prova orale dirigenti scolastici

Concorso Dirigenti Scolastici: pronti per l’orale?

Se il suggerimento principale:
per superare i quiz era … studiate!
… e lo avete fatto …
per prendere un buon punteggio alla prova scritta era … allenatevi a scrivere!
… e anche questa è andata!
per fare una bella figura all’orale è …
siate voi stessi,
ma con un piede già nella dirigenza!

Ci siamo… quasi

Alcuni di voi avranno esperienza come collaboratori del DS, come consiglieri del CdI o come RSU… ma tutti siete stati docenti e avete avuto uno o più DS con cui interagire, quindi conoscete, anche se in via indiretta, il mestiere che vi attende.

Se siete a questo punto del percorso, la strada residua è breve, ma come sempre sono proprio gli ultimi passi i più difficili, come in montagna. Non bisogna perdere la concentrazione, bisogna guardare la vetta, ma anche dove mettere i piedi: sembra vicina, quasi raggiunta… ma può presentare ancora qualche insidia.

Ecco: il concetto di “meno noto” deve in qualche modo guidarvi. Da docenti, in particolare per la preparazione allo scritto disciplinare dell’Esame di Stato, non vi è mai capitato di assegnare come verifica un argomento “non spiegato”? A me sì, ma non per sadismo: alle lamentele dei ragazzi la mia risposta era: ma pensate che il Ministro chiami ogni docente del regno per sapere se ha fatto quel tal caso o affrontato quella data situazione?

Dopo lo scritto

Partiamo dal Quadro di Riferimento per l’orale, che ripete in realtà quello dello scritto e che abbiamo già commentato il 22 ottobre 2024 (Lettura ragionata del Quadro di riferimento del concorso DS). Ammesso che sia stata una lettura utile, vi aspettavate i quesiti che vi siete trovati davanti? In larga parte sì, altrimenti non sareste qui a preoccuparvi, ma in ogni caso siete riusciti certamente ad affrontare anche qualche quesito meno noto.

Mettiamo ora a confronto quanto era richiesto per lo scritto e quanto è, adesso, per l’orale. Il Quadro è lo stesso, ma dobbiamo leggerlo in modo diverso. In particolare, seguendo il nostro commento, è bene riprendere le fonti normative che abbiamo appunto commentato per la loro particolarità.

La prova scritta, unica su tutto il territorio nazionale, si è basata vari seguenti ambiti, ma non necessariamente su tutti, e alcuni sono troppo ampi per dare luogo ad un caso da “risolvere” all’orale. Riflettiamoci. A lato di ogni ambito si propone un argomento cui si può “agganciare” almeno una domanda.

  1. Normativa riferita al sistema educativo di istruzione e di formazione e agli ordinamenti degli studi in Italia con particolare attenzione ai processi di riforma in atto;

Sperimentazioni in atto, come ad esempio il modello 4 + 2. Ruolo del collegio e del DS nella sua approvazione.

Curriculum dello studente ed Esame di Stato: ruolo del Presidente.

  • Modalità di conduzione delle organizzazioni complesse e di gestione dei gruppi, con particolare riferimento alla realtà delle istituzioni scolastiche ed educative statali;

Ridimensionamento degli istituti e docenti PNRR

  • Processi di programmazione, gestione e valutazione delle istituzioni scolastiche, con particolare riferimento alla predisposizione e gestione del Piano triennale dell’offerta formativa, all’elaborazione del Rapporto di autovalutazione, del Piano di miglioramento e della Rendicontazione sociale, nel quadro dell’autonomia delle istituzioni scolastiche e in rapporto alle esigenze formative del territorio;

Cosa è rimasto della Buona scuola?

  • Organizzazione degli ambienti di apprendimento, con particolare riferimento all’inclusione scolastica, all’innovazione digitale e ai processi di innovazione nella didattica, all’interno di una adeguata progettazione pedagogica;

Alunni stranieri, alunni adottati e alunni con disabilità:

quali sono i cambiamenti in atto.

  • Organizzazione del lavoro e gestione del personale, con particolare riferimento alla realtà del personale scolastico;

Personale scolastico: impiegati dello Stato o professionisti? Il ruolo della contrattazione e delle fonti normative.

  • Valutazione ed autovalutazione del personale, degli apprendimenti e dei sistemi e dei processi scolastici;

Valutazione della scuola, valutazione del personale e valutazione degli alunni. Tre concetti diversi che si intersecano: come e perché?

  • Elementi di diritto civile e amministrativo, con particolare riferimento alle obbligazioni giuridiche e alle responsabilità tipiche del dirigente scolastico, nonché di diritto penale con particolare riferimento ai delitti contro la pubblica amministrazione e in danno di minorenni;

I due codici (civile e penale) hanno quasi un secolo di vita, ma sono ancora attuali e sono stati in alcuni commi aggiornati di recente. Con quale effetto sperato per la vita scolastica?

  • Contabilità di Stato, con particolare riferimento alla programmazione e gestione finanziaria presso le istituzioni scolastiche ed educative statali e relative aziende speciali;

Conto finanziario e Conto patrimoniale. Residui attivi e residui passivi. L’elaborazione spetta al DSGA, ma la relazione illustrativa vede il ruolo del DS. Perché?

  1. Sistemi educativi dei Paesi dell’Unione europea.

Scuole autonome inserite in un sistema scolastico nazionale ed europeo. Mobilità dei docenti, ma anche degli studenti. Ruolo del DS nell’Atto di indirizzo del PTOF.

Vi ripropongo ora le tracce, non per sadismo, ma perché è bene rileggerle da un’altra angolazione, ragionare su quanto fatto e su “cosa” è rimasto fuori, ma poteva “starci”, etc.

  1. Facendo riferimento al d.l. 129/2018, il candidato illustri le competenze e le responsabilità attribuite al dirigente scolastico nell’ambito della gestione amministrativo-contabile al fine di assicurare la gestione unitaria dell’istituzione scolastica.
  2. Il candidato illustri la disciplina che regola la fruizione dei permessi brevi del personale docente e ATA, sia con contratto a tempo indeterminato che a tempo determinato.
  3. Il candidato illustri quali attività del personale docente sono ricomprese nell’ambito del potenziamento dell’offerta formativa, richiamando anche gli aspetti relativi al trattamento economico per la prestazione lavorativa svolta.
  4. Il candidato evidenzi, in relazione al quadro normativo di riferimento e alle responsabilità dirigenziali, le principali azioni del dirigente scolastico per garantire ai docenti un’adeguata formazione in servizio.
  5. Il candidato illustri, in relazione al quadro normativo di riferimento e alle responsabilità dirigenziali, le principali azioni del dirigente scolastico in ordine alla costituzione di reti di scuole.

Difficilmente all’orale vi presenteranno tracce simili, forse solo quella sui permessi è affrontabile in poco tempo. Certamente sono rimasti fuori, o comunque difficilmente avrete avuto modo di riprenderli, i seguenti temi:

  • i processi di riforma in atto;
  • la gestione dei gruppi e del personale;
  • l’autovalutazione del personale;
  • la responsabilità penale, con particolare riferimento ai delitti contro la pubblica amministrazione e in danno di minorenni;
  • le aziende speciali;
  • i diversi Sistemi educativi dei Paesi dell’Unione europea;
  • e ancora: sicurezza, privacy, DVR, Contratto di istituto;
  • etc.

E ora pensiamo solo all’ultima tappa

Il colloquio orale, della durata prevista di 30 minuti, si focalizzerà sulla valutazione delle seguenti aree di competenza:

  • Capacità di risolvere situazioni pratiche: i candidati saranno chiamati a confrontarsi con situazioni concrete legate al ruolo del dirigente scolastico. Sarà richiesto loro di individuare e proporre soluzioni per affrontare le sfide e le responsabilità tipiche del ruolo.
  • Utilizzo delle tecnologie informatiche e delle TIC: verrà valutata la competenza dei candidati nell’utilizzo efficace degli strumenti informatici e delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Sarà fondamentale dimostrare la capacità di utilizzare tali strumenti per migliorare l’organizzazione e la gestione delle istituzioni scolastiche.

Immagino che l’uso delle TIC non vi sia nuovo…

  • Competenza nella lingua inglese al livello B2: la conoscenza della lingua inglese sarà valutata attraverso la lettura e la traduzione di un testo in inglese, oltre a una conversazione nella stessa lingua. Sarà importante dimostrare una buona padronanza dell’inglese per favorire la comunicazione e la collaborazione a livello internazionale.

A questo punto della preparazione… che dire? O conoscete la lingua in modo “decente” per cogliere il senso del discorso che vi proporranno o incrociate le dita. In ogni caso allenatevi almeno un po’ a parlare, cercate di cogliere almeno una parola chiave e su quella imbastite una risposta.

Se lo scritto è stato unico per tutti, così non sarà per l’orale, le cui domande vengono formulate da ogni singola commissione. Non avendo la sfera di cristallo e non potendo troppo contare sul “vado a sentire gli altri”, proviamo a ragionare sui singoli termini:

  • confrontarsi con situazioni concrete legate al ruolo del dirigente scolastico:
  • individuare e proporre soluzioni per affrontare:
    • le sfide;
    • le responsabilità;

Riassumendo, secondo il mio parere, compito della Commissione non è tanto quello di sondare le conoscenze puntuali (viste con il test), il quadro generale (valutato con lo scritto) quanto la capacità di muoversi nei panni del DS. Dovete dimostrare NON di essere un DS perfetto (e chi lo è) ma di avere la stoffa per avvicinarvi, con il tempo, all’obiettivo.

Consigli e letture per la prova orale dirigenti scolastici

Certamente un veloce ripasso sulla normativa va previsto, ma giusto come inquadramento: nel lavoro “vero” una buona raccolta di leggi deve stare a portata di mano, consci del fatto che ogni tanto è bene controllare se ci sono novità, ad esempio buttando un occhio si Normattiva o seguendo i vari siti sindacali, oltre alle Circolari ministeriali, etc.

Bisogna soprattutto allenarsi ad affrontare casi reali: inquadrarli dal punto di vista normativo e ragionare su come risolvere una situazione che quasi certamente sarà problematica. Mi pare difficile vi possano chiedere come inaugurare una nuova palestra, più facilmente vi chiederanno cosa rispondere alle società sportive che la vogliono usare o ai genitori che si lamentano della sua pulizia. Del resto nella pratica quotidiana nessuno più vi “interrogherà”: sarete voi a dovervi interrogare ogni volta su:

  • come rispondere a un accesso agli atti,
  • cosa dire ad un genitore urlante,
  • in quale modo affrontare una situazione di pericolo,
  • cosa consigliare ad un docente poco preparato,
  • quale paese europeo ha un sistema scolastico più vicino al nostro e quale più lontano?
  • e se qualche studente fuma (sigarette o altro) nei bagni,
  • se la mensa è trascurata e i genitori protestano,
  • se i locali sono vecchi e gira qualche topolino,
  • come gestire la riunione degli ATA, la questione dei prefestivi e le ferie,
  • quali strategie adottare per un uso consapevole dei social, soprattutto a fronte di pericoli emergenti,
  • e così via… qualunque elenco non sarebbe esaustivo.

Per preparavi ad affrontare qualche caso potete acquistare un libro fresco di stampa e quindi aggiornato alle ultime novità; del resto è proprio così che su determinati argomenti si riesce a stare al passo in tempo reale… Suggeriamo Concorso Dirigenti scolastici – Manuale per la Prova orale.

Un altro testo, sempre nostro, è Preside: la sfumatura di un mestiere. Non è nuovo, ma è il risultato della mia esperienza da DS. Scritto per ricordarmi più il piacere di aver intrapreso questo mestiere, che le sue fatiche, illustrate soprattutto nella Parte terza: I rischi del mestiere (22 casi reali). Riporta poi nelle estensioni web gli aggiornamenti normativi, giusto per correttezza verso il lettore.

In relazione all’ampio tema delle responsabilità, ricordo il volume La Responsabilità del Dirigente scolastico e le sue estensioni web sull’ultimo Codice dei contratti.

Non vi preoccupate poi della durata media, leggete con calma il quesito proposto e cercate di focalizzare gli aspetti salienti del caso e della sua possibile soluzione. Ampliate su richiesta, ovvero non siate rigidi alle interlocuzioni, ma tornate poi sul punto: il tempo non vi deve preoccupare, ma non potete correre il rischio di divagare ed essere poi interrotti senza aver concluso il discorso. Insomma: lasciatevi condurre, ma non fatevi portare fuori strada.

Ognuno avrà il suo stile, il suo passo, ed è bene che sappia metterlo in luce. Certamente lo si userà dal primo settembre.

Infine

Chiudo ora questa breve carrellata più di incoraggiamento che di “preparazione reale” con un consiglio volto in particolare a chi si starà interrogando su “chi me ho ha fatto fare, perché mi trovo qui… “ce la potete fare… ne vale la pena!