A breve il nuovo concorso per iscriversi al TFA sostegno decimo ciclo. Preselettive, scritti, orali, tirocini, laboratori: cerchiamo di fare ordine insieme tramite una guida che contenga tutto ciò che occorre sapere per intraprendere il percorso di specializzazione e la professione di insegnante di sostegno.
Gli argomenti dell'articolo
Il ruolo dell’insegnante di sostegno
Il ruolo dell’insegnante di sostegno nella scuola italiana è fondamentale per garantire il diritto all’istruzione e all’inclusione degli alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali (BES). Questo suo mandato è definito dalla normativa italiana, a partire dalla Legge 104/1992, per proseguire coi Decreti Legislativi 66/2017 e 96/2019.
Il docente di sostegno è un insegnante dotato di una specifica specializzazione, che ha la responsabilità di contribuire all’inclusione dell’intera comunità scolastica, lavorando in sinergia con il resto del team docente, la famiglia e i servizi.
Le funzioni dell’insegnante di sostegno
L’insegnante di sostegno è assegnato agli alunni con disabilità certificata ai sensi della legge 104/1992 e in questo senso si occupa di promuovere nel percorso di questi alunni:
- l’autonomia e lo sviluppo delle potenzialità, secondo il concetto di zona di sviluppo prossimale,
- l’inclusione e la dimensione relazionale nel gruppo classe, attraverso attività didattiche inclusive,
- il benessere psicofisico, anche attraverso l’adattamento di materiali e metodi.
Importante partire dal presupposto che l’insegnante di sostegno non lavora in modo separato ma integrato col consiglio di classe: si occupa nello specifico di progettazione e attuazione del Piano Educativo Individualizzato (PEI), della valutazione dell’alunno con disabilità, della promozione di strategie di insegnamento differenziate e inclusive per tutti gli alunni con bisogni educativi speciali permanenti o temporanei, ma nella vita quotidiana partecipa di tutte le attività portate avanti per la classe e nella classe e può contare sulla piena collaborazione dei colleghi del consiglio per le attività menzionate.
La sua mansione all’interno del gruppo classe ha molto a che vedere con la mediazione didattica: costituisce un ponte tra l’alunno con disabilità, i suoi pari, gli altri insegnanti e il personale educativo o sanitario di eventuale ausilio.
Il suo lavoro prosegue la rete di collaborazioni anche al di fuori della classe, intessendo rapporti e confronti continuativi con la famiglia dell’alunno con disabilità e i servizi che lo hanno in carico, così come sancito in maniera ufficiale dalle periodiche convocazioni delle riunioni dei GLO (Gruppi di Lavoro Operativo), atte alla definizione e alla verifica del PEI.
Più in generale, il docente di sostegno è un facilitatore dotato di una posizione trasversale, quella privilegiata per promuovere la cultura dell’inclusione e favorire così l’accessibilità didattica e organizzativa della scuola.
Il percorso di studi per diventare insegnante di sostegno: i titoli, le prove, il corso di specializzazione TFA sostegno
Gli aspiranti insegnanti di sostegno, a seconda del grado di scuola cui sono interessati ad accedere devono possedere i seguenti requisiti:
- per la scuola dell’infanzia e primaria uno di questi due titoli:
- laurea in Scienze della Formazione Primaria o titolo conseguito all’estero e riconosciuto equipollente;
- diploma magistrale oppure di Liceo socio-psico-pedagogico, conseguito prima dell’anno scolastico 2001-2002.
- per la scuola secondaria di primo o secondo grado:
- abilitazione specifica sulla classe di concorso;
- una laurea magistrale biennale o a ciclo unico di qualsiasi tipo;
Fino al ciclo VIII del TFA sostegno oltre la laurea venivano richiesti anche i 24 CFU, oggi non più necessari.
Gli ITP, ovvero coloro che possiedono un diploma tecnico-pratico valido per l’insegnamento nelle scuole secondarie di secondo grado, potranno partecipare al X ciclo del TFA sostegno anche senza essere in possesso di una laurea triennale. Questa possibilità è confermata fino all’anno scolastico 2024/2025: a partire dal 1 gennaio 2026, è infatti prevista una modifica normativa che richiederà agli ITP il possesso di una laurea triennale per accedere al TFA sostegno.
Dopo aver ottenuto il titolo consono per il grado di scuola prescelto, il candidato deve conseguire l’abilitazione per diventare insegnante di sostegno, che si ottiene iscrivendosi e completando con successo il Tirocinio Formativo Attivo (TFA) per il sostegno, un percorso di specializzazione che fornisce le competenze specifiche necessarie per lavorare con studenti con disabilità.
Il TFA sostegno è un percorso universitario a numero chiuso, che richiede ai candidati di superare una selezione basata su titoli ed esami, stabiliti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Il suo processo di ingresso include una prova preselettiva, una prova scritta e una orale.
- la prova preselettiva consiste in 60 domande a risposta multipla, focalizzate su competenze linguistiche, socio-psico-pedagogiche, didattiche, empatia e intelligenza emotiva;
- la prova scritta può variare leggermente da università a università, ma risponde a linee guida comuni definite dal MIM e si tratta di due o tre domande a risposta aperta, da svolgere in un tempo limitato (generalmente 90-120 minuti), progettate per verificare le stesse competenze della preselettiva, in forma di trattazione;
- la prova orale è un colloquio individuale volto a valutare la preparazione culturale e didattica del candidato, la sua motivazione personale alla scelta del sostegno, le sue capacità comunicative e relazionali, l’attitudine alla gestione di situazioni educative complesse, inclusi casi pratici.
Una volta superate le tre fasi selettive, i candidati intraprendono un percorso formativo di almeno otto mesi, lucrando un totale di 60 CFU attraverso lezioni, laboratori, tirocini e una prova finale.
Le lezioni coprono tutti i campi disciplinari utili a costruire il profilo del docente di sostegno, tra cui pedagogia speciale, psicologia dello sviluppo e neuropsichiatria infantile.
I laboratori previsti sono nel numero di nove, per un CFU ciascuno.
I tirocini sono due e hanno una durata complessiva di 300 ore, corrispondenti a dodici CFU: Il tirocinio diretto (150 ore) deve durare non meno di 5 mesi e viene effettuato presso le istituzioni scolastiche, mentre il tirocinio indiretto (le restanti 150 ore) è supervisionato dai docenti del TFA e si svolge presso gli atenei e le sedi del corso stesso.
Sono previsti esami in presenza al termine di ciascun insegnamento e di ciascun laboratorio, con valutazione in trentesimi.
I percorsi si concludono con l’esame finale.
Sino al 31 dicembre 2024 (art. 18-bis del D.Lgs. 59/2017), inoltre, nel limite di una riserva di posti del 35% passavano direttamente alla prova scritta gli aspiranti che avessero prestato almeno tre anni di servizio negli ultimi cinque su posto di sostegno nelle scuole del sistema nazionale di istruzione, ivi compresi le scuole paritarie e i percorsi di istruzione e formazione professionale delle regioni, e che fossero in possesso del titolo di studio valido per l’insegnamento.
Il 24 aprile 2025 è stato pubblicato il Decreto n. 75, che istituisce i percorsi di specializzazione per le attività di sostegno riservati a chi ha almeno tre anni di servizio a cura delle Università e di Indire.
Accedono a tali percorsi di formazione, relativi al medesimo grado di istruzione al quale si riferisce il servizio prestato, i docenti in possesso del prescritto titolo di accesso che hanno svolto, nelle istituzioni scolastiche statali e paritarie, un servizio su posto di sostegno della durata di almeno tre anni scolastici, anche non continuativi, nei cinque anni precedenti. Per anno scolastico si intende il servizio prestato per almeno 180 giorni ovvero prestato continuativamente dal 1 febbraio agli scrutini finali ovvero, per la scuola dell’infanzia, entro il 30 giugno.
I suddetti percorsi si svolgono in non meno di quattro mesi e sono attivati con un numero di corsisti compreso fra le cinquanta e le centocinquanta unità, distinti per ogni grado di istruzione, fino al raggiungimento del numero massimo di posti assegnati all’Indire e alle Università.
In caso di eccedenza di iscrizioni, vengono stilate proprie graduatorie distinte per grado di istruzione, assegnando priorità ai docenti con un numero di anni di servizio su posto di sostegno superiore a tre nel quinquennio di riferimento. A parità di posizione prevale il docente più giovane.
Concorso TFA sostegno 2025: come prepararsi
Edises offre una gamma completa di materiali per prepararsi all’ammissione al X ciclo del TFA sostegno 2025, pensati per supportare i candidati nelle tre fasi previste: preselettiva, prova scritta e prova orale. Questi strumenti sono progettati per coprire tutte le aree tematiche richieste in maniera esaustiva e per fornire la possibilità di svolgere esercitazioni pratiche.
- Manuali e corsi di preparazione
I manuali Edises sono strutturati per offrire una preparazione completa:- manuale teorico: copre le quattro macro-aree indicate dal Ministero, tra cui competenze socio-psico-pedagogiche, didattiche e normative;
- raccolta di quiz commentati: utile per esercitarsi sulla prova preselettiva, con domande a risposta multipla e spiegazioni dettagliate relative alle risposte corrette;
- volume per la prova scritta: include tracce svolte e approfondimenti su casi pratici;
- guida alla prova orale: offre suggerimenti su come affrontare l’ultima fase del concorso;
- tfa sostegno facile: analisi di oltre 2.500 quiz ufficiali somministrati dagli atenei italiani (dal 2013 a oggi) tramite tabelle riassuntive, mappe concettuali e schede di sintesi;
- videocorso online: video lezioni con approfondimenti e materiali didattici.
- i kit completi di preparazione per la scuola dell’infanzia e primaria e per la scuola secondaria offrono anche il glossario e la serie di podcast dedicati alle competenze psico-pedagogiche.
Ogni materiale è aggiornato secondo le ultime disposizioni ministeriali e sono inclusi esempi tratti da prove precedenti.
È possibile consultare gratuitamente l’indice dettagliato di ciascun libro sul sito Edises.
- Risorse online gratuite
Oltre ai manuali, Edises mette a disposizione varie risorse digitali:- simulatore online: per esercitarsi con test analoghi a quelli ufficiali;
- videorubriche su YouTube: approfondimenti su tematiche specifiche del TFA Sostegno;
- articoli e aggiornamenti: sul blog Edises, con consigli pratici e novità sul concorso;
- gruppo Telegram dedicato: per confrontarsi con altri candidati e ricevere supporto dalla redazione.
- Simulazioni e prove pratiche
Edises organizza cicli di simulazioni gratuite, strutturate sul modello delle prove ufficiali, utilizzando quesiti tratti da precedenti edizioni del TFA. Queste simulazioni sono accessibili tramite link attivati nelle date previste e sono un’ottima occasione per testare la propria preparazione.
Come si accede ai posti di ruolo per diventare insegnante di sostegno
Dopo aver soddisfatto i requisiti di base e conseguita la specializzazione per le attività di sostegno tramite il Tirocinio Formativo Attivo (TFA) è possibile per il docente partecipare ai concorsi pubblici per l’assunzione a tempo indeterminato come docente di sostegno.
Requisito per potersi iscrivere al concorso è la specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità.
È inoltre possibile iscriversi nelle Graduatorie Provinciali di Supplenza (GPS) di prima fascia per il sostegno, che offrono opportunità di supplenze con possibilità di immissione in ruolo.