Un passo alla volta, il concorso per Dirigenti scolastici si avvicina al traguardo. Il Consiglio di Stato ha infatti reso un parere favorevole, con alcune osservazioni, sulla bozza di regolamento per lo svolgimento dei concorsi a Dirigente scolastico (Parere 01684/2017).
Ora si tratta di attendere il visto della Corte dei Conti (per la copertura finanziaria, su cui si è già espresso anche il Ministero dell’Economia) e quindi, finalmente, la pubblicazione in Gazzetta del decreto; a quel punto, la pubblicazione del bando di concorso dovrebbe essere una formalità. Tempi previsti: ragionevolmente, non prima di settembre.
Il parere del Consiglio di Stato (che fa seguito al parere già reso a settembre 2016) è sostanzialmente positivo, poiché la nuova versione del regolamento ha in larga parte recepito i suggerimenti finora formulati dai vari organi consultivi; in realtà la reprimenda più severa i giudici di Palazzo Spada la hanno riservata al mancato rispetto della “etichetta istituzionale” ed hanno sottolineato, piccati, che
la rilevanza costituzionale di questo Istituto [il Consiglio di Stato] richiede che nei testi normativi esso sia citato prima e non dopo il Consiglio superiore della pubblica istruzione
…speriamo che la prossima volta al Ministero di viale Trastevere se ne ricordino.
Vediamo dunque come dovrebbe svolgersi il concorso.
I requisiti di partecipazione
L’articolo 6 dello schema di regolamento prevede che al corso-concorso per dirigente scolastico possa partecipare
il personale docente ed educativo delle istituzioni scolastiche ed educative statali assunto con contratto a tempo indeterminato, confermato in ruolo ai sensi della normativa vigente,[…] che abbia effettivamente reso nelle istituzioni scolastiche ed educative del sistema nazionale di istruzione un servizio di almeno cinque anni”.
Lo stesso decreto subito dopo specifica che il requisito dell’anzianità di servizio richiesta per la partecipazione al concorso è da intendersi nel senso che i cinque anni di servizio possono essere maturati anche precedentemente all’entrata in ruolo, ferma restando la necessità della conferma in ruolo.
Le prove concorsuali
Gli articoli da 8 a 11 annunciano le seguenti prove:
- una prova preselettiva (eventuale), nel caso in cui il numero di candidati superi di 3 volte quello dei posti banditi, con 100 domande a risposta multipla. Lo svolgimento di questa prova è quasi sicuro perché il numero dei candidati sarà sicuramente superiore ai tremila. Molto probabilmente, sarà pubblicata una banca dati di quesiti ufficiali venti giorni prima dello svolgimento della prova. Memore dei disastri del precedente concorso (centinaia di quesiti errati, poi espunti dal database, con una serie di contenziosi infinita), il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione aveva suggerito di proporre 100 quesiti in contemporanea a tutti i candidati; la soluzione secondo il MIUR non è fattibile perché il numero di candidati sarà probabilmente superiore alle postazioni informatiche per lo svolgimento della preselezione;
- una prova scritta, basata su 5 domande a risposta aperta e 2 in lingua straniera (tra inglese, francese, spagnolo e tedesco);
- una prova orale, basate sulle materie della prova scritta, e in più su conoscenze di informatica e di lingua straniera (anche conversazione) solo su alcuni argomenti (elencati nella nostra guida al bando)
- una fase finale, sul corso di formazione dirigenziale di 4 mesi, superato il quale si accede al tirocinio di ulteriori 4 mesi, al termine del quale apposite Commissioni stabiliscono i vincitori del concorso che entreranno nella graduatoria.
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