Un settore sempre valido in cui può trovare spazio il biologo specializzato è offerto dalla sanità pubblica oltre che privata.
Le possibilità formative offerte al biologo, dopo la laurea, comprendono diversi rami di specializzazione, necessari ai fini di un inserimento professionale in ambito pubblico. In particolar modo, esistono diverse scuole di specializzazione in ambito sanitario come: microbiologia e virologia, genetica medica, patologia clinica e biochimica clinica che consentono al biologo di proseguire il proprio percorso formativo indirizzandolo verso l’area di maggior interesse.
L’attività di medicina di laboratorio fornisce informazioni sui tessuti o i liquidi biologici di origine umana, ai fini della prevenzione, della diagnosi, del follow-up delle malattie oltre ai fini della pura ricerca scientifica.
La tipologia di prestazione eseguita nei laboratori e la dotazione strumentale hanno un diverso grado di complessità, commisurati alla realtà sanitaria e alla tipologia di quesiti diagnostici posti al laboratorio. In un simile contesto il biologo si trova ad operare all’interno di un’equipe multidisciplinare i cui requisiti sono regolamentati da normative nazionali e regionali, che garantiscono l’adeguatezza dei servizi offerti ai pazienti.
In questa guida approfondiamo una figura professionale fondamentale nell’ambito delle specializzazioni in biologia: il microbiologo.
Gli argomenti dell'articolo
Chi può diventare microbiologo?
Il microbiologo può essere un medico, un biologo, un biotecnologo, un chimico o un farmacista, in possesso del Diploma di Specializzazione in Microbiologia e Virologia. È necessario, per ogni figura sopraelencata, l’iscrizione all’Albo professionale di riferimento.
Quali sono le competenze del microbiologo?
Il microbiologo studia la struttura, le attività e i ruoli in natura dei microrganismi procariotici (batteri e archea), dei microrganismi eucariotici (protozoi, funghi e alghe) e dei virus. Si occupa, inoltre, della loro identificazione, dei loro rapporti con altri organismi e del loro utilizzo in attività produttive.
I risultati delle analisi e delle valutazioni a cui giunge il microbiologo trovano applicazione nella diagnostica delle patologie infettive, nei processi che coinvolgono microorganismi in ambito industriale, agricolo, ambientale e di sanità pubblica, nel controllo di qualità microbiologico di alimenti, acque, matrici ambientali e farmaci.
Il grado di autonomia professionale del microbiologo e le possibilità di carriera variano in funzione del ruolo. Il microbiologo può effettuare attività libero professionale e di consulenza prevalentemente in ambito privato nel controllo di qualità e nella valutazione del rischio biologico.
Dove lavorano i microbiologi?
La figura del Microbiologo è richiesta in molti settori, sia nel pubblico che nel privato. Il microbiologo, infatti, può lavorare in:
- Aziende Private: nelle aziende private i microbiologi operano nell’ambito dell’area della ricerca e sviluppo o della produzione, dove svolgono prove pratiche e sperimentazioni sui prodotti e/o sugli impianti industriali, valutandone i possibili miglioramenti. I microbiologi, inoltre, svolgono un ruolo chiave all’interno dell’azienda, diventando responsabili del sistema di qualità o consulenti della sicurezza dei luoghi di lavoro e della valutazione del rischio biologico. Nell’area della produzione, il microbiologo collabora prevalentemente con chimici e ingegneri, mentre nel controllo di qualità dei processi produttivi si confronta con altri professionisti quali chimici, biologi e tecnici di laboratorio.
- Strutture Universitarie e Centri di Ricerca: il microbiologo svolge attività di ricerca in contesti spesso multidisciplinari, all’interno di gruppi di ricerca, realizzando gran parte della sua attività in laboratorio. Può essere necessario trasferirsi all’estero o viaggiare frequentemente se tali attività lo richiedono.
- Strutture Pubbliche o Laboratori (sia privati che convenzionati con il SSN): il microbiologo svolge attività diagnostica, di monitoraggio e controllo a stretto contatto con altre figure professionali, come medici e tecnici di laboratorio, con cui collabora attivamente. La sua attività si svolge prevalentemente in laboratorio sebbene talvolta possa essere coinvolto in attività di campionamento all’esterno della propria sede lavorativa. L’accesso del microbiologo ai concorsi pubblici come Dirigente può esclusivamente avvenire in seguito al conseguimento del titolo di specializzazione in Microbiologia e Virologia e/o titoli equipollenti.
La scuola di specializzazione in microbiologia e virologia
Le scuole di specializzazione dell’area sanitaria sono sia ad accesso riservato ai medici sia ad accesso riservato a soggetti in possesso di titolo di studio diverso dalla laurea magistrale in medicina e chirurgia, i cosiddetti “non medici”.
Al termine del percorso formativo è rilasciato il Diploma di Specializzazione nel settore prescelto, utile all’espletamento della professione nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Tra le diverse Scuole di specializzazione appartenenti all’Area dei servizi clinici, ci sono quelle afferenti alla medicina diagnostica e di laboratorio, quali:
- Microbiologia e Virologia (durata 4 anni)
- Patologia Clinica e Biochimica Clinica (durata 4 anni).
Le scuole di specializzazione sono a numero chiuso. Possono partecipare alla prova di selezione coloro che sono in possesso del Diploma di Laurea o anche del Diploma di Abilitazione all’esercizio professionale.
Possono essere oggetto di valutazione, ai fini della graduatoria finale, la tesi di laurea, il voto di laurea, la votazione riportata negli esami di profitto del corso di laurea nelle materie riguardanti la specializzazione, eventuali pubblicazioni o lavori accettati da riviste scientifiche concernenti materie attinenti al corso di specializzazione scelto.
La selezione consiste in una prova scritta, anche a risposta multipla, integrata, eventualmente, da un colloquio individuale. Si può prendere visione dei singoli bandi per l’accesso alle Scuole di specializzazione consultando la Gazzetta Ufficiale – IV serie speciale, oppure tramite il sito ufficiale dell’Ateneo di riferimento, nelle sezioni dedicate ai corsi post-laurea.
Le prove d’esame per diventare microbiologo
La prova di ammissione per accedere al corso di specializzazione è stabilita dal bando. Nella maggior parte dei casi il concorso di ammissione avviene per titoli ed esami.
In molti Atenei, la prova d’esame consiste nella risoluzione di 70 quesiti a risposta multipla, di cui 40 su argomenti caratterizzanti il corso di specializzazione e 30 su argomenti relativi ad altri settori scientifici disciplinari attinenti alla specializzazione, uguali per tutti i candidati.
Il tempo a disposizione per la risoluzione dei quesiti è di 90 minuti. Il punteggio minimo da raggiungere è di 42/70. La preparazione ai quiz deve essere mirata al tipo di concorso per cui si concorre.
Manuale di preparazione
Raccolta di quesiti per la preparazione al concorso per l’accesso alle Scuole di specializzazione di area non medica in Microbiologia e Virologia. Il libro, suddiviso per argomenti, contiene anche prove ufficiali assegnate negli ultimi anni. Alcuni quiz sono commentati (con un breve cenno teorico), per altri è indicata la risposta esatta. In omaggio un software di simulazione per esercitarsi online.
Quali sono le scuole di specializzazione in microbiologia e virologia in Italia?
Di seguito un pratico elenco di alcuni degli Atenei che hanno attive la Scuola di specializzazione in Microbiologia e Virologia. Consulta i bandi di ammissione all’interno dei siti delle varie Università italiane per scoprire quando è in calendario il prossimo concorso.
- Università degli studi Magna Graecia di Catanzaro – Calabria
- Università degli studi di Napoli Federico II
- Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli
- Università degli Studi di Bologna
- Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
- Università degli studi di Parma
- Università Cattolica del Sacro Cuore – Lazio
- Università degli Studi di Roma La Sapienza
- Università Campus Bio-Medico di Roma
- Università degli studi di Brescia
- Università degli Studi di Catania
- Università degli Studi di Firenze
- Università di Pisa
- Università degli studi di Verona