Come diventare veterinario: tutto quel che c’è da sapere

Il veterinario è il medico che si occupa di prevenire, diagnosticare e curare le malattie degli animali. Come riportato anche all’interno del Codice Deontologico Veterinario, egli svolge la propria attività professionale al servizio della collettività e a tutela della salute degli animali e dell’uomo.

In particolare, dedica la sua opera:

  • alla protezione dell’uomo e degli animali dai pericoli e danni derivanti dall’ambiente, dalle malattie degli animali e dal consumo delle derrate o altri prodotti di origine animale;
  • alla prevenzione, alla diagnosi e alla cura delle malattie degli animali e alla tutela del loro benessere;
  • alla conservazione e allo sviluppo funzionale del patrimonio zootecnico;
  • alla conservazione e alla salvaguardia dell’ambiente e del patrimonio faunistico ispirate ai principi di tutela della diversità biologica e della coesistenza compatibile con l’uomo;
  • alle attività legate alla vita degli animali d’affezione, da competizione sportiva ed esotici;
  • alla promozione del rispetto degli animali e del loro benessere in quanto esseri senzienti;
  • alla promozione di campagne di prevenzione igienico-sanitaria ed educazione per un corretto rapporto uomo-animali-ambiente;
  • alle attività collegate alle produzioni alimentari, alla loro corretta gestione e alla valutazione dei rischi connessi alla gestione della sicurezza alimentare.

Il percorso formativo per diventare veterinario

L’ambito della Medicina Veterinaria comprende vari percorsi di studio. Tra questi: le lauree triennali

  • L-38 – Allevamento e Benessere Animale
  • L02 – Biotecnologie Veterinarie
  • L-38 – Tecnologie delle Produzioni Animali e Qualità dei Prodotti
  • L- 40 – Scienze e Tecniche Equine

le lauree magistrali

la laurea specialistica

  • 47/S  – Medicina Veterinaria

la laurea magistrale a ciclo unico

Come stabilito dal nuovo ordinamento, per accedere all’Esame di stato per diventare Medico Veterinario, è necessario essere in possesso di un titolo di studio tra la laurea magistrale, quella specialistica o quella a ciclo unico e di aver effettuato un periodo di tirocinio pratico. Il Corso di Laurea in Medicina Veterinaria è tra i più ambiti. Nel 2019, infatti, i candidati sono stati 11.826 a fronte dei 890 posti disponibili.

Il test d’ammissione a Medicina Veterinaria solitamente consiste in 80 quesiti a risposta multipla sui seguenti argomenti:

  • logica e cultura generale;
  • chimica;
  • biologia;
  • matematica e fisica.

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Gli sbocchi professionali

I veterinari, possono trovare lavoro come dipendenti o svolgere la libera professione. Se questa professione viene svolta in una struttura pubblica come la Asl, i veterinari sono divisi in:

  • veterinario coordinatore;
  • veterinario collaboratore;
  • veterinario dirigente.

Per diventare veterinario coordinatore e veterinario collaboratore, bisogna superare un concorso pubblico. Per diventare veterinario dirigente, è invece necessario che il candidato abbia già maturato esperienza sia nel ruolo di veterinario coordinatore che in quello di collaboratore per un minimo di cinque anni.

La laurea in Medicina Veterinaria conferisce anche la possibilità di lavorare negli enti di ricerca pubblici e privati, nei laboratori di analisi, nelle università o di prestare consulenza nell’ambito dell’industria farmaceutica, zootecnica, mangimistica e di trasformazione degli alimenti di origine animale.

Domanda di ammissione all’Esame di stato per Medico Veterinario

Per sostenere l’esame di Stato bisogna presentare domanda di ammissione su carta semplice presso la segreteria dell’università o istituto di istruzione universitaria presso cui si intende sostenere gli esami, indicando la data di nascita e la residenza. La domanda deve essere corredata dai seguenti documenti:

  • documentazione relativa al conseguimento del titolo di studio;
  • ricevuta di avvenuto pagamento della tassa concorsuale.

La tassa di ammissione all’esame di Stato è pari a 49,58 euro, a cui va aggiunto il contributo di iscrizione stabilito da ogni singolo ateneo da versare all’economato dell’università scelta come sede d’esame. Le date in cui sono previsti gli esami di Stato 2022 sono le seguenti:

  • 25 luglio – I sessione
  • 17 novembre – II sessione

Una volta superato l’esame, inoltre, si è tenuti al pagamento della Tassa Regionale sulle Abilitazioni a favore dell’ente cui fa capo l’Ateneo presso il quale e stata conseguita la laurea.

L’Esame di Stato per Veterinari

Generalmente, l’esame di abilitazione prevede prove orali e pratiche sui seguenti argomenti:

  • una prova di clinica medica, profilassi e patologia aviare;
  • una prova di clinica chirurgica e clinica ostetrica e ginecologica;
  • una prova di  zootecnia I e II;
  • una prova di ispezione e controllo delle derrate alimentari di origine animali I e II.