Le ultime novità sul Concorso Scuola 2016

Si aggiungono nuovi particolari sul concorso scuola 2016 il cui bando è stato annunciato per il prossimo primo febbraio. Dopo la pubblicazione della bozza di riforma sulle classi di concorso, in discussione oggi al Consiglio dei Ministri, il sito orizzontescuola.it pubblica uno stralcio del bando contenente i dettagli delle prove d’esame, la tabella dei titoli valutabili con relativi punteggi ed i programmi d’esame.
Pur trattandosi ancora di bozze non ufficiali, la situazione inizia a delinearsi in modo piuttosto chiaro per i circa 200mila candidati che, secondo le stime del MIUR, avrebbero i titoli per partecipare al concorso scuola.
Facciamo il punto di quanto finora emerso, ripercorrendo le principali domande che ogni giorno arrivano alla nostra redazione dai tanti candidati che vorrebbero iniziare a prepararsi.

Chi potrà partecipare al concorso?

Il requisito di accesso al concorso a cattedra 2016 è indicato all’art. 110 della legge 107/2015: “A decorrere dal concorso pubblico di cui al comma 114, per ciascuna classe di concorso o tipologia di posto possono accedere alle procedure concorsuali per titoli ed esami, esclusivamente i candidati in possesso del relativo titolo di abilitazione all’insegnamento e, per i posti di sostegno per la scuola dell’infanzia, per la scuola primaria e per la scuola secondaria di primo e di secondo grado, i candidati in possesso del relativo titolo di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità“.
Il prossimo concorso a cattedra sarà dunque aperto ai soli docenti abilitati, ovvero docenti curriculari e di sostegno non di ruolo in possesso di abilitazione all’insegnamento, compresi naturalmente i possessori del diploma magistrale conseguito entro il 2001/02.
Si può partecipare al concorso per le abilitazioni possedute e per l’ordine di scuola corrispondente al titolo di specializzazione in possesso. Sembrerebbe esclusa la possibilità di partecipare al concorso con il solo titolo di laurea. I laureati non in possesso di abilitazione che desiderano intraprendere la professione di insegnante, devono attendere che venga bandito il terzo ciclo di TFA, previsto per fine febbraio.

I tempi: dal bando all’assunzione

Il nuovo bando di concorso scuola è già stato autorizzato dal decreto dello scorso 24 dicembre per l’assunzione di 63 712 docenti nelle scuole di ogni ordine e grado, verrà bandito il primo febbraio 2016.
Le prove inizieranno in primavera (si prevede fine marzo per le prove scritte) e si concluderanno prima dell’estate (tra giugno e luglio gli orali), in tempo utile per l’assunzione già da settembre 2016.
Visti i tempi ridotti in cui si svolgeranno le prove di concorso, è esclusa la possibilità di iscriversi al concorso con riserva, in attesa di conseguire il titolo di abilitazione mediante il terzo ciclo di TFA.

Quali saranno le prove d’esame?

Non è prevista alcuna prova preselettiva. Tutti i candidati in possesso dei titoli possono accedere direttamente alle prove concorsuali senza dover superare alcun test.
La selezione concorsuale sarà dunque di carattere culturale e professionale finalizzata all’accertamento delle conoscenze, ma anche delle capacità ed attitudini all’insegnamento. La selezione sarà così articolata:

Prova scritta

La prova scritta computer based sarà composta da otto domande a risposta aperta di carattere disciplinare, culturale e professionale volti all’accertamento delle conoscenze e competenze didattico-metodologiche in relazione alle discipline oggetto di insegnamento.
Per i posti di sostegno, le prove scritte sono inerenti alle metodologie didattiche da applicarsi alle diverse tipologie di sostegno, nonché finalizzati a valutare le conoscenze dei contenuti e delle procedure volte all’inclusione scolastica degli alunni disabili.
Le prove scritte comprendono 2 quesiti formulati in lingua straniera e finalizzati all’accertamento di una competenza pari al livello B2 del Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue. Il candidato può scegliere una lingua tra il francese, l’inglese, lo spagnolo ed il tedesco, con l’eccezione dei candidati al concorso scuola primaria per i quali la lingua d’esame è obbligatoriamente l’inglese.
Ciascun quesito verrà valutato dalla commissione con un valore compreso tra 0 e 5. Il punteggio massimo conseguibile è dunque 40 (30 nel caso in cui la classe di concorso preveda anche la prova pratica). La durata della prova è di 150 minuti.

Prove pratiche

Solo per gli insegnanti di discipline pratiche, è prevista anche una prova di carattere laboratoriale. Questa prova consente il raggiungimento di un punteggio massimo di 10 punti.
La tipologia e la durata della prova è definita nell’allegato A del bando che contiene i programmi d’esame di ciascuna classe. In assenza di tali indicazioni, la decisione è presa dalla commissione giudicatrice.

Prova orale

I candidati che conseguono un punteggio non inferiore a 28 sono ammessi a sostenere la prova orale. La prova orale avrà una durata di 45 minuti ed è composta da una lezione simulata preceduta dall’illustrazione delle scelte contenutistiche, didattiche e metodologiche compiute (durata 35 minuti).
Inoltre c’è un colloquio sui contenuti della lezione anche ai fini dell’accertamento della conoscenza della lingua straniera (10 minuti). Si tratterà dunque di una simulazione di lezione in cui l’aspirante docente dovrà illustrare il progetto, spiegare il metodo scelto e farsi valutare sulle lingue.

Le graduatorie di merito

Come saranno calcolati i punteggi ai fini delle graduatorie di merito? I punteggi verranno valutati in centesimi. Sarà possibile ottenere:

  • Un massimo di 40 punti alla prova scritta.
  • Un massimo di 40 punti alla prova orale.
  • Un massimo di 20 punti per i titoli.

Titoli valutabili: fino a 20 punti. Il punteggio totale per i titoli sarà 20. L‘abilitazione varrà fino a 10 punti (fino 5 a seconda del voto con cui è stata conseguita; l’eventuale abilitazione mediante laurea magistrale o conseguita attraverso la frequenza di percorsi di abilitazione tramite procedure selettive per titoli ed esami vale 5 punti aggiuntivi).

  • Ulteriore abilitazione: 2 punti.
  • Inserimento nella graduatoria di merito di un precedente concorso per la specifica classe per cui si concorre: 2 punti.
  • Una laurea: 2 punti.
  • Titolo CLIL – livello B2: 1,5 punti.
  • Per la prima volta sarà valutato il dottorato di ricerca: 5 punti.
  • Pubblicazioni: 1 punto (max 3).

Ciascun anno di servizio scolastico nel quale si raggiungono almeno 180 giorni di servizio verrà conteggiato 0.5 punti.

Su quali programmi prepararsi

Il sito orizzontescuola.it pubblica in anteprima una bozza del programmi di studio per ciascuna classe di concorso. Pochissime le variazioni rispetto ai programmi del concorso a cattedra 2012. Come nel precedente concorso a cattedra i programmi dei diversi ambiti disciplinari vengono affiancati dalle cosiddette Avvertenze Generali.
In apertura dell’Allegato A contenente i programmi d’esame si trovano infatti le cosiddette avvertenze generali, prerequisiti culturali e professionali trasversali e validi i candidati di tutte le classi di concorso ed ambiti disciplinari. Le Avvertenze Generali riguardano il possesso delle seguenti conoscenze:

  • Sicuro dominio dei contenuti delle discipline di insegnamento.
  • Conoscenza critica delle discipline di insegnamento e dei loro fondamenti epistemologici per poter individuare gli itinerari più idonei per una efficace mediazione didattica, impostare e seguire una coerente organizzazione del lavoro, adottare opportuni strumenti di verifica dell’apprendimento, di valutazione degli alunni e di miglioramento continuo dei percorsi messi in atto.
  • Conoscenza dei principali strumenti didattici delle discipline di riferimento e dei criteri per valutarli.
  • Conoscenze nel campo dei media per la didattica e degli strumenti interattivi per la gestione della classe.
  • Conoscenza della sitografia di ambito disciplinare e delle biblioteche online, cui far ricorso anche per il proprio aggiornamento culturale e professionale.
  • Conoscenza dei fondamenti della psicologia dello sviluppo e della psicologia dell’educazione.
  • Conoscenze approfondite pedagogico – didattiche finalizzate all’attivazione della relazione educativa e alla promozione di apprendimenti significativi e in contesti interattivi in stretto coordinamento con gli altri docenti che operano nella classe, nella sezione, nel plesso scolastico, e con l’intera comunità professionale della scuola.
  • Capacità di progettazione curriculare.
  • Competenze sociali, relative all’organizzazione dell’apprendimentodell’apprendimento, alla gestione di gruppi e alle relazioni interpersonali, per la conduzione dei rapporti con i diversi soggetti che agiscono nella scuola.
  • Conoscenza dei modi e degli strumenti idonei all’attuazione di una didattica personalizzata, coerente con i bisogni formativi dei singoli alunni, con particolare attenzione ai bisogni educativi speciali.
  • Conoscenza delle problematiche legate alla continuità didattica e all’orientamento.
  • Padronanza delle tematiche legate alla valutazione (sia interna sia che esterna), anche con riferimento alle principali ricerche comparative internazionali e alle indagini nazionali (INVALSI).
  • Conoscenza delle prospettive teoriche riferite alla valutazione e all’autovalutazione, con particolare riguardo all’area del miglioramento del sistema scolastico, dei gruppi di lavoro e delle persone (studenti e docenti).
  • Conoscenza approfondita delle Indicazioni nazionali vigenti per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo e per i licei, e delle Linee guida per gli istituti tecnici e professionali, anche in relazione al ruolo formativo assegnato ai singoli insegnamenti all’interno dei profili delle competenze.
  • Conoscenza della legislazione e della normativa scolastica con riferimento ai seguenti temi:
    • La Costituzione italiana e linee essenziali dell’ordinamento amministrativo dello Stato
    • L’evoluzione storica della scuola italiana, dalla Legge Casati alla Legge 107/2015;
    • La Legge 107/2015;
    • L’autonomia scolastica e l’organizzazione del sistema educativo di istruzione e formazione (dPR 275/1999, dlgs 15 aprile 2005, n. 76, DM 22 agosto 2007, n. 139);
    • Gli ordinamenti didattici: norme generali comuni e, relativamente alle procedure concorsuali, al relativo grado di istruzione (L. 107/2015, dPR 89/2009, dPR 87/2010, dPR 88/2010 e dPR 89/2010, dPR 122/2009);
    • La governance delle istituzioni scolastiche (Testo Unico, Titolo I capo I);
    • Lo stato giuridico del docente, il contratto di lavoro, la disciplina del periodo di formazione e di prova;
    • I compiti e le finalità degli organi tecnici di supporto: l’Invalsi e l’Indire.
    • Il sistema nazionale di valutazione (dPR 80/2013)
  • Conoscenza dei seguenti documenti europei in materia educativa recepiti dall’ordinamento italiano:
    • Quadro Europeo delle Qualifiche per l’apprendimento permanente e relative definizioni di competenza, capacità e conoscenza (raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 23 aprile 2008);
    • La raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente
    • Programmi di scambi/mobilità di docenti e studenti: programma Erasmus.
  • Conoscenza di una lingua straniera comunitaria al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue straniere.
  • Competenze digitali inerenti all’uso e le potenzialità delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali più efficaci per potenziare la qualità dell’apprendimento.

Concorso scuola 2016: come prepararsi

I programmi d’esame del Concorso a Cattedra sono i medesimi del TFA. I bandi di concorso che disciplinano le prove di accesso al Tirocinio Formativo Attivo rinviano infatti in modo esplicito ai programmi del Concorso a Cattedra per la definizione degli argomenti di studio.
Ciò significa che chi è già in possesso dei Manuali Edises per la preparazione delle prove selettive del TFA per la scuola secondaria di primo e secondo grado NON ha necessità di acquistare i Manuali Disciplinari per il Concorso a cattedra, essendovi una sostanziale sovrapposizione di programmi.
Sarà tuttavia utile affiancare i manuali di cui si è già in possesso con un aggiornamento sulla Legge 107/2015 – La Buona scuola – e con il Manuale sulle Avvertenze Generali.
Consulta il catalogo e sfoglia le demoDiverso è il discorso per la preparazione ai concorsi per scuola dell’infanzia, primaria ed il sostegno didattico per i quali suggeriamo lo studio delle nuove edizioni. Da Edises la più ampia gamma di manuali per la preparazione a tutte le classi di concorso.