame, a norma della legge 8 dicembre 1956, n. 1378, e successive modificazioni;
  • un elenco sottoscritto su carta semplice dei documenti, numerati in ordine progressivo, prodotti a corredo della domanda.

Le prove dell’esame di stato per agrotecnico

I candidati devono presentarsi alle sedi di esame nei giorni e nell’ora indicati per lo svolgimento della prova, muniti di valido documento di riconoscimento. La prova d’esame di stato per l’abilitazione all’esercizio professionale si espliciterà attraverso una:

  • Prova orale verterà sui diversi aspetti delle competenze previste dal regolamento professionale. Sarà richiesta, oltre la conoscenza degli aspetti tecnici riguardanti i diversi contenuti, l’illustrazione delle considerazioni economiche e degli aspetti normativi inerenti i problemi che saranno sottoposti all’analisi dei candidati.

Scarica le tracce ufficiali di precedenti esami di stato

Esercitati con le prove ufficiali




Iscrizione all’Albo degli agrotecnici

Superata la fase di selezione si consegue l’abilitazione professionale che si perfeziona con l’iscrizione all’Albo professionale del Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici Laureati. I Collegi Provinciali forniscono agli iscritti le necessarie informazioni sulla legislazione e deontologia professionale.

Sbocchi professionali

Le competenze professionali degli iscritti nell’Albo degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati sono numerose ed estese, delineando la figura di un consulente globale per l’impresa a tutto tondo, competente non solo nei tradizionali settori agrario, forestale e zootecnico ma anche nei nuovi settori del paesaggio e del verde ornamentale, dell’ambiente e dell’ingegneria naturalistica, dell’alimentazione, della consulenza aziendale, della sicurezza sul lavoro e del catasto.