Il diritto commerciale nei concorsi pubblici

Il diritto commerciale nei concorsi pubblici

Sebbene difficilmente un bando di concorso richieda lo studio del diritto commerciale, alcuni concorsi lo contemplano. È il caso, ad esempio, dei concorsi banditi dall’Agenzia delle Entrate dove, per taluni profili, la conoscenza del diritto commerciale è richiesta, anche se associata a quella del diritto civile.

L’approccio al diritto commerciale costituisce per molti una prova impegnativa, in considerazione sia dell’ampiezza sia della complessità della materia, che risulta alquanto articolata anche in virtù della continua evoluzione delle relative fonti di disciplina.

Al nucleo centrale di disciplina della materia costituito dalle norme del codice civile si affianca, infatti, una copiosa legislazione speciale (es. legge cambiaria, legge assegni, legge antitrust ecc.), nonché la normativa scaturente dall’attuazione delle direttive comunitarie, sempre più numerose in funzione dell’armonizzazione del diritto commerciale nel contesto europeo, e la normativa contemplata dai codici di settore (es. Codice della proprietà industriale, Codice delle assicurazioni private, Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza).

Una breve definizione del diritto commerciale

Con l’espressione “diritto commerciale” si fa riferimento a quella branca del diritto privato avente ad oggetto le norme relative ai rapporti tra le imprese commerciali e a quelli tra le imprese commerciali e il pubblico dei consumatori e dei risparmiatori.

Pertanto, alla uniformità delle regole che presiedono allo svolgimento di tutti i rapporti di diritto privato, si accompagna una disciplina specifica dettata per l’imprenditore commerciale, in considerazione delle peculiarità dell’esercizio dell’attività di impresa e delle specifiche ragioni di tutela ad essa connesse.

Dopo aver premesso una generica nozione di “imprenditore”, il codice civile si sofferma sulla specifica figura dell’imprenditore commerciale alla quale dedica una serie di disposizioni che ne impongono la sottoposizione a quello che viene comunemente definito statuto speciale dell’imprenditore commerciale, che prevede una serie di regole relative al registro delle imprese, alle scritture contabili, alla rappresentanza commerciale e alle procedure concorsuali.

È proprio la specifica disciplina riservata all’imprenditore commerciale che costituisce oggetto di studio del diritto commerciale.

Gli argomenti chiave del diritto commerciale

Come anticipato, il diritto commerciale si occupa di disciplinare la figura dell’imprenditore, sia sotto il profilo organizzativo, con riguardo alle diverse forme giuridiche che può assumere l’impresa, che sotto quello funzionale e dinamico attinente, quest’ultimo, alle relazioni che l’imprenditore necessariamente intraprende nell’esercizio della propria attività economica.

Le macrotematiche affrontate da questa branca del diritto sono:

  • l’imprenditore
  • l’azienda
  • le società
  • il mercato
  • i contratti
  • le procedure concorsuali

Come è evidente, si tratta di tutte tematiche molto importanti, sia per chi si appresta a sostenere l’esame universitario, sia per chi si approccia alla materia in vista di un concorso pubblico.

A questi profili, sono correlate ulteriori tematiche che interessano lo studio del diritto commerciale: quelle inerenti alla tutela del regime di libera concorrenza e competizione nell’ambito dell’attività economica, attraverso prescrizioni che mirano ad evitare comportamenti sleali, contrari ai principi della correttezza professionale e diretti a danneggiare l’attività altrui; alla dimensione strutturale e funzionale del mercato mobiliare all’interno del sistema finanziario italiano; alla disciplina dei titoli di credito, tipici strumenti giuridici dell’attività d’impresa.

Proprio in considerazione della vastità degli argomenti relativi alla materia del diritto commerciale, si impongono un metodo di studio ed un processo di apprendimento che consentano di assimilare al meglio le nozioni e i vari aspetti della disciplina.

Fondamentale è l’organizzazione sistematica del materiale, per creare un ordine mentale e attivare il processo di apprendimento, cui si consiglia di associare l’inserimento dei concetti chiave all’interno di mappe concettuali, per inquadrare in modo efficace le informazioni via via acquisite nello studio dei vari argomenti. Si suggerisce, inoltre, in considerazione dei numerosi collegamenti della materia con il diritto civile e il diritto costituzionale, di avere a supporto nello studio anche questi testi (consulta in tema il Minimanuale di diritto civile e il Minimanuale di diritto costituzionale), utili per verificare nozioni ed istituti che si richiamino, appunto, a tali discipline e per creare collegamenti tra gli argomenti.

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Il Minimanuale – Elementi di Diritto Commerciale si occupa in modo completo di tutti gli argomenti relativi alla materia, affrontando anche le ultime novità normative e i più recenti orientamenti di dottrina e giurisprudenza. Il manuale, inoltre, è organizzato in modo ordinato, fornendo schemi strutturati per ottenere un buon risultato alla prova d’esame.

Il volume prevede, inoltre, box di approfondimento su argomenti specifici di maggiore interesse, mappe esplicative di singole norme selezionate, esempi relativi all’applicazione pratica delle norme giuridiche e delle mappe concettuali, denominate Percorsi riepilogativi, che a conclusione di ogni capitolo permettono un riepilogo veloce e schematico degli argomenti trattati.

Alla fine di ogni capitolo troviamo i Test di autovalutazione con 10 domande a risposta multipla sulla materia trattata, per verificare immediatamente l’apprendimento dei concetti fondamentali che attengono alla disciplina della materia.

Sotto il profilo dell’evoluzione legislativa, il testo si sofferma sulla nuova normativa prevista dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza di cui al D.Lgs. 14/2019, come da ultimo modificata dal D.Lgs. 83/2022 (attuazione della direttiva Insolvency), la quale è focalizzata sulla tempestiva emersione della crisi e sulla maggiore efficienza delle procedure concorsuali, evitando la liquidazione di imprese potenzialmente sane, al fine di impedire la perdita di posti di lavoro, di conoscenze e di competenze, nonché di favorire la permanenza sul mercato dell’imprenditore e la conservazione del valore dell’impresa.

Il volume è aggiornato anche alla disciplina delle operazioni straordinarie transfrontaliere di cui al D.Lgs. 19/2023 e alle nuove disposizioni in tema di class action europea, introdotte dal D.Lgs. 28/2023 con la finalità di tutelare gli interessi collettivi dei consumatori anche in presenza di azioni transfrontaliere.

Infine, si dà atto del percorso intrapreso dal Legislatore per la riforma del sistema della proprietà industriale, alla luce degli obiettivi previsti nel quadro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

La prova preselettiva e la prova scritta: quesiti a risposta chiusa o aperta

Nei concorsi pubblici la valutazione della conoscenza di una materia è normalmente effettuata tramite prove a quiz, almeno nelle prime fasi del concorso.

Nelle preselezioni la regola è quella dei quesiti a risposta multipla, con la classica domanda corredata da 3 o 4 alternative di risposta.

Indicazioni su come prepararsi e su come affrontare al meglio tali prove sono fornite in modo dettagliato in diversi articoli di questo blog. 

Se vuoi saperne di più sulle prove a test dei concorsi pubblici leggi i consigli del professore Marco Bonora

Nelle prove scritte la scelta ricade normalmente sui quesiti a risposta aperta. Si tratta di una domanda cui deve seguire una breve illustrazione dell’istituto in poche righe (orientativamente circa 15/20). La difficoltà di tale prova è quella di riuscire in modo sintetico ad inquadrare l’istituto e a dettagliarne gli aspetti richiesti dalla traccia in poche righe.

Il diritto commerciale nei concorsi pubblici: ecco un quesito a risposta aperta tratto dal Minimanuale – Elementi di diritto commerciale:

Che differenza ricorre tra azioni ed obbligazioni? Le obbligazioni si distinguono dalle azioni in quanto non rappresentano una frazione del capitale sociale, e dunque non attribuiscono la qualità di socio a chi le possiede, costituendo, piuttosto, dei debiti a carico della società emittente che si impegna, nei confronti del creditore, a restituire il capitale e a rimborsarlo alla scadenza indicata nel titolo.
La sottoscrizione di obbligazioni emesse da società per azioni comporta normalmente un margine di rischio minore, rispetto alla sottoscrizione di azioni, per colui che vuole investire i propri risparmi. Chi partecipa alla società sottoscrivendo un certo numero di azioni ed acquistando così la qualità di socio, infatti, non sa con certezza quanto guadagnerà nel tempo, in quanto il suo diritto ad una parte degli utili dipende, in concreto, dall’andamento dell’attività sociale; proprio per questo motivo si dice che il socio partecipa al cd. capitale di rischio.
Chi sottoscrive un’obbligazione (il cd. obbligazionista), invece, diventa creditore nei confronti della società, in quanto ha diritto di ricevere gli interessi stabiliti indipendentemente dall’andamento positivo o negativo dell’attività sociale. Il suo guadagno, quindi, è certo (anche se ovviamente meno elevato rispetto a quello che avrebbe potuto ottenere da una partecipazione azionaria) e si dice che egli partecipa al cd. capitale di debito.

La prova orale è, invece, diretta a verificare sia la capacità esplicativa e argomentativa dello studente, sia la possibilità di risolvere, sul momento, una questione pratica che gli venga proposta. Sarà, quindi, necessario dimostrare di avere una preparazione completa ed organica, che consenta al candidato di rispondere in modo ragionato ed adeguato alle domande poste in sede di esame.

In questa direzione il Minimanuale – Elementi di diritto commerciale si pone come strumento fondamentale di conoscenza della materia, selezionando per ciascun argomento, pur nel rispetto delle esigenze di completezza irrinunciabili, le informazioni giuridiche essenziali, anche attraverso l’utilizzo di mappe concettuali, che consentono di fissare al meglio gli argomenti, e l’ausilio di quiz di autovalutazione a conclusione di ogni capitolo.

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