Il Consiglio dei ministri ha approvato il 6 aprile l’atteso Decreto scuola contenente misure per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Il decreto permette al Ministero di bandire i concorsi a cattedra anche in fase di emergenza sanitaria e supera il nodo del parere obbligatorio del CSPI (Consiglio Superiore Pubblica Istruzione).
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Concorsi a Cattedra: a breve i bandi
Tra le misure previste dal decreto, l’articolo 3 prevede che per tutta la durata dell’emergenza sanitaria gli eventuali pareri richiesti dal Ministero devono essere resi dal CSPI entro il termine di sette giorni. Decorso tale termine senza l’espressione di parere, il Ministero può procedere in autonomia.
Per i provvedimenti già trasmessi (quelli relativi ai concorsi a cattedra, appunto) per i quali il CSPI non ha ancora reso il parere e il termine per renderlo non è scaduto, il termine decorre dalla data di entrata in vigore del decreto legge (il giorno successivo alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, quindi dall’8 aprile).
Si supera in questo modo lo stallo provocato dalla mancata espressione del parere del CSPI (atteso già dal 4 marzo) sulle bozze di bando inviate dal Ministero.
Anche se i bandi potranno essere pubblicati a breve, i tempi per lo svolgimento delle prove saranno più lunghi. L’art. 87 comma 5 del decreto 18/2020 (il D.L. Cura Italia), infatti, ha sospeso fino al 18 maggio “lo svolgimento delle procedure concorsuali per l’accesso al pubblico impiego, ad esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica”.
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Esami di abilitazione sospesi
L’art. 4 del decreto estende anche agli esami di abilitazione per l’accesso alle professioni regolamentate il blocco fino al 18 maggio disposto dall’articolo 87, comma 5, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18.
Qualora per quella data dovesse profilarsi il protrarsi dello stato di emergenza, uno o più decreti del Ministro dell’università e della ricerca potranno definire l’organizzazione e le modalità della prima e della seconda sessione dell’anno 2020 degli esami di Stato di abilitazione all’esercizio delle professioni regolamentate ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 2001, n. 328, delle professioni di odontoiatra, farmacista, veterinario, tecnologo alimentare, dottore commercialista ed esperto contabile, nonché delle prove integrative per l’abilitazione all’esercizio della revisione legale.
In pratica, il decreto prefigura la possibilità che gli esami di Stato di abilitazione si svolgano con modalità diverse da quelle ordinarie, ivi comprese modalità a distanza.
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Subito 4.500 assunzioni dalle graduatorie
Nel corso del Consiglio dei Ministri di oggi è stato anche approvato un provvedimento (DpR) che sblocca le assunzioni chieste dal Ministero dell’Istruzione per recuperare parte dei posti liberati, nell’estate del 2019, dai pensionamenti dovuti a ‘Quota 100’.
Si attua, quindi, la norma inserita nel decreto scuola approvato in autunno: si tratta di 4.500 posti che andranno ad altrettanti insegnanti, vincitori di concorso o presenti nelle Graduatorie ad esaurimento, che non avevano potuto occuparli lo scorso settembre perché non erano stati messi a disposizione. Con successivi provvedimenti saranno disposte le assunzioni relative all’anno scolastico 2020/2021.
Di fatto questo consente di varare immediatamente i regolamenti concorsuali e di pubblicare i relativi bandi, primo dei quali quello per scuola primaria e dell’infanzia.