Il decreto che dà l’avvio al prossimo concorso a cattedra nella scuola è finalmente stato approvato ed è noto il numero dei posti messi a bando.
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I numeri del concorso nella scuola 2016
Viene concessa l’autorizzazione ad avviare le procedure concorsuali, e le relative assunzioni per il triennio 2016/2018, per l’assunzione di 63.712 docenti di cui:
- 52.828 posti comuni
- 5.118 di potenziamento a copertura di posti vacanti
- 5.766 posti per docenti su attività di sostegno didattico
Rispetto alle anticipazioni di qualche mese fa, risultano dunque ridotti, quasi dimezzati, i posti riservati al sostegno didattico: 5.766 posti contro i 10.900 delle prime indiscrezioni.
A tale proposito, afferma l’ispettore Max Bruschi, i posti per il sostegno didattico pur essendo meno di quanto annunciato, risultano in linea con due parametri:
- I posti avanzati dalle varie fasi del piano straordinario di assunzioni previsto dalla legge 107/2015 (e, dunque, quelli ad oggi vacanti e disponibili).
- L’effettiva disponibilità di specializzati.
“La variabile ulteriore, data dalla “mobilità” tra docenti di sostegno e posto comune è imprevedibile.
Ove la graduatoria concorsuale fosse esaurita, nelle GAE latitassero gli specializzati e nel triennio si verificassero ulteriori disponibilità di posti per il sostegno didattico”, continua Bruschi, “nulla vieta di disporre dei bandi concorsuali straordinari “medio tempore”. Il che, naturalmente, implica che i percorsi di specializzazione/abilitazione al sostegno vengano banditi con regolarità”.
Questa posizione non deriva solo dalla profonda conoscenza del sistema scolastico, ma dai principi etici e dal buon senso, conclude l’ispettore Bruschi, in un post pubblicato sul suo profilo pubblico.
L’importanza dell’insegnate di sostegno
Ricordiamo che lo schema di riordino delle nuove classi che sta per essere approvato e che darà l’avvio al nuovo concorso nella scuola, non contiene una specifica classe di concorso per il sostegno, tuttavia, la legge 107/2015 prevede che nell’ottica della promozione dell‘inclusione scolastica degli studenti con disabilità sia necessario:
- Favorire l’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, anche attraverso l’istituzione di appositi percorsi di formazione universitaria;
- Revisionare i criteri di inserimento nei ruoli per il sostegno didattico, al fine di garantire la continuità del diritto allo studio degli alunni con disabilità, in modo da rendere possibile allo studente di fruire dello stesso insegnante di sostegno per l’intero ordine o grado di istruzione; […]
Si sottolinea in particolare la necessità di garantire agli alunni disabili la presenza dello stesso docente di sostegno per l’intero ordine o grado di istruzione, il che rende necessario e giustifica un potenziamento dell’organico; solo così è possibile assicurare quella continuità didattica, che se è importantissima per gli alunni normodotati, diventa vitale per gli alunni disabili, per i quali cambiare ogni anno scolastico il docente di sostegno diventa spesso traumatico.
L’insegnante di sostegno viene di fatto riconosciuto come un docente dotato di una specializzazione di alto profilo che ne qualifica la professionalità e l’intervento specifico.
Chi potrà partecipare al concorso per il sostegno didattico
Il requisito di accesso al concorso nella scuola 2016 è indicato all’art. 110 della legge 107/2015 secondo cui per ciascuna classe di concorso o tipologia di posto possono accedere esclusivamente i candidati in possesso del relativo titolo di abilitazione all’insegnamento e, per i posti di sostegno per la scuola dell’infanzia, per la scuola primaria e per la scuola secondaria di primo e di secondo grado, i candidati in possesso del relativo titolo di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità.
Come prepararsi al concorso per il sostegno didattico
Pur non essendo ancora ufficiali le modalità con cui avverranno le prove selettive, non sembrerebbe prevista alcuna preselezione per accedere al concorso per il sostegno didattico.
La selezione sarà dunque articolata in:
- Prova scritta (computer based) consistente in quesiti a risposta chiusa e/o aperta.
- Colloquio orale su competenze/abilità didattiche.
Le prove saranno di contenuto disciplinare, volte a verificare il possesso delle competenze psico-pedagogiche e didattiche necessarie all’insegnante di sostegno per svolgere la sua funzione e devono riguardare in modo specifico la fascia evolutiva corrispondente al grado di scuola presso cui si intende prestare servizio.
Nell’ottica della continuità educativa, non può tuttavia mancare, anche per i docenti di scuola secondaria, una conoscenza generale delle principali tappe evolutive a partire dall’infanzia. Ecco i testi utili per preparare il prossimo concorso nella scuola.