Quando la scoperta delle emozioni è prima del viaggio

Un viaggio, seppur breve, è sempre una scoperta. Nei momenti in cui ci apriamo a qualcosa di nuovo, entriamo in contatto con persone che non conosciamo, sperimentiamo situazioni diverse dal solito, inevitabilmente parliamo al cuore e ci predisponiamo alla scoperta delle emozioni. Non serve percorrere centinaia di chilometri, andare lontano, perché spesso il viaggio è dentro di noi o nei luoghi che conosciamo bene.

Quando la scoperta delle emozioni è prima del viaggio, nella relazione con gli altri

È questo che ho pensato quando ho letto il primo capitolo di Verdolina scopre il mondo, dal quale, insieme a Francesca de Robertis, ho tratto il laboratorio creativo che potrete scaricare gratuitamente dall’apposito box in fondo alla pagina.
Il viaggio di questa buffa tovaglia verde mela comincia già nella quotidianità della sua casa, ancor prima di partire per l’avventura magica che la porta a scoprire nuovi amici, insieme ai molteplici colori della vita.
Durante le sue giornate, ascolta, chiacchiera e si diverte con gli altri abitanti della mansarda “non tanto piccola né tanto grande” in cui è nata: forchetta e coltello – per dir la verità non tanto simpatici! –, i più miti piatti, i simpatici bicchieri che ogni tanto si rovesciano per farle assaggiare sapori nuovi.
Tutti noi, adulti e bambini, siamo un po’ come Verdolina, circondati da persone che ci amano e che ogni giorno ci rivelano una parte della propria anima. Per scoprirla, per scoprire noi stessi specchiandoci in loro, dobbiamo lasciare spazio alla speranza e alla meraviglia.

“Tutti noi sappiamo qualcosa. Tutti noi insegniamo qualcosa. Per questo, impariamo sempre.”

È una grandissima verità questa che ci ha consegnato il pedagogista brasiliano Paulo Freire. Spesso cerchiamo di andare lontano, insoddisfatti, senza accorgerci che ogni momento della vita, compresa la routine quotidiana, è una grande magia, soprattutto grazie alle persone che ne fanno parte, dalle quali possiamo imparare tanto, più di quanto pensiamo.

Quando la scoperta delle emozioni è prima del viaggio, nell’entusiasmo

Certo, i viaggi ci mettono in contatto con nuove realtà, ci arricchiscono. Ma per apprezzarli ancora di più, dobbiamo far nostra la consapevolezza che il viaggio siamo noi, in noi c’è la meraviglia. Viaggiamo se riusciamo a stupirci, a incuriosirci, e possiamo farlo solo se abbiamo la capacità di aprirci al mondo che ci circonda e di metterci in relazione con esso, possiamo farlo solo se ci predisponiamo anche alla scoperta delle emozioni che sono dentro di noi.
Ma questa apertura non è sempre facile, soprattutto a causa della frenesia con cui affrontiamo la vita, noi e i nostri bambini, presi dal vortice delle svariate e incessanti attività quotidiane.
E allora può essere utile prendere spunto da Verdolina, che prima ancora di partire per il suo viaggio ci insegna come l’avventura sia “qui e ora”, insieme agli amici sulla tavola, pronti ad affrontare la novità con entusiasmo.

Quando la scoperta delle emozioni è prima del viaggio, nella speranza

Tuttavia, prima ancora dell’entusiasmo, cioè di quella spinta che ci fa coinvolgere tutto il nostro essere in quello che facciamo, Verdolina ci suggerisce l’importanza della speranza. Perché non possiamo entusiasmarci, né meravigliarci se non speriamo che possa accadere sempre qualcosa di bello. Nella rassegnazione, non siamo in grado di apprezzare la bellezza.
È importante trovare dentro di noi il tempo e lo spazio per il profondissimo valore della speranza, e lo è soprattutto perché, se non lo troviamo dentro di noi non potremo trasmetterlo ai nostri bambini.

Quando la scoperta delle emozioni è prima del viaggio, nell’esempio che offriamo

 “Per insegnare, è necessario dare corpo alle parole attraverso l’esempio.”

Ancora una volta Paulo Freire ci viene in aiuto con una sua riflessione. Lo stimolo è fondamentale per aiutare i più piccoli a trovare la loro strada e la loro autonomia.
I nostri gesti e il modo in cui li compiamo, le nostre parole e il modo in cui le scegliamo, le pronunciamo, sono lo strumento migliore per trasmettere dei valori, delle capacità, delle emozioni, in altri termini, per educare.
Proprio per questo, chi di noi è impegnato in prima persona nell’educazione dei più piccoli non deve dimenticare che l’esempio è il primo e più importante passo per far conoscere e apprendere ai piccoli la speranza, la curiosità, la meraviglia, l’entusiasmo, ma anche la libertà di sperimentare e la capacità di affrontare la frustrazione di fronte al limite. 

Quando la scoperta delle emozioni è prima del viaggio, nella condivisione

Se è vero che l’esempio è tanto fondamentale nell’educare, e nell’educare alle emozioni, è altrettanto vero che il suo valore si amplifica quando trascorriamo con i nostri piccoli dei momenti condivisi. È in queste occasioni che la relazione si stringe e lo scambio reciproco diventa più intenso, soprattutto grazie al dialogo, fatto di domande e ascolto attento.
Ed è proprio perché sono convinta che ogni momento condiviso può offrire l’opportunità di un passaggio, di una trasmissione, della costruzione di un ponte tra noi e i nostri piccoli, che ho deciso di prendere spunto dal primo capitolo di Verdolina scopre il mondo per proporvi l’attività creativa di cui vi ho anticipato. 

Quando la scoperta delle emozioni è prima del viaggio, nella creatività

Il nome che io e Francesca abbiamo dato a questo laboratorio creativo è “La centrifuga delle emozioni”.
A un certo punto, come ogni tovaglia che si rispetti, Verdolina finisce per la prima volta in lavatrice. Lì, nel cestello insieme agli altri panni sporchi, prova dapprima paura, ma poi si lascia andare alla curiosità di quella centrifuga saponata, che assomiglia tanto a una giostra.
Abbandonando il timore, scopre un gioco nuovo, un’esperienza divertente che, in un giorno di primavera, diventa proprio la premessa indispensabile per l’occasione imprevista da cui avrà inizio il suo viaggio.
Se vi va di provarla con i vostri piccoli, a casa o a scuola, scaricatela qui di seguito. È solo la prima delle nove attività che vi proporrò nei prossimi mesi qui sul blog A scuola di emozioni, una al mese per ciascun capitolo di questa storia ricca di emozioni, Verdolina scopre il mondo. Un fantastico viaggio nelle emozioni.
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