Si celebra oggi, in oltre 100 paesi del mondo, la XIII edizione del Safer Internet Day (SID), la giornata mondiale per la sicurezza in Rete, campagna di sensibilizzazione che il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha voluto quest’anno dedicare in particolar modo al cyberbullismo.
Questa mattina a Roma, il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini presenzierà alla prima proiezione dello spot istituzionale che sarà trasmesso sui canali Rai, Mediaset e Sky.
Gli argomenti dell'articolo
La giornata mondiale per la sicurezza in Rete
Si tratta di un appuntamento annuale pensato per sensibilizzare le nuove generazioni su un uso più corretto e consapevole delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, in particolare del Web e dei Social Network. In Italia, il MIUR ha diffuso una nota con la quale presenta le proprie iniziative ed invita le scuole a celebrare il Safer Internet Day in data 10 febbraio, dedicando l’opportuna attenzione a questa iniziativa.
Le opportunità del web
Il Web rappresenta uno strumento sorprendente e potente, che permette di migliorare la nostra vita; può essere un luogo ideale per l’apprendimento e per il divertimento. Gli aspetti positivi del web:
- La possibilità di entrare in contatto con persone, anche distanti culturalmente e geograficamente, e scambiare con loro esperienze, punti di vista, opinioni ed idee.
- L’opportunità di lavorare in modo cooperativo con gli altri e di aiutarsi vicendevolmente, per portare a termine progetti importanti, come la sensibilizzazione su alcuni temi o la raccolta di fondi a scopo benefico.
- L’occasione di riunirsi per una causa comune, che si ritiene giusta, al fine di far sentire in modo concreto ed efficace la propria voce a livello globale; si pensi alla condanna dei regimi dittatoriali, delle guerre e del terrorismo.
Si tratta di aspetti positivi delle nuove tecnologie, che permettono alle nuove generazioni di allargare il proprio spettro di esperienze, permettendo loro di crescere e migliorarsi.
I rischi del web
Tuttavia, la bontà di uno strumento dipende sempre dall’uso che di esso si fa. Ed il Web non sfugge a questa regola. Molti pericoli si nascondono dietro un uso apparentemente innocuo, ma comunque inappropriato del Web e dei Social Network.
Il Safer Internet Day costituisce un’occasione per il mondo dell’istruzione, finalizzata a riflettere sui pericoli e gli aspetti potenzialmente negativi delle nuove tecnologie. In particolare, insegnanti ed educatori, nell’ambito di questa celebrazione, possono sensibilizzare i giovani su alcune dinamiche che spesso si verificano nel mondo virtuale del Web, ma che possono avere conseguenze spiacevoli nel mondo reale:
- I social network, i forum, le newsletter ci permettono di interagire con gli altri attraverso la digitazione; in questo caso, la nostra comunicazione non è accompagnata dal canale paraverbale (il tono della voce, il suo ritmo, la cadenza, le pause) e dal canale non verbale (i gesti, le espressioni facciali, la postura). Esistono alcuni strumenti che tendono ad ovviare a questa mancanza, come gli emoticon, che, più che un semplice vezzo, sono una vera e propria necessità per chiarire gli aspetti emotivi della propria comunicazione. Tuttavia, anche con questi strumenti, il testo digitato può portare talvolta a incomprensioni e fraintendimenti; da questi possono nascere conflitti.
- Se tra due persone in buona fede può nascere un’incomprensione, sui social network vi è spesso la possibilità concreta di incontrare persone che, in modo deliberato, si divertono a molestare e a provocare gli altri; pertanto, occorre riuscire a gestire incontri indesiderati, cercando di salvaguardare la propria riservatezza.
- Passando al Web, è indubbio come quest’ultimo rappresenti una risorsa illimitata di informazioni. Tuttavia, non tutte queste informazioni provengono da fonti attendibili. Spesso si può incappare in notizie false o tendenziose. In alcuni casi, gli autori delle pagine Web vogliono far passare una loro opinione o una loro visione molto parziale come un dato di fatto. Sotto questo punto di vista, è importante che lo studente impari a vagliare con accuratezza le fonti; a tale proposito si parla sempre più spesso di Media Education.
Infine, durante la navigazione sul Web è possibile incontrare contenuti che possiamo ritenere offensivi o che possono turbarci. Questo è un rischio concreto, soprattutto per i minorenni.
I Super Errori sul web
In Italia, il Safer Internet Day è promosso in particolare dal Safer Internet Centre – Generazioni Connesse. Si tratta di un consorzio di cui il MIUR è capofila. Già in autunno, è stata lanciata una campagna orientata a sensibilizzare i giovani sull’uso consapevole del Web.
In particolare, mediante il Web sono stati diffusi dei filmati che presentano dei SuperEroi del Web che, in realtà, diventano dei SuperErrori ossia azioni e comportamenti inadeguati che spesso i giovani commettono sul Web. Sicché, gli adolescenti possono conoscere:
- Chat Woman, una ragazza sempre intenta a chattare, che maschera la propria identità;
- L’Incredibile URL, un ragazzo che naviga in modo inconsapevole e rischioso;
- L’Uomo Taggo, un ragazzo che tagga sui social network i suoi amici;
- La ragazza visibile, che trascorre il tempo a fotografarsi e a condividere le proprie foto sul Web;
- Silver Selfie, un ragazzo che passa il tempo a farsi degli autoscatti;
- Tempestata, una ragazza che diffonde i propri contatti sui social e perde la propria privacy.
- Il Postatore Nero, un ragazzo che importuna gli altri con messaggi invadenti e offensivi.
Questi supereroi incarnano degli errori che mettono in evidenza situazioni in cui vi è una vittima che viene molestata oppure un persecutore (un bullo, o, meglio, un cyberbullo) che importuna e infastidisce gli altri.
Bullismo e Cyberbullismo
Ritorna quindi il tema del bullismo, sotto una prospettiva diversa, legata all’uso delle nuove tecnologie. Il cyberbullismo è stato trattato nelle Linee di orientamento emanate dal MIUR il 13 aprile 2015.
Gli strumenti informatici possono essere usati per fini poco nobili, come il mettere in cattiva luce, il diffamare e il deridere le vittime di turno. Tipicamente si usano testi, immagini o filmati offensivi rivolti alla vittima, o ai suoi amici, allo scopo di ridicolizzarla; in alternativa, si possono usare i medesimi strumenti con finalità diffamatorie, al fine di calunniare o mettere in cattiva luce la vittima nei confronti dei suoi conoscenti.
Queste forme di bullismo diretto o indiretto, attuate mediante le nuove tecnologie, risultano amplificate nei loro effetti. Difatti, mentre la diffusione di un pettegolezzo nel mondo reale può circoscriversi ad un ambiente limitato, la diffusione di una maldicenza su di un social network può raggiungere migliaia di persone in più parti del globo, in pochi istanti.
Inoltre, l’uso coordinato di strumenti di connettività, come smartphone e iphone, e dei social network permette di scattare fotografie o riprendere filmati della vittima e di diffonderli, dilatando, anche in questo caso, il livello di derisione a cui viene sottoposta la vittima stessa.
Praticare il bullismo attraverso gli strumenti tecnologici di informazione e comunicazione diventa anche più semplice e diretto per il persecutore, in quanto egli spesso crede di non poter essere indentificato, nascondendosi dietro uno pseudonimo o un soprannome (un nickname). Tuttavia, occorre rammentare che tale anonimato è solo un’illusione, in quanto sia i gestori dei social network, sia le compagnie che forniscono l’accesso ad Internet possono facilmente identificare l’indirizzo del computer dal quale il bullo sta agendo.
Inoltre, c’è da osservare che la comunicazione mediata dagli strumenti informatici riduce nel bullo la sensazione di compiere un gesto realmente inopportuno, che può avere conseguenze negative. Difatti, quando il bullo agisce mediante gli strumenti informatici non osserva la tensione, il disappunto o la disperazione sul volto della vittima e talvolta non si rende conto del disagio che crea nell’altro.
Infine occorre sottolineare che, mentre nel mondo reale un sopruso non ha sempre dei testimoni e la sua ricostruzione può essere difficile, permettendo al bullo di nascondersi con stratagemmi opportuni, sui social network, tutto ciò che viene digitato o condiviso diventa una prova tangibile dell’azione illegale perpetrata. Fatalmente, agire sui social network in modo inadeguato comporta, con buona certezza, l’identificazione del persecutore e la sua conseguente sanzione.
In occasione del Safer Internet Day, molte risorse sono state rese fruibili sul Web. In particolare, nell’area Scuole del sito Generazioni Connesse è possibile reperire dei Kit Didattici tra i materiali di supporto. Questi kit didattici sono destinati a scuole di diverso ordine e grado. I docenti i lingua inglese (e non solo) possono scaricare dal sito dell’UK Safer Internet Centre, nell’area del Safer Internet Day 2016, gli Education Packs con i quali impostare una lezione collaborativa che inviti gli studenti a riflettere sull’uso dei social network e del Web.
Per approfondire l’argomento consulta e scarica la guida per i genitori sul coinvolgimento dei minori nei social
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